La logica delle disuguaglianze

I numeri delle disuguaglianze | Qualità della vita

Due indagini prendono in esame le città italiane per rispondere alla domanda “Qual è la città italiana dove la qualità della vita è migliore?”.

La prima è il Rapporto sulla qualità della vita in Italia realizzato da ItaliaOggi (24ª edizione) in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e con Cattolica assicurazioni (Gruppo Generali); la seconda invece è l’indagine sulla Qualità della vita realizzata dal Sole 24 Ore, che fotografa il livello di benessere nei territori in base a 90 indicatori [sei macro-categorie tematiche, ciascuna composta da 15 indicatori; ricchezza e consumi; affari e lavoro; ambiente e servizi; demografia, società e salute; giustizia e sicurezza; cultura e tempo libero], di cui 40 aggiornati al 2022 [due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali)].

In entrambe le classifiche, appare evidente un predominio delle città del Nord, che occupano tutti i primi posti, rispetto a quelle del Sud, che occupano gli ultimi. Il copione resta sempre lo stesso. L’Italia si dimostra nuovamente spaccata tra i territori che storicamente hanno ricevuto più finanziamenti e quelli che ancora oggi hanno bisogno di una particolare attenzione e un maggior sostegno.

 

Nella classifica di ItaliaOggi delle migliori città d’Italia per qualità di vita, la provincia di Trento rappresenta la dinamica che contraddistingue le altre province del Nord-Est, il cui punteggio medio a livello dimensionale eccede il corrispondente punteggio medio nazionale. Mentre da una parte Trento è la prima in classifica, dall’altra Crotone è l’ultima delle 107 province italiane per qualità della vita.

Ci sono stati anche diversi spostamenti all’interno della classifica nel corso degli anni e, se Milano resta stabile al quinto posto, alcune città fanno dei salti importanti verso la vetta della classifica. Un esempio è Como che da 62ª è passata a 32ª o Rimini che da 61ª è salita a 37ª. In generale la qualità della vita risulta buona in 64 province su 107, in miglioramento rispetto alla media dello scorso anno.

Di seguito le classifiche complete con la posizione delle 107 province dove la qualità della vita è migliore:

 

La classifica ItaliaOggi   La classifica del Sole 24 Ore
1 TRENTO

2 BOLZANO

3 BOLOGNA

4 FIRENZE

5 MILANO

6 SIENA

7 PARMA

8 PORDENONE

9 TRIESTE

10 MODENA

11 R. EMILIA

12 CUNEO

13 VERONA

14 SONDRIO

15 VERBANO-CUSIO-OSSOLA

16 TREVISO

17 AOSTA

18 ANCONA

19 PISA

20 MONZA E BRIANZA

21 BERGAMO

22 VENEZIA

23 BRESCIA

24 BELLUNO

25 FORLÌ-CESENA

26 UDINE

27 VICENZA

28 RAVENNA

29 PADOVA

30 PESARO E URBINO

31 MANTOVA

32 COMO

33 VARESE

34 CREMONA

35 LECCO

36 PIACENZA

37 RIMINI

38 AREZZO

39 GORIZIA

40 BIELLA

41 LUCCA

42 MACERATA

43 LODI

44 FERMO

45 LIVORNO

46 PERUGIA

47 FERRARA

48 MASSA-CARRARA

49 GENOVA

50 NOVARA

51 SAVONA

52 ASCOLI PICENO

53 ROMA

54 TORINO

55 GROSSETO

56 TERNI

57 PISTOIA

58 ASTI

59 PAVIA

60 PRATO

61 RIETI

62 VERCELLI

63 LA SPEZIA

64 TERAMO

65 PESCARA

66 L’AQUILA

67 ALESSANDRIA

68 CHIETI

69 VITERBO

70 ROVIGO

71 MATERA

72 CAGLIARI

73 IMPERIA

74 POTENZA

75 ISERNIA

76 LATINA

77 NUORO

78 FROSINONE

79 SASSARI

80 BARI

81 CAMPOBASSO

82 BENEVENTO

83 AVELLINO

84 RAGUSA

85 BRINDISI

86 SALERNO

87 CATANZARO

88 LECCE

89 SUD SARDEGNA

90 BARLETTA-ANDRIA-TRANI

91 ORISTANO

92 CASERTA

93 TRAPANI

94 COSENZA

95 R. CALABRIA

96 MESSINA

97 ENNA

98 PALERMO

99 TARANTO

100 VIBO V.

101 FOGGIA

102 CATANIA

103 AGRIGENTO

104 NAPOLI

105 CALTANISSETTA

106 SIRACUSA

107 CROTONE

1. BOLOGNA

2. BOLZANO

3. FIRENZE

4. SIENA

5. TRENTO

6. AOSTA

7. TRIESTE

8. MILANO

9. PARMA

10. PISA

11. CREMONA

12. UDINE

13. REGGIO EMILIA

14. BERGAMO

15. SONDRIO

16. VERONA

17. MODENA

18. CAGLIARI

19. GORIZIA

20. VENEZIA

21. TREVISO

22. BRESCIA

23. MONZA-BRIANZA

24. PIACENZA

25. PESARO-URBINO

26. PORDENONE

27. GENOVA

28. ANCONA

29. PADOVA

30. RAVENNA

31. ROMA

32. LECCO

33. COMO

34. FORLÌ-CESENA

35 BELLUNO

36. CUNEO

37. AREZZO

38. VICENZA

39. NOVARA

40. TORINO

41. PERUGIA

42. ASCOLI PICENO

43. VARESE

44. PESCARA

45. PRATO

46. RIMINI

47. LUCCA

48. LA SPEZIA

49. LODI

50. VERBANO-CUSO-OSSOLA

51. FERRARA

52. LIVORNO

53. SAVONA

54. TERNI

55. ASTI

56. VERCELLI

57. GROSSETO

58. MANTOVA

59. MACERATA

60. MASSA-CARRARA

61. VITERBO

62. PAVIA

63. L’AQUILA

64. PISTOIA

65. BIELLA

66. BARI

67. RIETI

68. TERAMO

69. SASSARI

70. ORISTANO

71. ALESSANDRIA

72. IMPERIA

73. FERMO

74. NUORO

75. CHIETI

76. MATERA

77. ROVIGO

78. LECCE

79. FROSINONE

80. LATINA

81. CAMPOBASSO

82. BENEVENTO

83. BARLETTA-ANDRIA-TRANI

84. AVELLINO

85. RAGUSA

86. AGRIGENTO

87. SUD SARDEGNA

88. PALERMO

89. MESSINA

90. SIRACUSA

91. CATANIA

92. BRINDISI

93. TRAPANI

94. POTENZA

95. COSENZA

96. CATANZARO

97. SALERNO

98. NAPOLI

99. CASERTA

100. ENNA

101. TARANTO

102. REGGIO CALABRIA

103. VIBO VALENTIA

104. FOGGIA

105. CALTANISSETTA

106. ISERNIA

107. CROTONE

 

Podio simile anche nella 33a indagine della Qualità della vita realizzata dal Sole 24 Ore; una edizione questa che risente inevitabilmente dei riflessi della crisi economica ed energetica provocata dalla guerra in Ucraina. Si conferma il record negativo per il Mezzogiorno. Crotone veste ad ogni modo la maglia nera per il terzo anno consecutivo, piazzandosi ultima in categorie come «Ricchezza e consumi» e «Cultura e tempo libero».

 

L’indagine individua un’Italia divisa in tre, con i primi 30 posti occupati da città del Nord; al 31° fa capolino Firenze, che capeggia il Centro, mentre tutte le posizioni dall’81ª alla 107ª sono occupate da province del Sud, nell’ordine: 81. Campobasso; 82. Benevento, 83. Barletta-Andria-Trani, 84. Avellino, 85. Ragusa, 86. Agrigento, 87. Sud Sardegna, 88. Palermo, 89. Messina, 90. Siracusa, 91. Catania, 92. Brindisi, 93. Trapani, 94. Potenza, 95. Cosenza, 96. Catanzaro, 97. Salerno, 98. Napoli, 99. Caserta, 100. Enna, 101. Taranto, 102. Reggio Calabria, 103. Vibo valentia, 104. Foggia, 105. Caltanissetta, 106. Isernia, 107. Crotone. Bologna sarebbe la provincia italiana dove si vive meglio.

Le prime 5 province in Italia per qualità della vita risultano essere, nell’ordine: Bologna, la provincia italiana in cui si vive meglio, poi Bolzano, Firenze (che guadagna 8 posizioni rispetto al 2021), Siena, Trento. Per il capoluogo emiliano si tratta della quinta medaglia d’oro dopo quelle conquistate nel 2000, 2004, 2011 e 2020. Sul podio ci sono anche Bolzano, habitué della top dieci che quest’anno sale al secondo posto, e Firenze, terza dopo una scalata di otto posizioni rispetto al 2021, che diventano 24 se si fa un salto indietro al 2020. Quello di Firenze è un grande ritorno: per ritrovarla in testa bisogna risalire al 2003, quando vinse la 14ª edizione, nell’anno in cui dilagava la psicosi della Sars e iniziava la guerra in Iraq, oppure al 2015 quando sfiorò il podio, piazzandosi al quarto posto.

Emilia e Toscana in testa, quindi. Le due città metropolitane fanno brillare l’Emilia e la Toscana, che rafforzano in generale le proprie performance in chiave positiva. Tra le prime dieci entra anche Parma al 9° posto, con Reggio Emilia a breve distanza al 13°. E in cima alla classifica ci sono anche altre tre province toscane: Siena insegue Firenze e arriva al 4° posto (+11 posizioni), e Pisa è decima (+12 posizioni). A premiarle sono soprattutto i piazzamenti nelle categorie «Cultura e tempo libero», dove vince Firenze e Siena è quarta; e «Ambiente e servizi», dove vince Pisa e Firenze è sesta.

Peggiorano, in particolare, le performance di alcune città metropolitane come Milano, Roma e Torino. Roma si trova al 31° posto, ben diciotto posizioni in meno rispetto allo scorso anno, mentre Milano è passata dal secondo posto del 2021 all’attuale ottavo sotto il peso degli indicatori di «Ricchezza e consumi» che quest’anno premiano realtà più “piccole”: sempre in testa in «Affari e lavoro», viene penalizzata, tra le altre cose, dalla elevata incidenza (arrivata oltre il 60% in città) dei canoni di locazione sul reddito medio, diventata ormai insostenibile. Seguono Torino al 40° posto (-9 rispetto al 2021), Palermo all’88° e Napoli al 98°, in discesa di otto posizioni: la prima penalizzata dalla scarsa qualità dell’aria e dall’elevata incidenza di crimini denunciati; la seconda dall’alta quota di beneficiari di reddito di cittadinanza e dai modesti depositi bancari; la terza dalla più elevata densità abitativa e dal record negativo di rapine su strada.

Fanalino di coda come lo scorso anno è Crotone, ultima in «Ricchezza e consumi» e «Cultura e tempo libero», mentre Isernia ha fatto registrare un autentico tracollo perdendo venticinque posizioni e scivolando così al penultimo posto della classifica.

Il Covid ha lasciato una bella eredità con chiari segnali di recessione economica. La crisi inizia a mordere sul territorio, soprattutto nel Mezzogiorno, allargando il divario con il resto del Paese. Affiorano i primi sintomi di una popolazione sotto shock per la corsa dei prezzi: le famiglie restano schiacciate sotto il peso di un’inflazione mai così alta dai primi anni Ottanta e il caro energia si abbatte su imprese e amministrazioni locali, in difficoltà nella gestione dei budget.

 

Per quanto attiene la classifica per area geografica, resta salda la leadership nella Qualità della vita del Trentino Alto Adige, con la già citata medaglia d’argento a Bolzano e la provincia di Trento al 5° posto. Viaggia su due binari la Lombardia, che mantiene comunque sei territori tra i primi 30 classificati: guadagnano terreno Cremona (11ª, +26 posizioni), Bergamo (14ª, +25 posizioni), Sondrio (15ª, + 14 posizioni) e Lodi (49ª, + 8 posizioni); mentre retrocedono le altre tra cui Como (-11) e Mantova (-16). Scende anche Monza e Brianza (-9) nonostante il successo nella seconda edizione dell’indice tematico dedicato alla qualità della vita delle donne.

 

Alcune classifiche tematiche vedono primeggiare altre province più piccole, spesso benestanti, a discapito invece delle aree più grandi e popolate. Ad esempio nella graduatoria di «Ricchezza e consumi», arricchita quest’anno da due indici che misurano l’inflazione, vince Belluno, seguita da Bologna e Bolzano. Pisa invece è l’outsider in cima alla classifica relativa ad «Ambiente e servizi» che premia anche Siena e Aosta, mentre Oristano scalza Pordenone in testa a «Giustizia e sicurezza» con Sondrio in terza posizione. A Bologna, prima in «Demografia, salute e società», trainata dai parametri che misurano i livelli di istruzione, seguono Modena e Roma. E subito dopo Firenze, prima alla voce «Cultura e tempo libero», si incontrano Trieste e Gorizia.

Dai numeri emerge comunque l’urgenza per alcuni territori di investire nel digitale, nelle rinnovabili, nella sanità e nell’istruzione.

Prof. Giuseppe Castello

Giuseppe Castello è nato a Caposele [AV] il 06 agosto 1949. Ha studiato Medicina & Chirurgia presso l'Università degli Studi di Napoli dove si è laureato nel 1974. Leggi di più...

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