ISTAT - Rapporto Bes 2024

Reddito disponibile lordo pro-capite

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Nel 2023, il reddito disponibile lordo pro-capite (cioè il rapporto tra il reddito disponibile lordo delle famiglie consumatrici e il numero totale di persone residenti) è aumentato del 14,9% rispetto al 2019, superando i livelli pre-pandemia.

Gli ultimi dati disponibili evidenziano che nel 2021 il reddito medio delle famiglie, pari a 798 euro, è tornato a crescere sia in termini nominali (+3%) sia in termini reali (+1%). Migliora anche l’indice di disuguaglianza del reddito netto (cioè il rapporto tra il reddito equivalente totale ricevuto dal 20% della popolazione con il più alto reddito e quello ricevuto dal 20% della popolazione con il più basso reddito), che ha un valore di 5,6, in diminuzione rispetto all’anno precedente (era 5,9 nel 2020) e lievemente inferiore al periodo pre-Covid, quando era pari a 5,7. Rimane sostanzialmente stabile rispetto ai tre anni precedenti la popolazione a rischio di povertà, pari al 20,1% nel 2022.

  • Nel primo trimestre 2023il reddito disponibile lordo delle famiglie è aumentato del 2,2% in termini nominali e del 2,1% in termini reali, risentendo solo in misura marginale dell’aumento dei prezzi, mentre la spesa per consumi finali è cresciuta, in termini nominali dell’1,0%. La propensione al risparmio delle famiglie ha segnato il primo aumento dell’1,1% rispetto al trimestre precedente, dopo diversi trimestri di diminuzione, fissandosi al 6,4%.
  • Nel secondo trimestre il reddito è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dello 0,3%. L’aumento della spesa per consumi finali si riflette in una flessione della propensione al risparmio che, già da diversi trimestri sotto i livelli pre-Covid, è scesa dello 0,7% rispetto al trimestre precedente, attestandosi al 5,7%.
  • Nel terzo trimestre, il reddito è aumentato dell’1,7% rispetto al trimestre precedente, mentre i consumi sono cresciuti dell’1,3%. Il potere d’acquisto delle famiglie, dopo la brusca caduta del quarto trimestre 2022, prosegue la ripresa, aumentando dell’1,1% rispetto al trimestre precedente. La ripresa, iniziata nel primo trimestre 2023, era stata interrotta dalla lieve flessione del trimestre successivo. Simile anche l’andamento della propensione al risparmio, pari al 6,1%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.
  • Il quarto trimestredel 2023 è quello della svolta, perché si interrompe finalmente la lunga sequenza di variazioni negative della propensione al risparmio, ben 10, attestandosi al 7%. Il potere d’acquisto è diminuito dello 0,5% rispetto al trimestre precedente, registrando tuttavia il primo segno positivo in termini tendenziali dal primo trimestre del 2022. Sia la propensione al risparmio sia il potere d’acquisto si mantengono tuttavia significativamente al di sotto dei livelli pre-Covid.

Redazione amaperbene.it

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