CROM MercoglianoStralci di Memoria

CROM.1 | Prefazione

… “il futuro non si prevede, ma si prepara

All’inaugurazione del Centro Ricerche in Oncologia di Mercogliano molti di noi hanno esclamato: UN SOGNO SI REALIZZA, memori anche di tante iniziative che, nello stesso arco temporale, non erano andate a buon fine. Cos’è allora che ha fatto la differenza? Non certo la “buona sorte”, il più delle volte ostile al progetto tanto da richiedere l’impegno strenuo e costante dei promotori. Non certo i “buoni amici” sempre prevaricati da persone avverse, e per i più disparati motivi. Non certo la “strategia”, che ha costretto più volte i promotori a ridefinire la mission del Centro. Forse la perseveranza nel crederci, la convinzione della bontà del progetto e di essere nel giusto, skills appropriate e forse altro, non so. Certo, il Centro è lì e funziona! E di questo bisogna dare merito a quanti hanno contribuito a che il sogno si realizzasse. Forse questo è il motivo che rende non del tutto vano lo sforzo compiuto nella stesura delle pagine che seguono, e che vogliono proprio raccontare la storia di quei giorni, i protagonisti, gli eventi.

Indro Montanelli soleva dire: Un popolo che ignora il proprio passato non saprà mai nulla del proprio presente. Personalmente resto sempre convinto che dal passato si possa apprendere moltissimo: rileggere gli eventi sotto un’ottica distaccata, diversa consente di trarre spunti per una migliore comprensione del passato, una migliore gestione del presente, una più efficiente programmazione del futuro. Soprattutto la rappresentazione scritta degli eventi consente di leggere tra le righe, e di apprendere cose inaspettate, grazie anche alla sopravvenuta conoscenza degli eventi; è così possibile comprendere fatti ed eventi, personaggi e ruoli, scoprire promesse mantenute e non, iniquità varie, inciuci, “verità violate e piccole meschinità”, e via dicendo.  Ricordare allora quelle giornate, seppure per sommi capi, è anche il solo modo per evitare che ne vada persa la memoria.

La narrazione segue due percorsi: il primo, protagonista Ettorre Ettorri[1], intitolato “Stralci di memoria per una storia da non scrivere (ma di cui avere memoria)” perché riporta taluni riferimenti personali, comunque utili per la comprensione dei fatti; il secondo, “La storia raccontata dai cronisti” riporta gli articoli pubblicati dalla Stampa dell’epoca, la cui lettura è estremamente interessante per comprendere il contesto storico in cui gli eventi si sono verificati. Il tutto è arricchito da immagini, foto e video, articoli di supporto, e via dicendo. In effetti, la storia che ha portato alla realizzazione del Centro Ricerche in Oncologia di Mercogliano è estremamente intricata e perciò unica, come sottolineato da alcuni titoli di articoli a stampa.

Nel mio volume “Ricerca Scientifica e strategie competitive per il Mezzogiorno e l’Italia” (Alfredo Guida Editore, 210 pp., 1995), uno degli ultimi paragrafi si intitolava “Perché non Napoli” in cui si mettevano in evidenza i molti mali della città partenopea che facevano escludere l’insediamento di nuovi Centri di Ricerca nell’area metropolitana e, non giustificavano, ma motivavano la necessità del decentramento di detti enti, per favorire lo sviluppo culturale ed economico di territori poveri fra cui quello irpino. Il libro era stato scritto proprio per promuovere l’idea progettuale dell’istituzione del Centro Ricerche in Oncologia Pediatrica di Mercogliano dedicato allo studio ed alla ricerca sulle malattie rare predisponenti al cancro.

Nel volume è scritto tra l’altro:

“Allo scopo di dare risposte concreta alla carenza di formazione post-universitaria e alla domanda del Paese di personale di ricerca altamente specializzato, motivato e sufficiente alle necessità sociali e culturali e ai bisogni espressi dai vari settori dell’economia, il Centro sarà sede di Scuole di Formazione Permanente di Ricercatori.

In connessione col Centro di Ricerche in Oncologia Pediatrica è previsto l’insediamento di altri Centri di Ricerca, fra cui:

  • Centro di Ricerche in Oncologia Ambientale e Professionale, per lo studio, la sorveglianza, la prevenzione, e la cura dei tumori ad etiopatogenesi correlata all’ambiente di vita e/o di lavoro. Il Centro si propone di coprire tutti i bisogni relativi ai rischi connessi all’esposizione a cancerogeni ambientali, includendo nelle sue finalità istituzionali: l’identificazione dei cancerogeni nell’ambiente, la messa a punto di metodologie analitiche per il monitoraggio biologico dell’esposizione, lo studio dell’interazione dei cancerogeni con macromolecole di interesse biologico al fine di individuare idonei indicatori per la valutazione della dose biologicamente efficace per la predizione del rischio, la messa a punto di procedure per la valutazione degli effetti precoci (end-points citogenetici). Il Centro risponde alle emergenti problematiche di nuova etica di politica comunitaria a salvaguardia della salute in relazione alla sempre maggiore diffusione di prodotti antropici in grado di produrre, anche a distanza di tempo, gravi danni alla salute, seppure per esposizioni a bassissime dosi.
  • Centro per l’Innovazione Tecnologica dei Prodotti Alimentari della Dieta Mediterranea, per promuovere l’innovazione dei processi e favorire l’adeguamento degli attuali schemi produttivi alle norme di buona fabbricazione (EN 29000/1/2/3/4); stimolare l’innovazione di prodotto per ampliare e rinnovare la gamma delle produzioni; accertare, al tempo stesso, le abitudini alimentari dei consumatori meridionali ed il loro grado di conoscenza riguardo alla sicurezza degli aliment
  • Centro per lo Studio e la Cura delle Trombosi Eredo-Familiari, per la prevenzione e la diagnosi precoce delle trombosi eredo-familiari da deficit congeniti di proteine ad attività anticoagulante nat
  • Centro Sviluppo, Ricerca e Drug Design, per la produzione e caratterizzazione di fattori di crescita di origine vegetale e di molecole biologiche di interesse clinico; terapia genica; studi per l’utilizzazione dei microrganismi estremofili; progettazione e produzione di biopolimeri.
  • Centro Studi Umanistici e Bioetica, per consentire un armonico sviluppo delle nuove tecnologie nel pieno rispetto della personalità e della dignità umana, della cultura e delle t
  • Centro di biotrasformazioni mediante enzimi immobilizzati in presenza di gradienti di temperat
  • Centro per lo sviluppo di metodologie innovative (Progetto SETA).
  • Centro per lo studio dei danni biologici causati dall’inquinamento acustico e dalle vibrazioni.
  • Centro Relay, con rappresentanza legale del Consorzio e, quindi, del Parco Scientifico-tecnologico, in grado di assicurare in tempi reali l’acquisizione, gestione, divulgazione delle informazioni; promuovere l’utilizzazione e valorizzazione della proprietà intellettuale; provvedere alla stipula di contratti, alla esecuzione di studi, identificazione degli attori, ricerca dei partners e committenze; fornire esperto ausilio nella stesura dei progetti; curare la formazione di personale specializzato”.

Quindi non si trattava della semplice istituzione di un nuovo Centro Ricerche, ma di un nucleo aggregante per la costituzione di un Parco Scientifico-tecnologico (come si usava all’epoca) di cui il Centro Ricerche in Oncologia Pediatrica era il volano. A sostegno amici, tanti, Associazioni (come l’Associazione di Cultura e Politica Scientifica “Mezzogiorno XXI Secolo”), Consorzi (come “Science & Technology Communication Consortium Tommaso Campanella”), e via dicendo. Quanti sogni… Se avessi trovato consensi…

Resta il rammarico per non esser riuscito a fare di più, ma sarebbe stato impossibile. Il mio rammarico è niente rispetto a quello che provo per la Cittadinanza che è stata privata di competenze, know-how, beni, servizi e prodotti essenziali, ecc. per l’insipienza, inadeguatezza, incapacità e miopia dei c.d. Uomini di Governo.  Ma piangere sul latte versato non serve a nulla.

Per fortuna, il Centro Ricerche Oncologiche di Mercogliano (C.R.O.P.) esiste ed è vivo.

[1] Ettorre Ettorri (nome originale Hector Heathcote) è un personaggio immaginario protagonista di una serie televisiva a cartoni animati prodotta dalla Terrytoons. Patriota americano di 18 anni, dai capelli arancioni, rappresenta l’eroe sconosciuto, cioè colui senza il quale certi eventi non si sarebbero determinati. Il personaggio opera durante l’epoca della Guerra d’Indipendenza Americana, ed è presente ai principali eventi storici della guerra.

Prof. Giuseppe Castello

Giuseppe Castello è nato a Caposele [AV] il 06 agosto 1949. Ha studiato Medicina & Chirurgia presso l'Università degli Studi di Napoli dove si è laureato nel 1974. Leggi di più...

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