Orforglipron – COMUNICATO STAMPA

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Orforglipron: il primo GLP-1 orale di Lilly ottiene risultati favorevoli in fase 3.
Profili di efficacia e sicurezza comparabili con i farmaci iniettabili della stessa classe
Orforglipron, pillola orale in mono-somministrazione giornaliera, ha raggiunto l’endpoint primario nel primo trial clinico del programma ACHIEVE, riducendo l’emoglobina glicata fino al 1.6%.
I risultati positivi dello studio posizionano orforglipron come una potenziale opzione terapeutica con profili di sicurezza ed efficacia paragonabili a quelli della classe GLP-1 RA iniettabile e progettata per essere facile da usare, non richiedendo digiuni e restrizioni alimentari per l’assunzione.
Tra gli endpoint secondari, i partecipanti allo studio trattati con orforglipron hanno ridotto il peso di circa 7 kg (7,9%)(alla dose più elevata). Nel corso dell’anno verranno diffusi ulteriori dati relativi della pillola nella gestione del peso.
Sesto Fiorentino, 17 aprile 2025 – Eli Lilly and Company (NYSE: LLY) ha annunciato oggi i risultati topline positivi della Fase 3 dello studio ACHIEVE-1, volto a valutare la sicurezza e l’efficacia di orforglipron rispetto a placebo in adulti con diabete di tipo 2 non adeguatamente controllato con dieta ed esercizio fisico. Orforglipron è il primo farmaco orale non peptidico agonista del recettore del GLP-1 RA (Glucagon-Like Peptide-1 Receptor Agonist), ad aver completato con successo una sperimentazione di Fase 3.
In caso di approvazione, l’azienda si dichiara pronta a rendere orforglipron disponibile a livello globale senza limitazioni di fornitura, rafforzando così la missione di Lilly di contrastare le patologie croniche come il diabete di tipo 2, che si stima interesserà 760 milioni di adulti entro il 2050 [1].
“ACHIEVE-1 è il primo di sette studi di Fase 3 che esaminano la sicurezza e l’efficacia di orforglipron in persone affette da diabete e obesità. Siamo lieti di constatare che il nostro ultimo farmaco a base di incretine soddisfi le nostre aspettative in termini di sicurezza e tollerabilità, controllo del glucosio e perdita di peso, e attendiamo con ansia la lettura di ulteriori dati nel corso dell’anno”, ha dichiarato David A. Ricks, Presidente e Amministratore delegato di Lilly. “Se approvato, potrebbe essere facilmente prodotto e lanciato su larga scala per essere utilizzato dalle persone di tutto il mondo”.
Nel primo trial clinico del programma ACHIEVE, orforglipron ha raggiunto l’endpoint primario di riduzione dell’emoglobina glicata (A1C) rispetto al placebo dopo 40 settimane, con una riduzione media tra l’1,3% e l’1,6% con una base di partenza dell’ 8% secondo le stime di efficacia [2]. Tra gli endpoint secondari, i partecipanti trattati con orforglipron hanno perso circa 7.2 chili (alla dose più elevata) e oltre il 65% ha raggiunto un valore di A1C ≤ 6,5%, inferiore alla soglia stabilita dall’American Diabetes Association (ADA) per la diagnosi di diabete [3].
«Da oltre 90 anni, Lilly è al fianco dei pazienti nell’offrire soluzioni di trattamento innovative per il diabete. – dichiara Elias Khalil, Presidente e Amministratore Delegato Italy Hub di Lilly – Orforglipron, rappresenta una conferma della responsabilità dell’azienda in quest’area terapeutica, posizionandosi come potenziale alternativa per oltre il 75% delle persone con diabete di tipo 2 che sappiamo preferire i farmaci orali, conservando un profilo di efficacia e sicurezza alla pari dei trattamenti iniettabili della stessa classe.”
In tutti i risultati secondo le stime del regime terapeutico4 i dosaggi di orforglipron hanno determinato riduzioni statisticamente significative dell’A1C. Anche gli endpoint secondari sul peso corporeo per i dosaggi da 12 mg e 36 mg hanno mostrato riduzioni significative:
– Riduzione dell’A1C: 1,2% (3 mg), 1,5% (12 mg), 1,5% (36 mg), 0,4% (placebo)
– Riduzione percentuale del peso: 4,5% (3 mg), 5,8% (12 mg), 7,6% (36 mg), 1,7% (placebo)
– Riduzione del peso: 4,2 kg (3 mg), 5,2 kg (12 mg), 7,2 kg (36 mg), 1,5 kg (placebo).
Il profilo di sicurezza complessivo di orforglipron nello studio ACHIEVE-1 è risultato coerente con quello della classe GLP-1 RA. Gli eventi avversi più comuni sono stati di tipo gastrointestinale, con intensità prevalentemente lieve o moderata. Per i partecipanti trattati rispettivamente con 3 mg, 12 mg e 36 mg, gli effetti avversi più comuni sono stati diarrea (19%, 21% e 26%) rispetto al 9% con il placebo, nausea (13%, 18% e 16%) rispetto al 2% con il placebo, dispepsia (10%, 20% e 15%) rispetto al 7% con il placebo, costipazione (8%, 17%, 14%) rispetto al 4% con il placebo e vomito (5%, 7% e 14%) rispetto all’1% con il placebo. I tassi complessivi di interruzione del trattamento a causa di eventi avversi sono stati del 6% (3 mg), 4% (12 mg) e 8% (36 mg) per orforglipron rispetto all’1% con placebo. Non sono stati osservati segnali di tossicità epatica.
I risultati dello studio ACHIEVE-1 saranno presentati all’85ª edizione delle Scientific Sessions dell’American Diabetes Association e pubblicati su una rivista scientifica peer-reviewed. Ulteriori risultati degli studi del programma ACHIEVE saranno diffusi nel corso dell’anno, insieme ai dati del programma ATTAIN, che valuta orforglipron nella gestione del peso. Lilly prevede di presentare alle autorità regolatorie la richiesta di approvazione dell’indicazione di orforglipron nella gestione del peso entro la fine di questo anno, con la presentazione della richiesta per l’indicazione nel diabete di tipo 2 anticipata al 2026.
Informazioni su Orforglipron
Orforglipron è un farmaco sperimentale, una piccola molecola (non peptidica) orale agonista del recettore di GLP-1, che non richiede digiuno né restrizioni alimentari [5]. Scoperto da Chugai Pharmaceutical Co., Ltd. e concesso in licenza a Lilly nel 2018, è attualmente in Fase 3 per il trattamento del diabete di tipo 2 e la gestione del peso in adulti con obesità o sovrappeso con almeno una comorbilità correlata [6]. È inoltre in sperimentazione per il trattamento dell’apnea ostruttiva del sonno e dell’ipertensione in pazienti obesi.
Informazioni sullo studio ACHIEVE-1
ACHIEVE-1 (NCT05971940) è uno studio di Fase 3, della durata di 40 settimane, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo, che confronta l’efficacia e la sicurezza dell’orforglipron a dosaggi di 3 mg, 12 mg e 36 mg come monoterapia rispetto al placebo in adulti con diabete di tipo 2 e controllo glicemico inadeguato con la sola dieta e l’esercizio fisico. Lo studio ha randomizzato 559 partecipanti negli Stati Uniti, Cina, India, Giappone e Messico in un rapporto 1:1:1:1 per ricevere 3 mg, 12 mg o 36 mg di orforglipron oppure placebo.
L’obiettivo dello studio era dimostrare che l’orforglipron (3 mg, 12 mg, 36 mg) è superiore al placebo nella riduzione dell’emoglobina glicata (A1C) rispetto al basale dopo 40 settimane, in persone con diabete di tipo 2 che non hanno assunto alcun farmaco antidiabetico per almeno 90 giorni prima della visita 1 e che non hanno mai utilizzato terapia insulinica. I partecipanti allo studio avevano un valore medio di HbA1c compreso tra ≥7,0% e ≤9,5% e un indice di massa corporea (BMI) di almeno 23 kg/m².
Tutti i partecipanti assegnati a gruppi di trattamento con orforglipron hanno iniziato lo studio con una dose di 1 mg una volta al giorno, aumentando poi la dose in modo graduale ogni quattro settimane fino a raggiungere la dose di mantenimento randomizzata: 3 mg (attraverso uno step da 1 mg), 12 mg (attraverso step da 1 mg, 3 mg e 6 mg) o 36 mg (attraverso step da 1 mg, 3 mg, 6 mg, 12 mg e 24 mg). Non era consentita una somministrazione flessibile del dosaggio.
Il programma globale di sviluppo clinico di Fase 3 ACHIEVE per l’orforglipron ha arruolato oltre 6.000 persone con diabete di tipo 2 in 5 studi registrativi globali. Il programma è iniziato nel 2023 e i risultati sono attesi nel corso di quest’anno e fino al 2026.
Riferimenti
[1] Facts & Figures. International Diabetes Federation. (7 aprile 2025).https://idf.org/about%20diabetes/diabetes-facts-figures/
[2] L’estimand di efficacia rappresenta l’efficacia ipotizzata qualora tutti i partecipanti fossero rimasti in trattamento per 40 settimane (con eventuali interruzioni della dose), senza introdurre altri farmaci anti-iperglicemizzanti (>14 giorni di utilizzo). [3] American Diabetes Association. https://diabetes.org/about-diabetes/diagnosis [4] Boye K, et al. Diabetes Obes Metab. 2021; 23:508–519. [5] L’estimand del regime terapeutico rappresenta l’effetto medio stimato del trattamento a prescindere dall’interruzione o meno dello stesso o dall’inizio di ulteriori farmaci anti-iperglicemici. [6] Holst JJ, et al. FEBS Lett. 1987;211(2):169–74.https://www.lilly.com/it/news/orforglipron_il%20primo-GLP-1-orale-di-lilly-ottiene-risultati-favorevoli-in-fase3