Dal Mondo Vegetale

Jambul | Syzygium cumini (L.) Skeels

Il Syzygium cumini, comunemente noto come jambolan, prugna di Java, prugna nera o jamun, è un albero tropicale sempreverde nella famiglia delle Myrtaceae. È originario del subcontinente indiano, dalle regioni adiacenti del sud-est asiatico, tra cui Myanmar, Sri Lanka e Isole Andamane.

Il termine Syzygium proviene dal greco σύζῠγος sýzygos accoppiato, unito, appaiato: in riferimento alle foglie accoppiate. L’epiteto specifico cumini viene dal latino cuminum ed a sua volta dal greco κύμινον (kúminon), antico termine del cumino.

Il Syzygium cumini è una specie arborea sempreverde a rapido accrescimento che può raggiungere altezze fino a 30 m e può vivere più di 100 anni. Il tronco è diritto e corto, robusto e poco ramificato, di solito intorno ai 40 – 100 cm di diametro. La corteccia è ruvida e grigio scuro, alla base dell’albero, diventando grigio più chiaro e più liscia più in alto. Le foglie, che hanno un aroma simile alla trementina, sono di colore rosate da giovani, virano a un verde scuro coriaceo, lucido con una nervatura centrale gialla man mano che maturano. I fiori sono profumati e piccoli, di circa 5 mm di diametro. La fioritura inizia da marzo ad aprile. I frutti, che si sviluppano entro maggio o giugno, assomigliano a grandi bacche e sono delle drupe; sono oblunghe e di forma ovoidale, di circa 20 mm x 18 mm.

Il frutto durante la maturazione passa dal colore verde a quello rosa e poi in rosso cremisi brillante e infine nero. Una varietà di questa pianta produce frutti di colore bianco.

Questa pianta è stata introdotta in alcuni Paesi quali le isole dell’Oceano Pacifico e Indiano, Australia, Hong Kong e Singapore. Inoltre è stato introdotto anche nell’America del Nord e negli Stati Uniti ed è comunemente coltivato nelle regioni tropicali e subtropicali del mondo.

Il suo habitat rientra nella maggior parte delle aree forestali tropicali e subtropicali dell’India, che vanno dalle latifoglie sempreverdi alle latifoglie e alle conifere, dalle zone umide a quelle abbastanza secche, vicino alla costa e persino nelle paludi.

Fuori dai territori d’origine è spesso considerata una specie invasiva e non è commercializzato, mentre è comune trovare i suoi frutti esposti nei mercati locali dei paesi asiatici: si tratta di bacche oblunghe, nere a maturazione e ricche di succo violaceo che colora in modo intenso lingua e denti.

Il frutto, o jambul, ha un aspetto simile a un susino selvatico e un sapore difficilmente descrivibile, una combinazione di sapore dolce, leggermente acido e astringente, non del tutto palatabile sulle prime, che gli indiani definiscono “metallico” e tende a colorare la lingua di viola; è ricco di vitamine, soprattutto la C, ed è usato per regolarizzare la pressione sanguigna e i livelli di zuccheri nel sangue grazie ad un glucoside detto jambolina; ha inoltre ottimi livelli di fenoli, flavonoidi, antociani, oli essenziali, ferro e magnesio. Il jambul contiene 60 kcal ogni 100 g.

Il Syzygium cumini è una pianta conosciuta ed utilizzata da tempi remoti. Secondo l’Ayurveda è ottimo in caso di diabete, di anemia, debolezza; aiuta la memoria e combatte l’inappetenza, le stomatiti, i problemi del cavo orale. Ad essi si aggiungono problemi renali, di acidità, cardiaci e bassi livelli di melanina. Esistono inoltre studi che dimostrano la sua capacità di proteggere dai danni al DNA dati dalle radiazioni.

Questa pianta riveste anche un particolare significato culturale e religioso in India. Krishna è anche noto per avere quattro simboli del frutto del jambu sul suo piede destro.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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