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Fragolina di bosco | Fragaria vesca

Le fragole sono i frutti di specie appartenenti alla famiglia delle Rosacee, genere Fragaria (ad esempio Fragaria vesca, Fragaria ananassa e Fragaria virginiana). Attualmente ne sono note più di 600 varietà, diverse per dimensioni, consistenza e sapore, coltivate nelle aree temperate di tutto il mondo.

La fragola di bosco (Fragaria vesca) è una pianta erbacea che cresce spontanea nei sottoboschi italiani ed è coltivata per i suoi frutti: piccole fragole dal profumo molto intenso. Si distingue dalle varietà ibride coltivate di Fragaria per il fatto che il frutto è piccolo e morbido (da cui il nome vesca che in latino significa molle). Secondo alcune fonti, il nome generico era già usato ai tempi di Plinio il Vecchio e sembra derivare dalla radice sanscrita “ghra” alludendo alla fragranza del frutto, o dal latino “fragrans”; il nome specifico deriva dal latino “vescus” (molle, gracile, piccolino).

Le foglie riunite alla base in piccoli ciuffi, sono trifoglie e dentellate. I piccoli fiori bianchi da 4 a 6 petali fioriscono in tutto il periodo da aprile a luglio, talvolta le piante rifioriscono nuovamente in autunno. Il frutto apparente si presenta globoso, cm un diametro di circa 2 cm e di un bel colore rosso scarlatto; in realtà si tratta di un “falso frutto” esito del rigonfiamento del ricettacolo floreale prodottosi conseguentemente alla fecondazione del fiore; questa struttura sferoide porta sulla sua superficie numerosi piccoli acheni neri, che altro non sono che il frutto vero e proprio.

Pianta ubiquitaria, cresce nel sottobosco, in boschi radi, scarpate. Si trova quasi in tutta Europa. Preferisce un suolo fresco, piuttosto acido ed un’esposizione soleggiata o di mezz’ombra. In Italia la stagione delle fragole inizia ad aprile e termina a giugno

Le fragole possono essere consumate fresche, al naturale condite con limone, zucchero, panna o gelato, vino o in macedonia. In pasticceria vengono utilizzate per guarnire dolci, crostate, per fare marmellate, gelatine, sciroppi e gelati. Può essere usata nella preparazione di risotti e salse agrodolci mentre le foglie di fragola di bosco, servono per insaporire alcune preparazioni a base di carne. La produzione di fragole è anche destinata alla produzione di liquori. Con l’infuso di foglie si produce una bevanda gradevolissima dall’intenso sapore e profumo.

Le fragole contengono pochi zuccheri, ricche di potassio, calcio e fosforo, magnesio, cloro, zolfo, iodio e bromo, tracce di vitamine del gruppo B e di vitamina A, buone quantità di vitamina C, fibre, acidi organici, polifenoli (ottimi antiossidanti).

I principi attivi contenuti nella pianta sono glucosidi, flavonoidi, tannini, mucillagini, acido salicilico, vitamina C e sali potassici, iodio, ferro, calcio. Le fragole possono inoltre essere una fonte di omega 3, vitamina B6, folati, iodio, rame, manganese e numerosi fitonutrienti, tra cui antocianine, ellagitannini, favonoli, terpenoidi e acidi fenolici. Non contengono glutine.

100 g di fragole apportano 27 Calorie ripartite come segue: 74% carboidrati, 13% proteine, 13% lipidi. In particolare, apportano: 54 mg di vitamina C: 0,5 mg di niacina, 0,04 mg di riboflavina, 0,02 mg di tiamina, 160 mg di potassio, 35 mg di calcio, 28 mg di fosforo, 2 mg di sodio, 0,8 mg di ferro.

Come erba medicinale la fragola di bosco può essere impiegata per alleviare disturbi gastrointestinali. Viene usata come astringente intestinale, antinfiammatorio, ipotensivo, diuretico, antigottoso, rinfrescante e quindi consigliata in modo particolare nel trattamento della diarrea, pelle e mucose arrossate, ematuria, ittero. Le sono attribuite proprietà depurative e diuretiche. È indicata nelle infiammazioni del cavo orale.

Tra i possibili benefici quelli attribuibili alle proprietà antiossidanti e antinfiammatorie (prevenzione del rischio cardiovascolare e tumorale, come il tumore al seno, alla cervice, al colon e all’esofago; azione anti-invecchiamento sia a livello fisico che cognitivo). Inoltre il consumo di fragole è stato associato a un miglior controllo dei livelli di zuccheri nel sangue, e quindi potrebbe aiutare a prevenire il diabete di tipo 2. Possono ritornare utili in caso di reumatismi, malattie da raffreddamento, gotta, ipertensione, ritenzione di liquidi, calcoli renali, malattie epatiche, arteriosclerosi. Possono entrare nella dieta dei diabetici, perché lo zucchero che contengono è per lo più levulosio. Secondo alcuni studi pare che il succo puro di fragola sia in grado di distruggere il virus dell’Herpes Simplex e altri microrganismi infettivi (applicare una fragola tagliata in due sulle vescichette).

La polpa dei suoi frutti schiacciati viene applicata con maschere finalizzate a schiarire zone epidermiche fortemente pigmentate e melaminiche, o anche per trattare gli eritemi dovuti ad eccessi nell’esposizione solare.

Le fragole sono controindicate in caso di ulcera gastroduodenale, gastroenterocoliti; nelle persone predisposte possono scatenare reazioni allergiche (dermatosi, prurito, orticaria).

Le fragole possono interferire con i farmaci anticoagulanti e antiaggreganti.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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