Dal Mondo Vegetale

Canna comune | Arundo donax

La canna comune o canna domestica è una pianta erbacea perenne e dal fusto lungo, cavo e robusto, che cresce in terreni anche relativamente poveri. La sua area di origine si estende dal bacino del Mediterraneo al Medio Oriente fino all’India, ma attualmente la canna si può trovare sia piantata che naturalizzata nelle regioni temperate e subtropicali di entrambi gli emisferi. Forma dense macchie in terreni umidi di ambiente ripariale, lungo gli argini di fiumi e stagni ma anche sui margini di campi coltivati e sulle dune sabbiose, anche vicino al mare.

La canna comune, simile ad una canna di bambù, è munita di un grosso rizoma orizzontale nodoso e articolato. Culmi eretti, robusti e cilindrici (1-2 cm Ø), alti fino a 5 m (è la più grande graminacea d’Europa), fistolosi fra gli internodi, sublegnosi alla base e molto fogliosi; sono persistenti durante l’inverno e fiorenti nell’anno successivo. Foglie largamente lanceolato-lineari (1-8 x 10-50 cm), verde-glauche, scabre ai margini, con l’apice acuminata e la base ampiamente biauricolata spesso con una frangia peli sui bordi delle orecchiette; ligula molto corta (2 mm), membranosa. Infiorescenza in pannocchia terminale fusiforme, lunga 30-50 cm, di colore verde pallido o violaceo. Spighette 3(5) flore di ca 12-18 mm; glume subeguali, acuminate e glabre, persistenti, lunghe quanto i fiori; lemmi inferiori bifidi e brevemente aristati all’apice, muniti sul dorso di lunghi peli bianchi (10 mm) che danno alla pianta un aspetto setoso. Stami 3. Il frutto è una cariosside oblunga con pericarpo aderente. I semi raramente arrivano a maturazione per cui la riproduzione è prevalentemente vegetativa (rizomi).

Il rizoma legnoso, che può raggiungere dimensioni e peso variabili in funzione delle condizioni pedoclimatiche, porta copiose radici che si sviluppano tutto attorno (sulla faccia inferiore, sulla faccia superiore e sui lati, spesso anche su nodi e internodi). Il rizoma presenta inoltre gemme primarie e secondarie dalle quali si sviluppano i fusti e gemme di prolungamento dalle quali si accrescono, alla ripresa vegetativa, nuovi rizomi. Il sistema radicale è in grado di accrescersi da 80 a 140 cm, in funzione della tessitura del terreno.

La canna viene raccolta annualmente, preferibilmente durante il periodo invernale. La biomassa prodotta può essere destinata alla produzione di energia termica o alla produzione di etanolo di seconda generazione. La raccolta è meccanizzata: in seguito a recenti prove sperimentali sono state ottenute circa 47 t/ha di prodotto cippato.

Il rizoma contiene sostanze amare, piccole quantità di alcaloidi, sali di potassio, resine. Ha proprietà sudorifere e diuretiche e viene utilizzato per curare febbre, influenza e raffreddore, bronchiti e per ridurre gli edemi. In medicina popolare è usato per interrompere la montata lattea.

Viene utilizzata per creare siepi frangivento e per costruire palizzate e graticciati, tettoie rustiche, recinzioni, stuoie, canne da pesca, bastoni da passeggio, cestini, ecc. Fornisce un ottimo cellulosa per carta. I culmi vengono comunemente usati anche come tutori in orticoltura e nelle vigne. La pianta contiene silice che la rende particolarmente tenace e resistente.

Inoltre serviva per fabbricare frecce e strumenti a fiato etnici e folkloristici, per es. le pipe di cornamusa, e il flauto di Pan, formato da ca 10 canne di diverse dimensioni e collecate insieme. Tuttora le ance di tutti gli strumenti a fiato (oboe, fagotto, clarinetto) vengono fabbricate con Arundo donax.

L’Arundo donax viene anche utilizzato per il risanamento o decontaminazione ambientale di siti fortemente inquinati da sostanze organiche o metalli pesanti mediante il loro assorbimento, degradazione e stabilizzazione come soluzione efficace e sostenibile da un punto di vista economico e ambientale. La canna comune presenta, inoltre, il vantaggio ecologico di non essere appetita dagli animali, e quindi evita la diffusione di sostanze tossiche e persistenti nella catena alimentare.

In base a fattori di traslocazione e di bioaccumulo di arsenico, A. donax si è mostrata pianta iperaccumulatrice, capace cioè di non mostrare sintomi di tossicità fino a 600 µg L−1 di As né stress ossidativi nell’apparato fogliare. La capacità di accumulo avviene principalmente a carico della parte aerea della pianta (steli e foglie), permettendo quindi una facile rimozione dal sito. In un precedente studio sono state valutate le capacità fitoestrattive potenziali di piombo, zinco e cadmio, rispettivavente pari a 0.54, 1.43 e 0.08 kg ha−1. Sono state riscontrate, inoltre, positive capacità di ridurre il carico inquinante presente nelle acque reflue di provenienza zootecnica utilizzando un sistema idroponico chiuso. La canna gentile possiede una forte tolleranza ai metalli pesanti, comportando una debole riduzione della biomassa secca prodotta, quando i tenori di As, Cd e Pb nel suolo sono al di sotto di, rispettivamente, a 254; 76.1 e 1 552 mg kg−1. In presenza di forti concentrazioni di metalli pesanti, come cadmio e nichel, non sono stati osservati effetti depressivi a carico del tasso fotosintetico e della crescita della pianta, così come di altri importanti parametri fisiologici, quali conduttanza stomatica, concentrazione intercellulare di CO2, resistenza stomatica, contenuto e fluorescenza della clorofilla. Le sopra dette caratteristiche quindi permetterebbero la messa a coltura e la messa a rendita di aree attualmente inutilizzate sia per colture food che per colture feed.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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