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Timo volgare | Thymus vulgaris

Il Timo Volgare è una perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha un aspetto compatto con rami brevi ricchi di piccole foglie sessili, opposte, lanceolate, con i bordi arrotondati e coriacee. Raggiunge un’altezza massima di 20 – 30 cm. Predilige un terreno calcareo e ben drenato. Ama un’esposizione in pieno sole. I fiori di color bianco rosati fanno la loro comparsa in Giugno – Agosto raccolti in piccole spighe all’apice dei rami, i fiori ricchi di netare sono molto ricercati dalle api. Si adatta tranquillamente a qualunque tipo di terreno anche se preferisce terreni calcarei, asciutti, permeabili, sassosi, poveri e soleggiati, e si adatta ai terreni argillosi. Un ambiente arido, caldo, soleggiato favorisce l’accumulo dei principi attivi aromatici, anche se risulta limitante per lo sviluppo vegetativo.

Il timo ha proprietà antisettiche, disinfettanti, depurative, anti-spasmodiche, digestive (utile in caso di inappetenza) e balsamiche. Il suo principio attivo è il timolo contenuto in tutte le parti della pianta ed è responsabile del suo caratteristico profumo; è conosciuto fin dall’antico Egitto dove costituiva insieme ad altri oli essenziali una sostanza base del processo di imbalsamazione. Il timo  contiene anche calcio, magnesio, potassio, manganese. È un ottimo antisettico delle vie aeree e bronchiali e un ottimo digestivo. Contiene molto ferro facilmente assimilabile dal nostro organismo.

E’ consigliato nelle affezioni dell’apparato respiratorio, quali tosse o asma, visto che svolge una funzione espettorante; l’efficacia del timo è piuttosto consolidata, tanto che il suo utilizzo è stato ufficialmente approvato per il trattamento delle affezioni delle vie respiratorie come tosse e bronchiti, grazie all’azione espettorante e antimicrobica di cui il suo olio essenziale è dotato. Il timo può essere usato anche esternamente come colluttorio o gargarismo per il trattamento delle infezioni del cavo orofaringeo (utilizzo non ufficialmente approvato).

Le foglie essiccate di timo sono usate in infuso per l’attività stomachicha ed antispasmodica imputabile ai flavonoidi presenti nella pianta; l’olio essenziale ha principalmente attività antimicrobica (a seconda del chemotipo), ascrivibili perlopiù ai terpeni e ai fenoli che rientrano nella composizione del suddetto olio essenziale.

Tuttavia, è bene precisare che l’olio essenziale di timo è disponibile in diversi chemotipi dotati di attività differenti:

  • Chemotipo timolo: ad alto contenuto di fenoli (oltre il 60%), è quello dotato di una maggior attività antimicrobica; è, però, molto irritante e per cui va diluito.
  • Chemotipo linalolo: contiene percentuali di linalolo elevate (fino al 60%) ed è meno irritante del chemotipo timolo; possiede proprietà antibatteriche e pare sia efficace anche contro Candida albicans, ma è il meno tollerato.
  • Chemotipo tujanolo: è composto da tujanolo fino al 50%, non è irritante per la cute e – oltre ad essere dotato di proprietà antibatterica – sembra sia in grado di esercitare anche un’azione antivirale e immunostimolante.

L’uso di preparati a base di timo è controindicato in caso di gastrite, ulcera peptica, dermatiti (uso esterno) oppure ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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