Dal Mondo VegetalePiccoli frutti

Tayberry | Rubus Fruticosus x Idaeus

Il Tayberry è un interessante incrocio tra la mora e il lampone. Può essere dunque definito a tutti gli effetti un ibrido. Il brevetto vero e proprio è abbastanza recente e risale al 1979.

Il genere Rubus è composto di 250 specie di arbusti e rampicanti spesso spinosi o setolosi, decidui o sempreverdi, talvolta perenni erbacee che si trovano in vari habitat, dalle dune di sabbia costiere a boschetti, boschi, foreste e declivi montani. Le foglie sono alterne e intere, lobate, palmate o pennate, ognuna con 3 o più foglioline solitamente dentate. I fiori a coppa o a piattino, con 4 o 5 petali, sono portati in racemi o pannocchie, singolarmente o in mazzetti di pochi fiori rosa, bianchi, rossi o porpora. Il Rovo (Rubus fruticosus), il Lampone (Rubus. idaeus) e tutti gli ibridi da essi derivati vengono coltivati per i frutti.

La mora rovo Rubus fruticosus è un arbusto appartenente alla famiglia delle Rosacee (come le rose, peschi, ciliegi meli) classificato botanicamente come Rubus fruticosus (talvolta impropriamente come Rubus ulmifolius, per le foglie simili all’olmo). E’ un arbusto molto produttivo, vigorosissimo, rustico, resistente ai freddi invernali e alle brinate tardive.

Adattabile a tutti gli ambienti esalta però la capacità produttiva, ma anche la vigoria, nei terreni profondi e fertili.

Le varietà più diffuse sono ottenute dal miglioramento genetico di Rubus fruticosus oppure dall’incrocio e successiva selezione con Rubus idaeus (Lampone). E’ prassi comune dividere i Rovi per la produzione di More in due gruppi, senza le spine (più diffusi e facili da coltivare) e con le spine (come quelli spontanei e le varietà più affini a questi).

La varietà Tayberry, che prende il nome dal fiume scozzese Tay, è un incrocio che risulta essere un miglioramento spostato verso il gusto del lampone rispetto al precedente Loganberry che era già un ibrido mora x lampone al 50%.

La pianta è un arbusto pollonifero che lancia tralci lunghi fino a 2/2,5m.; ha un portamento eretto leggermente spinosi, eretti e ricadenti; la fioritura è medio-tardiva, dalla seconda decade di Maggio a inizio Giugno. Il Tayberry è specie abbastanza rustica ma teme comunque gli intensi freddi invernali. Preferisce una posizione semiombreggiata. Cresce bene su terreni freschi, ben drenati e ricchi di sostanza organica mentre non tollera quelli calcarei.

I frutti hanno una pezzatura grande (3/4 gr), forma molto allungata fino a 4 cm, forma conico-allungata, colore rosso-porpora intenso a volte violaceo, gusto saporito, dolce, leggermente acidulo, molto aromatico; presentano scarsa resistenza alle manipolazioni.

La produzione, continua e costante, inizia dal mese di luglio e si potrae fino a settembre.

Possono essere consumati freschi oppure utilizzati per la produzione di succhi, marmellate e gelatine.

Ne esiste una cultivar senza spine (peraltro poco pungenti già nella versione originale), chiamata “Buckingham“.

Redazione amaperbene.it

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