Dal Mondo Vegetale

Piretro Romano | Anacyclus pyrethrum (L.) Link

Il Piretro romano (Anacyclus pyrethrum (L.) Link) o piretro naturale, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Asteraceae, largamente diffusa allo stato selvatico nelle regioni dei Balcani. Produce lunghissimi steli con fiori simili alla margherita raccolti in capolini terminali, di colore bianco con centro giallo. Dai capolini raccolti e fatti essiccare, si ottiene una polvere giallo-verdognola, utilizzata come insetticida naturale, innocua per gli animali a sangue caldo, nociva se ingerita; è usata come anti-zanzare nella fabbricazione di zampironi ed insetticidi naturali. I fiori essiccati e macinati mescolati all’acqua, si nebulizzano alla sera sulle piante. È un tonico nervino ed è usato come afrodisiaco. E’ un’erba menzionata in Ayurveda in qualità di “Shukra-Stambhak”, che significa che ritarda il tempo di eiaculazione e può migliorare la potenza.

Il nome Pyrethrum, dal greco pureqron, da puressw = ho la febbre, cioè pianta febbrifuga. Secondo greco pŷr, fuoco, probabilmente in riferimento all’uso medicinale che si faceva di questa pianta per mitigare gli attacchi febbrili, oppure per indicare le proprietà irritanti delle sue radici, dal sapore acre. Anacyclus, dal greco anakuklwsis = circonvoluzione, allusione all’ala che contorna certi acheni, da anakuklhsis = giro (anakuklew = rigiro); aneu = senza e kuklos = anello, cerchio, cioè senza cerchio di ligule nei capolini. Anthemis, dal greco anqemis = piccolo fiore, antico nome della Camomilla da anqemos = fiore.

I Greci usavano il termine pýrethron per indicare una pianta e le qualità delle sue radici – l’attuale Anacyclus pyrethrum – considerate un rimedio per la febbre, e dal momento che con la loro acredine provocavano forte salivazione i Latini chiamarono la pianta salivaris. Anche la specie i cui capolini disseccati sono usati per produrre la popolare polvere insetticida è stata trasferita in un altro genere e si chiama oggi Chrysanthemum cinerariaefolium. Il piretro vero è l’Anacyclus pyrethrum De Candolle, o Anthemis pyrethrum, della famiglia Composite, detto anche piretro romano, che in inglese suona come Roman pellitory oppure Mount Atlas daisy, cioè margherita del Monte Atlante, in quanto originario dell’Algeria cui appartiene una porzione del sistema montuoso dell’Atlante, che poi si è diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo. Di questo piretro si usano le radici dotate di sapore pungente; come i capolini del piretro di Dalmazia, tali radici sono pure dotate di potere insetticida grazie alle piretrine, che non sono tossiche per l’uomo e per gli animali a sangue caldo. Ma le altre azioni del piretro vero, o piretro romano, sono eupeptica e antinevralgica, tanto da essere in grado di alleviare i dolori dentari.

Componenti principali sono: pellitorina (già piretrina), è la sostanza dotata di proprietà insetticide; anaciclina, con proprietà scialagoghe e debolmente insetticide, deidroanaciclina. Nelle radici del Piretro sono stati inoltre trovati inulina, tracce di olio etereo e grasso con acido stearico.

Proprietà: Scialagogo, antalgico, antiparassitario. Usato specialmente come antiodontalgico, per la preparazione di colluttori e gargarismi e, esternamente, come antiparassitario.

Redazione amaperbene.it

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