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La frutta secca: Le Mandorle

Mandorla è il nome del seme commestibile prodotto dal mandorlo (nome botanico Prunus dulcis) appartenente alla famiglia delle Rosacee, che nel corso dei secoli è stata “addomesticata”, selezionata e trasformata dall’uomo in modo da rendere i suoi frutti alimenti commestibili e non tossici.

Il mandorlo è una pianta originaria dell’Asia centro occidentale e, marginalmente, della Cina. Venne introdotto in Sicilia dai Fenici, provenienti dalla Grecia, tanto che i Romani lo chiamavano “noce greca”. In seguito si diffuse anche in Francia e Spagna e in tutti i Paesi del Mediterraneo. In America giunse nel XVI secolo. Si tratta di un piccolo albero alto fino 5 metri; presenta radici a fittone e fusto dapprima diritto e liscio e di colore grigio, successivamente contorto, screpolato e scuro. Le foglie, lunghe fino a 12 centimetri, sono lanceolate e picciolate. I fiori, bianchi o leggermente rosati e con un diametro fino a 5 centimetri hanno 5 sepali, 5 petali, 40 stami (disposti su tre verticilli) e un pistillo con ovario semi-infero. I fiori sbocciano in genere all’inizio della primavera e, qualora il clima sia mite, anche tra gennaio e febbraio.  Il frutto è una drupa, con forma ovale e compressa, che, a piena maturazione, liberano un nocciolo oblungo (endocarpo legnoso) fino a quel momento contenuto nella polpa (mesocarpo). All’interno di questo involucro carnoso, racchiusi da un guscio duro, alloggiano uno o due semi oleosi dolci: le mandorle. Da queste si ricava l’olio di mandorla e il latte di mandorla.

“Mandorla” è anche il termine utilizzato per indicare tutti i semi che hanno le stesse caratteristiche (della pesca, dell’albicocca, della ciliegia ecc).

Fin dall’antichità, il mandorlo è stato considerato un albero sacro. Con la sua fioritura precoce, indica l’arrivo della primavera. Perciò, è simbolo di rinascita e vitalità.

Tra le varietà più pregiate sono:

  • la Mandorla di Toritto, un presidio Slow Food tipico della Puglia, particolarmente apprezzata per il gusto intenso ed elegante, per la pastosità e le note finali di burro
  • la Mandorla di Noto (presidio Slow Food) e Mandorla d’Avola (marchio registrato nel 2006), che prendono il nome da due comuni confinanti della provincia di Siracusa. La varietà più famosa si chiama Pizzuta ed è la prediletta per i confetti per via della forma piatta e allungata e delle note aromatiche.
  • le mandorle californiane, ovvero diverse varietà nordamericane (le più diffuse sono Nonpareil, Carmel, Butte, Sonora, Fritz, Mission, Montere) che rappresentano circa i quattro quinti delle mandorle in commercio. Sono più grandi e più produttive delle varietà italiane, ma hanno un gusto molto meno marcato e riconoscibile.
  • le mandorle spagnole, più simili a quelle italiane per dimensioni e rese ma comunque meno intense e gustose.

Le mandorle sono semi oleosi ricchi di vitamine e minerali; sono costituite per il 50% da grassi monoinsaturi e polinsaturi; sono una preziosa fonte di energia e hanno un potere calorico elevato (100 gr di mandorle contengono 603 kcal), per questo vanno consumate con parsimonia; aiutano a mantenere in buona salute il cuore, le arterie e le ossa, e rappresentano anche un valido rimedio naturale contro l’anemia. Ottime per chi è affetto da diabete e per chi soffre di glicemia alta, in quanto aiutano a stabilizzare gli zuccheri nel sangue, limitando il rischio di picchi glicemici.

Le mandorle sono una preziosa riserva di vitamina E e di sali minerali, soprattutto manganese, magnesio, calcio, ferro,  rame, fosforo e zinco.

Tra i semi oleosi sono quelli che vantano il più alto contenuto di fibre (12%), utile  contributo naturale per combattere e prevenire numerose patologie.

Grazie all’alta percentuale di grassi “buoni”, le mandorle sono tra gli alimenti anti-colesterolo più importanti perché abbassano il livello di colesterolo nel sangue, contribuendo alla salute di arterie e cuore. Sono un potente antiossidante naturale, preservano la giovinezza, la bellezza della pelle e il benessere dei capelli.

Grazie alle elevate quantità di ferro sono un buon rimedio contro l’anemia, mentre il calcio le rende preziose per la salute delle ossa. Alcuni studi hanno inoltre dimostrato che le mandorle hanno effetti positivi su chi è affetto da diabete di tipo 2, migliorando la sensibilità verso l’insulina. Dalle mandorle viene estratto anche un olio molto usato nella cosmesi naturale per le sue proprietà lenitive ed emollienti.

Il consumo di latte di mandorla è di grande aiuto per chi ha problemi di colesterolo e trigliceridi; migliora i livelli del colesterolo buono (HDL) e riduce quelli del colesterolo cattivo (LDL); rispetto all’olio d’oliva, riduce di due volte i livelli di colesterolo. Inoltre, rafforza il cuore.

Mandorla amara
La mandorla amara è il seme prodotto dal Prunus amygdalus, una specie botanica utilizzata soprattutto a scopo ornamentale.

Il gusto amaro di questi semi è imputabile alla presenza di amigdalina, un glicoside cianogenetico (ovvero capace di liberare cianuro) che, se ingerito in grosse quantità, risulta molto nocivo per la salute. Più amara risulta la mandorla e tanto maggiore è il suo potere venefico.

La tossicità dell’amigdalina può essere annullata con la cottura; pertanto, a dosaggi che risulterebbero comunque innocui, è tradizione aggiungere l’estratto di mandorla amara nella preparazione di alcune specialità dolciarie come gli amaretti.

Olio di mandorle

L’olio di mandorle si estrae dai semi oleosi del mandorlo dolce (Prunus dulcis var. dulcis), albero della famiglia delle Rosaceae ampiamente coltivato nell’area mediterranea.  Si tratta di un olio vegetale spremuto a freddo ricco di grassi insaturi e polinsaturi e caratterizzato dalla presenza di vitamina E, i cui benefici sono diversi dai benefici delle mandorle, che contengono anche fibre e proteine. L’olio di mandorle è probabilmente l’olio vegetale più conosciuto e utilizzato in cosmesi naturale per le sue proprietà emollienti, addolcenti, nutrienti e lenitive per la pelle degli adulti, ma anche per quelle delicate dei bambini e dei neonati, e per i capelli.

Grazie alle sue caratteristiche, l’olio di mandorle dolci è impiegato per massaggi, da solo o insieme ad altri oli vegetali per ottenere un olio da massaggio personalizzato.

L’olio può essere utilizzato, ad esempio, per dolori articolari, per massaggi ai muscoli degli sportivi, ecc.;  è un ottimo olio antirughe per il viso e per il contorno occhi e labbra, un rimedio naturale contro la pelle screpolata di mani e piedi e un eccellente prodotto emolliente per la pelle del corpo. L’olio di mandorle dolci è anche un’ottima alternativa al latte detergente, in grado di togliere perfettamente tutte le impurità che si depositano ogni giorno sulla pelle senza alterarne minimamente il naturale equilibrio idrolipidico: poche gocce su un batuffolo di cotone consentono di eliminare il make-up più ostinato. L’olio di mandorle è indicato soprattutto per le pelli secche, irritate o mature, mentre è meglio non utilizzarlo se si ha la pelle grassa o soggetta a impurità. La sua azione nutriente lo vede protagonista anche nel trattamento dei capelli molto secchi, capelli crespi, sfibrati dal sole e dalla salsedine. Molto diffuso è anche l’uso dell’olio di mandorle  tra i rimedi per le smagliature specie quelle dovute alla gravidanza. Per questo motivo è indicato anche durante le diete dimagranti per prevenire il rilassamento cutaneo in seguito al dimagrimento.

Possiede una delle più alte percentuali di grassi insaturi e polinsaturi, che conferiscono alla pianta le sue ben note proprietà eudermiche. Inoltre la presenza di vitamina E e B, aminoacidi, glucidi e di sali minerali lo rendono un ottimo rimedio per combattere l’invecchiamento cutaneo e contribuire al rinnovamento cellulare dei tessuti.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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