Piante ed erbe

Ciclamino – Cyclamen

Getting your Trinity Audio player ready...

Il Ciclamino (Cyclamen L., 1753) è un genere di piante erbacee dicotiledoni di tipo tuberoso e perenne, angiosperme appartenenti alla famiglia delle Primulaceae, dall’aspetto di piccole erbacee tuberose e dai delicati fiori colorati che spaziano dal bianco al rosso, passando per le sfumature del rosa e del fucsia. La pianta fiorisce nel tardo autunno e inverno e va in riposo vegetativo in estate.

Etimologia

Il nome del genere (Cyclamen) deriva dalla parola greca kyklos (= cerchio), forse in riferimento alle radici tuberose rotonde. Questo genere di piante era conosciuto fin dall’antichità. Plinio nei suoi scritti lo indica con diversi nomi volgari: “Rapo”, “Tubero” e “Umbilico della terra”. I greci prima ancora lo chiamarono Icthoyethoron (veniva usato come ingrediente per ammazzare i pesci). In tempi moderni è stato il botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) a introdurre per primo il termine Cyclamen, introduzione avallata successivamente da Linneo nel 1735.

Descrizione

I cosiddetti ciclamini da interno, cioè quelle varietà meno rustiche che possono vegetare solo se coltivate a temperature invernali superiori a 10-13 °C., sono erbacee perenni tra le più apprezzate per la forma graziosa dei fiori, spesso profumati e l’eleganza del fogliame. Da un tubero tondo e appiattito si sviluppa un gruppo di foglie rotonde con lineature o variegature argentee o in varie sfumature di verde, sorrette da piccioli allungati. I fiori sono tubulosi a cinque lobi, in vari colori a seconda della varietà, dal rosso al bianco puro passando per molte sfumature di rosso e rosa. I petali sono rivolti verso l’alto e conferiscono ai ciclamini un aspetto molto caratteristico. In alcune varietà sono increspati o doppi. I fiori sono singoli e portati anch’essi da lunghi piccioli che si sviluppano dal centro del fogliame. In genere la fioritura dei Cyclamen, inizia in autunno nelle varietà più precoci per protrarsi fino al termine dell’inverno. L’origine di queste piante è mediterranea, ma ormai sono presenti nei cataloghi di tutto il mondo. Raggiungono al massimo i 30-35 cm di altezza, ma sono più comuni le varietà medie e nane.

La principale causa di deperimento dei ciclamini da appartamento è l’eccesso di calore provocato da termosifoni o stufe. La temperatura ideale non deve essere inferiore a 16-18 °C, con una umidità costante ed elevata dell’aria. A tal fine è bene nebulizzare periodicamente le piante evitando di farlo quando sono in piena fioritura. Un consiglio: ponete i vasi con i ciclamini sopra uno strato di argilla espansa o ghiaia, in sottovasi ampi dove avrete cura di evitare il contatto del terreno con l’acqua. Tra una irrigazione e l’altra attendete che il terreno asciughi bene. I Cyclamen amano i terreni fertili con strame fogliare (faggio) e un po’ di sabbia. Concimare in primavera e autunno con fertilizzante organico e periodicamente, ogni 20-30 giorni, con un complesso di macro e microelementi a basso contenuto di azoto. Controllare almeno una volta all’anno la crescita radicale ed eventualmente provvedere ad un rinvaso aumentano la dimensione di un paio di misure (per es da 13 cm di diametro a 15 cm). Per favorire la fioritura bisogna estrarre i tuberi in piena estate e dopo averli ripuliti si ripiantano in un nuovo substrato ricco di sostanza organica aumentando le innaffiature. Si consiglia di non interrare completamente la parte superiore dei tuberi.

Specie spontanee presenti nella flora italiana

Sono tre le specie spontanee della flora italiana:

  • Cyclamen hederifolium Aiton (sinonimo = C. neapolitanum Ten.) – Ciclamino napoletano: le foglie terminano con un apice acuto, mentre i margini sono percorsi da denti grossolani; la lamina fogliare ricorda quella dell’edera; i fiori sono inodori di colore rosa e chiazzati di purpureo alla base dei petali e fioriscono in autunno; la corolla è auricolata. Si trova al centro – sud – isole fino a 1300 m s.l.m..
  • Cyclamen repandum & S. (sinonimi = C. vernale O.Schwarz, non Miller; = C. vernum Rchb) – Ciclamino primaverile: le foglie terminano con un apice acuto ed hanno una forma più triangolare, mentre i margini sono percorsi da denti grossolani; i fiori sono profumati, di colore purpureo e fioriscono in primavera; la corolla non è auricolata. Si trova al centro – sud – isole fino a 1200 m s.l.m..
  • Cyclamen purpurascens Miller (sinonimo = C. europaeum Auct.) – Ciclamino delle Alpi: l’apice delle foglie è arrotondato, mentre i margini sono regolarmente crenulati; i fiori sono notevolmente profumati e fioriscono in autunno; la corolla è purpurea senza orecchiette. Si trova solo al nord sulle Alpi fino a 1900 m s.l.m..

Usi

Nella medicina popolare le piante di questo genere sono indicate con le seguenti proprietà: emmenagoghe (regola il flusso mestruale), vermifughe (elimina i vermi intestinali) e purganti, ma anche dotate di proprietà abortive. Veniva anche impiegato nella cura dei duroni. Ma tutti sono d’accordo nel consigliarne un uso moderato in quanto le radici sono tossiche.

Cucina

In cucina non va usato perché è una pianta velenosa.

N.B. La maggior parte delle specie sponanee sono protette, per cui quando durante le nostre passeggiate ci capita di vedere qualche ciclamino selvatico, ammiriamolo in tutta la sua bellezza ma lasciamolo stare dove si trova.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

Articoli Correlati