Piante ed erbe

Convolvoli

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I convolvoli sono delle malerbe con le quali tutti gli agricoltori hanno familiarità.

Convolvulus L., 1753 è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, che comprende 203 specie note comunemente col nome di convolvoli. Tra queste,

  • il convolvolo (Convolvulus arvensis, 1753) o vilucchio comune o erba leporina: è una pianta della famiglia delle Convolvulacee, diffusa in Europa, Asia e Africa, molto comune in tutta Italia, dalla pianura alla media montagna. È una nota infestante del mais.

È una pianta erbacea perenne, rampicante o strisciante, che raggiunge a maturità una lunghezza di 0,5–2 m. Possiede un rizoma biancastro sotterraneo che ogni anno emette radici e fusti erbacei generalmente avvolti verso sinistra. Le foglie sono disposte a spirale, lineari a forma di punta, lunghe 2-5 cm e alterne, con un picciolo di 1-3 cm. I fiori sono a forma di trombetta, di diametro 1-2,5 cm, di colore bianco o rosa pallido, con cinque strisce radiali di colore rosa leggermente più scuro. La fioritura avviene in piena estate. I fiori sono sottesi da piccole brattee. Il frutto è marrone chiaro, arrotondato e ogni frutto contiene 2 o 4 semi che vengono mangiati dagli uccelli e possono rimanere vitali nel suolo per decenni. Gli steli si arrampicano attorcigliandosi intorno ad altri steli della pianta in senso antiorario. I fiori restano aperti solo per alcune ore del giorno per poi richiudersi nel primo pomeriggio o poche ore più tardi. Per questo motivo sono anche noti come “belle di giorno”.

È presente in due varietà:

  • Convolvulus arvensis arvensis, a foglie larghe;
  • Convolvulus arvensis linearifolius, a foglie lineari.

Nonostante produca fiori attraenti e pur costituendo un ottimo foraggio per conigli, è spesso considerato una sgradita pianta infestante nei giardini e negli orti a causa della sua rapida crescita e del conseguente soffocamento delle piante coltivate. È pianta visitata dalle api per il suo nettare

  • il vilucchio bianco (Calystegia sepium (L.) R.Br., 1810): è una pianta erbacea perenne rampicante della famiglia delle Convolvulacee; cresce avviluppandosi alle altre piante con un fusto volubile lungo 2–4 m, raramente sino a 5 m. Le foglie, lunghe 5–10 cm e ampie 3–7 cm, sagittate, ondulate al margine e dotate di un lungo picciolo, sono disposte a spirale. I fiori sono solitari e disposti all’ascella delle foglie; hanno un calice con cinque lobi, parzialmente ricoperto da due brattee; la corolla, imbutiforme, è lunga fino a 6 cm e di colore bianco. Il frutto è una capsula sferica di circa 1 cm di diametro e contiene da due a 4 semi neri.

La specie ha una distribuzione cosmopolita: è presente nelle zone temperate di America del Nord e del Sud, Asia, Australia, Europa e Nordafrica.

È una pianta infestante delle colture erbacee, dei cereali, dei vigneti e degli incolti. Predilige suoli argillosi, umidi e ricchi di elementi nutritivi, da 0 a 1 400 m di quota.

Pertanto, Convolvulus arvensis e Calystegia sepium sono due specie diverse, entrambe comunemente note come “convolvolo“, ma appartengono a generi botanici diversi. Ecco le differenze principali tra loro:

  • Appartenenza botanica:

Convolvulus arvensis è una specie del genere Convolvulus, mentre Calystegia sepium è una specie del genere Calystegia. Anche se entrambi appartengono alla famiglia delle Convolvulaceae, sono generi distinti.

  • Apparenza delle piante:
    • Convolvulus arvensis è una pianta annuale o perenne, generalmente bassa, con fusti rampicanti o striscianti, foglie di colore verde lanceolate o ovali e fiori a forma di coppa, con cinque petali, di solito di colore bianco o rosa, con striature rosa. I fiori sono solitari e si trovano all’ascella delle foglie.
    • Calystegia sepium è una pianta perenne con fusti rampicanti che possono raggiungere lunghezze considerevoli; le foglie sono cuoriformi e di colore verde scuro; i fiori sono a forma di campana, con cinque sepali e cinque petali bianchi o rosa. I fiori si trovano alla base delle foglie. Le foglie di Calystegia sepium sono di solito più grandi rispetto a quelle di Convolvulus arvensis.
  • Habitat:
    • Convolvulus arvensis è spesso trovato in campi coltivati, terreni erbosi, bordi delle strade e terreni disturbati.
    • Calystegia sepium predilige habitat umidi, come boschi umidi, bordi dei corsi d’acqua, fossati e zone umide.
  • Distribuzione geografica:
    • Convolvulus arvensis è diffuso in molte regioni del mondo, soprattutto in quelle temperate e subtropicali.
    • Calystegia sepium è anche ampiamente distribuito nelle regioni temperate dell’emisfero settentrionale, ma è meno comune in alcune aree rispetto a Convolvulus arvensis.
  • Effetti ecologici:
    • Entrambe le piante possono essere considerate infestanti in certe situazioni. Il Convolvulus arvensis può competere con le colture agricole e può essere dannoso per il bestiame se ingerito in grandi quantità.
    • Il convolvolo maggiore può formare fitti tappeti vegetali che soffocano altre piante native per cui può essere considerato un’infestante in habitat naturali.

Etimologia

Convolvulus deriva da convólvo = avvolgere, si riferisce al comportamento infestante di questa pianta, capace in poco tempo di estendersi per lunghi tratti sul terreno o arrampicarsi sugli arbusti vicini.  Questa pianta è in grado di provocare il disseccamento delle piante vicine.

Arvensis: da arvum campo, suolo arativo, in riferimento all’ambiente di crescita.

Costituenti principali: glicosidi di resina (convolvolina), tannini, flavonoidi, amido e zuccheri cristalizzabili.

Proprietà

Pianta colagoga, purgante, diuretica e lassativa per la presenza di un glicoside purgativo. Utile nell’idropisia addominale ed epatica, stipsi cronica, e stipsi da insufficienza epatica. Per uso esterno si utilizza la pianta intera per maturare gli ascessi e i foruncoli.

Tulle le parti della pianta, specialmente le radici, possono essere utilizzate come rimedi fitoterapici ( infuso, soluzione idroalcolica, polvere, succo fresco ) per le proprietà lassative, colagoghe e toniche della digestione. La pianta intera macinata, per uso esterno, è utile a maturare foruncoli ed ascessi e in caso di emorroidi. In Sicilia, secondo una tradizione popolare, la pianta viene usata per nutrire i conigli inappetenti. I Greci, nell’antichità, ritenevano che le Baccanti fossero use adornarsi il capo con corone di edera e fiori di convolvolo. La tendenza di C. arvensis a ricoprire qualunque sostegno e a invadere il terreno a discapito delle altre piante ne ha fatto il simbolo dell’invadenza e della civetteria. In una fiaba dei fratelli Grimm, “il bicchierino della Madonna”, la vergine beve il vino offertole da uno stanco carrettiere nella corolla di un fiorellino: il fior di convolvolo.

Il Convolvulus arvensis è fra le piante infestanti una delle più dannose e difficili da eliminare, spesso è portatore di una virosi che trasmette facilmente alle colture di patate, di tabacco e di pomodori. Negli USA questa pianta è stata inserita nella lista delle piante infestanti più nocive.

Usi

Nonostante produca fiori attraenti e pur costituendo un ottimo foraggio per conigli, è spesso considerato una sgradita pianta infestante nei giardini e negli orti a causa della sua rapida crescita e del conseguente soffocamento delle piante coltivate.

Redazione amaperbene.it

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