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Açai | Euterpe oleracea

L’açai (si pronuncia “assaì”) è una palma fruttifera della famiglia delle Arecaceae, originaria del Sud America e dell’America Centrale; può raggiungere anche i 30 m di altezza. Le foglie sono pennate lunghe fino a 3 metri.

I frutti (drupe) – i più nutrienti della foresta amazzonica – sono piccole bacche di forma arrotondata, di color porpora scuro, del peso medio di un grammo, simile a un chicco d’uva, e prodotto in pannocchie ramificate composte da 500-900 frutti, prive di buccia, ma un grosso nocciolo e una polpa dalla consistenza granulosa.

L’esocarpo (la buccia) dei frutti maturi è di colore viola intenso, o verde, a seconda del tipo di açai e della sua maturità. Il mesocarpo è polposo e sottile, con uno spessore costante di 1 mm o meno.

Il nome dell’açai (da pronunciare “assaì”) deriva dal termine indigeno “wasa’i”, che significa “frutti che piangono acqua”. Sebbene le bacche di açai siano uno dei frutti alla base della dieta di diverse popolazioni dell’Amazzonia grazie all’elevata densità nutrizionale e al potere energizzante, sono diventate popolari in Occidente solo recentemente, destando l’interesse della ricerca grazie all’importante profilo a livello di nutrienti.

Sono un vero e proprio simbolo della cultura brasiliana ed amazzonica, dato che la palma dell’açai non può crescere in altri luoghi essendo strettamente soggetta alle condizioni climatiche: il raccolto dell’açai, che si svolge tra novembre e dicembre, rappresenta infatti un momento di celebrazione, oltre che un’attività fondamentale per l’economia del Paese.

Le bacche di questa palma sono una fonte ricchissima di antociani, dotati di proprietà antiossidanti, in grado di contrastare l’invecchiamento prematuro delle cellule e dei tessuti, 30 volte superiore a quella esercitata dal vino rosso e 3 volte quella del mirtillo nero; contengono inoltre proteine, fibre, vitamine e minerali, nonché acidi grassi essenziali (in particolare l’acido oleico o omega-9). Questi ultimi svolgono un’azione ipocolesterolemizzante, in quanto abbassano l’LDL (Low Density Lipoproteins o colesterolo cattivo) contrastando così, l’insorgenza dell’aterosclerosi e numerose malattie cardiovascolari; mentre l’acido linoleico (omega-6) aiuta a mantenere sane le membrane delle cellule.

Inoltre gli acidi grassi essenziali aiutano il trasporto e l’assorbimento delle vitamine liposolubili, A, E, D e K, apportando un’azione protettiva sul cuore e il sistema circolatorio. Tra gli antiossidanti più potenti nell’ açai c’è la velutina, una molecola antinfiammatoria che contrasta l’attacco dei radicali liberi e dà energia e tono sia a livello fisico che mentale.

Anche gli steroli, componenti delle membrane delle cellule delle piante, apportano numerosi benefici per il corpo umano. Oltre a ridurre il colesterolo nel plasma sanguigno, e demolire i grassi accumulati, i fitosteroli colpiscono il metabolismo delle prostaglandine, le molecole responsabili dei processi infiammatori, svolgendo un’azione analgesica e decongestionante. Gli steroli oggi vengono utilizzati per il trattamento dei sintomi associati al BPH (benign prostate hyperplasia), cioè l’iperplasia benigna della prostata.

Infine le proprietà remineralizzanti sono dovute all’elevato contenuto di vitamine, amminoacidi e minerali, nutrienti utili a rigenerare l’organismo ed i muscoli. Inoltre le fibre favoriscono la funzionalità del sistema gastroenterico, in quanto, da un lato, aiutano a non assorbire grassi, zuccheri e trigliceridi dall’alimentazione; dall’altro, permettono di mantenere il colon pulito, dando un senso di sazietà.

Le bacche Açai possono essere assunte tale e quali nello yogurt insieme al musli, o altra frutta secca e semi oleosi, o come ingrediente di dolci fatti in casa, oppure in tisane o sotto forma di succo.

Nell’Amazzonia brasiliana, la palma dell’acai è molto importante perché le sue bacche costituiscono l’ingrediente principale della dieta, fino al 42% del consumo totale di cibo in peso, delle popolazioni locali. La presenza di nutrienti energizzanti fa dell’açaì un ineguagliabile succo di frutta o bevanda energetica. La polpa granulosa delle bacche, mescolata ad altri frutti, a cereali o muesli e miele corrisponde alla ricetta classica, in grado di ridurre la sensazione di fame con pochissime calorie, ma con una concentrazione altissima di nutrienti.

I semi delle bacche di Acai sono una ricca fonte di grassi. Previa spremitura, possono dare origine all’olio di Acai, ricco di composti fenolici come l’acido vanillico, l’acido siringico, l’acido p-idrossibenzoico, l’acido protocatecuico e l’acido ferulico; abbondano anche le catechine e numerosi oligomeri delle procianidine. L’olio di Acai è di colore verde, ha un aroma dolce e un alto contenuto di acidi grassi oleico e palmitico.

Può essere utilizzato per la cottura, come condimento sull’insalata, nei cosmetici o detergenti come lo shampoo, i saponi e le creme idratanti della pelle.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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