Dal Mondo Vegetale

Rosa Cherokee | Rosa laevigata

Rosa laevigata o rosa cherokee è una specie di rosa spontanea, bianca e profumata originaria della Cina meridionale, Taiwan, sud del Laos e del Vietnam, e invasiva negli Stati Uniti.

È un arbusto rampicante sempreverde, che si arrampica su altri arbusti e piccoli alberi ad altezze fino a 5-10 metri. Le foglie sono lunghe 3-10 centimetri, con solitamente tre-cinque foglioline, verde brillanti lucide e glabre. I fiori hanno un diametro di 6-10 centimetri, fragranti, con cinque petali bianchi e stami gialli.

Sebbene siano originarie della Cina, di Taiwan, del Laos e del Vietnam, le piante di rose Cherokee si sono naturalizzate negli Stati Uniti sudorientali. Cherokee rose è una rosa rampicante introdotta negli Stati Uniti sudorientali intorno al 1780, dove divenne presto naturalizzata e dove ottenne il suo nome inglese. Il nome “laevigata” deriva dal latino e significa “liscia”, “brillante”.

La specie viene chiamata Rosa Cherokee perché legata ad una leggenda nata intorno al 1838, periodo storico della Corsa all’oro, e si riferisce al trasferimento forzato che i nativi americani (Cherokee, Chickasaw, Choctaw, Creek e Seminole) negli Stati Uniti sudorientali dovettero subire da parte degli Yankees; l’episodio storico è noto come Trail of Tears (“il sentiero delle lacrime”). Il sentiero era la lunga strada che gli Indiani furono costretti a percorrere durante la deportazione dalle loro terre di origine nel Sud Est degli Stati Uniti fino ai territori indiani dell’Ovest, nell’Oklahoma; il sentiero venne soprannominato Sentiero delle lacrime perché tante furono le lacrime che le madri indiane versarono per i loro figli, molti dei quali morirono durante il tragitto, a causa dell’assideramento, della fame e delle malattie. Così, gli anziani pregarono affinché il cielo inviasse loro un segno di conforto in grado di dare coraggio, forza e speranza a quella madri, distrutte dal dolore. Il giorno dopo, proprio lungo quel sentiero, comparvero tanti fiori, le rose cherokee, nei punti in cui erano cadute le lacrime delle madri indiane. Quelle rose, il cui nome deriva proprio dalla tribù Cherokee degli Indiani d’America, hanno petali bianchi a simboleggiare la purezza delle lacrime di quelle donne, le foglie sono 7 come i clan della tribù dei Cherokee e il centro del fiore è di color giallo-oro a simboleggiare l’oro che gli Americani sottrassero a quella tribù insieme ai territori.

I Cherokee furono la tribù che resistette più a lungo di tutte all’imposizione di abbandonare la loro terra e furono anche quelli che soffrirono di più nel viaggio verso l’esilio. Quasi un quarto della popolazione perì lungo la strada.

Redazione amaperbene.it

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