Dal Mondo Vegetale

Peonia – Paeonia officinalis

La Peonia selvatica è una pianta della famiglia delle Paeoniaceae. È una pianta erbacea perenne, alta fino a 60 cm. È caratterizzata da un robusto e profondo rizoma fusiforme, fusti lisci ed eretti con un unico grande fiore alla sommità, di colore rosso-cremisi nella varietà spontanea, di gradevole odore e a comparsa tra maggio e giugno; foglie composte lanceolate o ellittiche con pagina superiore lucida e inferiore più o meno pelosa; fiori solitari all’apice dei fusti con corolla a petali violacei, molti stami, stilo breve e stimma di colore rosso; semi lucidi, ellittici, blu-neri o rossi. Vive ad altitudini che vanno da 100 a 1800 m in boschi e arbusteti radi o su terreni pietrosi, preferibilmente calcarei. Il suo areale di distribuzione va da Alpi e Appennini fino all’Italia centrale. Non si riscontrano presenze di questo arbusto nel sud Italia e sulle isole. La Peonia si coltiva come pianta ornamentale; è tra le piante più diffuse nei giardini grazie alla sua indubbia bellezza e facilità con cui si coltiva visto che non necessità di particolari attenzioni.

Vi sono svariate leggende legate a questa pianta; la più famosa vuole che Ade (Plutone), dopo essere stato ferito da Eracle, chiamò al suo capezzale Peone, figlio di Asclepio, dio della medicina, perché lo guarisse. Peone lo guarì talmente bene che Asclepio fu colto da un crisi di gelosia verso il figlio così Ade, per salvare Peone, lo tramutò in una bellissima pianta, appunto la Peonia. Fin dai tempi di Ippocrate la pianta è stata considerata il rimedio migliore contro l’epilessia e questa convinzione è persistita per tutto il Medioevo. Una leggenda del XVI secolo, ma già citata in testi antecedenti, narra che questa radice portata al collo caccia via ogni fantasma notturno che rende irrequieto il sonno. Nel Medioevo era chiamata “Rosa senza spine” e spesso associata alla Vergine, era anche nota come pianta magica: collane di radici erano appese al collo dei pazienti affetti da epilessia e in effetti la peonia ha un effetto sedativo causato da un alcaloide. Alla pianta inoltre sono state attribuite svariate capacità magiche, dalla capacità di scacciare demoni dalle case e scongiurare malattie a quella di procurare sogni piacevoli, di essere anticoncezionale e di limitare il dolore provocato dalla dentizione. In particolare si riteneva che la radice, avvolta in un panno di lino, avesse il potere di alleviare ogni male.

Nell’antica Cina così come in Giappone, possedere Peonie era privilegio della famiglia imperiale e dei mandarini. Ancora oggi è considerato il fiore più pregiato simbolo di nobiltà e raffinatezza. Purtroppo però la Peonia spontanea diventa sempre più rara a causa della bellezza dei suoi fiori, che vengono raccolti mettendo a rischio la sopravvivenza di questa pianta. Astenersi allora dal coglierla. Attualmente essa è specie protetta in Val d’Aosta, Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Toscana, Umbria, Abruzzo e Marche. La peonia da millenni è venerata in Oriente, la sua Terra d’origine: mediatore di felicità e fortuna, la peonia simboleggia anche amore, prosperità, fedeltà e pace nel rapporto di coppia.

USO CULINARIO: I petali vengono usati in tisane, frequente trovarli anche in insalate miste e cocktails.

USO MEDICINALE: In varie parti della pianta, ma soprattutto nei petali, nei semi e nelle radici è contenuto un alcaloide, la peonina, molecola alcaloidea che agisce a livello della muscolatura liscia, per cui è dotata di azione antispasmodica, emetica e purgativa. Tra i componenti chimici ci sono anche: il penolo (idrossi-acetofenone in forma libera) blando antiaggregante piastrinico e modulatore dell’umore; il penoside e penolide (idrossi-acetofenone in forma glicosilata) coadiuvanti nell’inibizione dell’aggregazione di piastrine, nella prevenzione di fenomeni trombotici.

Già dall’antichità (Teofrasto Paracelso) le peonie erano conosciute per le loro virtù contro l’epilessia. In fitoterapia, l’olio essenziale estratto da petali e radici sono utilizzati per curare nervosismo, spasmi e tosse.

La tintura madre delle radici di peonia ha un effetto benefico sul funzionamento del muscolo cardiaco, sullo stato del sistema nervoso, quindi viene utilizzato per disturbi del sonno, ansia, nonché per la prevenzione delle condizioni neurotiche.

Le proprietà antinfiammatorie e antimicrobiche sono importanti nel trattamento delle malattie del sistema riproduttivo femminile; come anticonvulsivante, la radice di peonia viene utilizzata per alleviare spasmi muscolari in particolare nelle persone anziane.

Poiché sembra che la peonia sia in grado di indurre un aborto stimolando le contrazioni uterine e il flusso mestruale, la sua assunzione durante la gravidanza potrebbe essere controindicata. Inoltre non si hanno informazioni certe sulla sicurezza della sua assunzione durante l’allattamento. Per questi motivi è bene consultarsi preventivamente con il proprio medico e con il pediatra.

La peonia potrebbe poi essere controindicata nel caso in cui si soffra di disturbi emorragici, in quanto sembra in grado di rallentare la coagulazione del sangue; pertanto potrebbe essere necessario interromperne l’assunzione in previsione di interventi chirurgici e se si è in terapia con anticoagulanti o antiaggreganti. Un altro trattamento con cui potrebbe interferire è quello a base di fenitoina: infatti la peonia può ridurre le quantità di questo principio attivo circolanti nell’organismo, aumentando il rischio di convulsioni. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio ad un medico. Infine, l’assunzione di peonia può scatenare problemi di stomaco.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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