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Paride, il primo fago capace di uccidere i batteri dormienti

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Paride, il primo fago capace di uccidere i batteri dormienti

Scoperto in Svizzera da un giovane ricercatore italiano, Enea Maffei, il primo fago descritto in letteratura che ha dimostrato di attaccare e uccidere i batteri dormienti. Al fago è stato dato il nome di “Paride”.

Si tratta di un fago, ovvero un virus capace di infettare i batteri ma dotato di un “talento” particolare: è uno dei pochi capace di attaccare quei batteri che si trovano in uno stato dormiente. In particolare, una terapia combinata fago Paride-antibiotico ha dimostrato il potenziale di sradicare germi “in letargo” sia sulla piastra da laboratorio, in colture in vitro, sia nel modello murino, nei topi.

In natura, spiegano gli esperti, la maggior parte dei batteri vive con il minimo indispensabile. Se sperimentano carenza di nutrienti o stress, interrompono il loro metabolismo in modo controllato ed entrano in uno stato di riposo. In questa modalità di “stand-by” hanno ancora luogo alcuni processi metabolici che consentono ai microbi di percepire l’ambiente e reagire agli stimoli, ma la crescita e la divisione sono sospese. Ciò protegge anche i batteri, ad esempio, dagli antibiotici o dai virus che predano esclusivamente i batteri, i fagi appunto, i quali sono considerati una possibile alternativa a quegli antibiotici che non sono più sufficientemente efficaci a causa del fenomeno della resistenza. Finora gli scienziati concordavano sul fatto che i fagi infettano con successo i batteri solo quando questi ultimi sono in crescita; Paride è il primo dimostrato capace di attaccare e i batteri dormienti.

Questo virus è stato trovato dentro materiale vegetale in decomposizione in un cimitero vicino a Riehen (Cantone di Basilea Città). Il virus scoperto dai ricercatori infetta un batterio che può essere molto pericoloso, lo Pseudomonas aeruginosa. Vari ceppi colonizzano le acque, le piante, il suolo, e le persone. Nel corpo umano, alcuni ceppi possono causare gravi malattie respiratorie come la polmonite, che possono essere fatali.

Agli scienziati che lo hanno studiato non è ancora chiaro come faccia il fago Paride a cogliere di sorpresa i germi dormienti di P. aeruginosa. Sospettano che la strategia sia quella di risvegliarli dal loro sonno profondo, utilizzando una chiave molecolare specifica, e poi dirottare il meccanismo di moltiplicazione della cellula per la propria riproduzione. Il prossimo passo sarà dunque chiarire i geni o le molecole che sono alla base di questo meccanismo di risveglio. Sulla base di ciò, gli studiosi potrebbero sviluppare sostanze in provetta che assumono il controllo del processo di risveglio. Tale sostanza potrebbe poi essere combinata con un opportuno antibiotico che elimini completamente i batteri. Ma questa è un’altra storia.

Maffei, E., Woischnig, AK., Burkolter, M.R. et al. Phage Paride can kill dormant, antibiotic-tolerant cells of Pseudomonas aeruginosa by direct lytic replication. Nat Commun 15, 175 (2024). https://doi.org/10.1038/s41467-023-44157-3

 

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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