Dal Mondo Vegetale

Noni | Morinda citrifolia L.

Il Noni o gelso indiano è una pianta appartenente alla famiglia delle Rubiaceae. È conosciuta anche come nonu, nono, bumbo, lada, munja, e Canary wood.

Il nome latino del genere, Morinda, deriva dalla fusione delle due parole Morus (Gelso) e India; l’epiteto specifico, citrifolia, allude alle foglie, che hanno una certa somiglianza con quelle del limone (citrus). Il nome comune più usato, noni, è invece di origine polinesiana.

Il noni è un piccolo albero sempreverde, con altezza di solito compresa tra 3 e 6 m (eccezionalmente fino a 10). Le foglie sono ellittiche o ovate e piuttosto grandi (da 20 a 45 cm). I fiori sono “perfetti”, contengono cioè sia l’apparato maschile (polline) che femminile (ovario); essi sono forniti di 5 petali (anche 6) e sono riuniti in infiorescenze globose. Quando i fiori appassiscono e cadono, lasciano sulla massa sottostante delle cicatrici chiamate “occhi“, circondate da una marcatura pentagonale o esagonale (a seconda di quanti petali aveva il fiore). Ciò che viene chiamato frutto è in realtà un sincarpo, cioè la fusione di molti piccoli frutti in un’unica massa (come accade per le more di gelso).

I frutti del Noni nascono sullo stesso ramo in tempi successivi per cui si possono avere dei frutti maturi, frutti acerbi, frutti in fiore e boccioli che daranno origine a nuovi frutti. Il Noni è una delle poche piante che produce fiori in presenza del frutto e produce frutti in tutti i mesi dell’anno.

Il frutto del Noni, attraverso le sue fasi di maturazione, assume un colore verdastro che man mano tende al giallo per diventare giallo biancastro e traslucido nella piena maturazione. Quando è maturo, è lungo 5–10 cm, è tenero ed esala un odore sgradevole, che richiama alla mente l’odore del formaggio maturo.

Si ritiene che la diffusione del Noni in un’ampia area geografica sia dovuta alla particolarità dei semi che, dotati di una sacca d’aria, possono galleggiare sull’acqua per mesi restando vitali e, portati dalle correnti, possono percorrere grandi distanze.

Le radici hanno una forte capacità di espandersi lateralmente. Nelle Hawaii si trovano spesso piante che affondano le loro radici nella roccia lavica solidificata e sprofondano negli anfratti per trovare nutrimento ed acqua.

La Morinda citrifolia è originaria del sud-est asiatico, tropicale e temperato-caldo, dall’India fino a Taiwan e fino all’Australia settentrionale; oggi prospera in tutto il mondo, soprattutto in tutta la fascia tropicale: nei Caraibi, in Polinesia, in Africa, in India ecc. Il massimo centro di coltivazione è la Polinesia, in particolare Tahiti.

Il Noni viene impiegato da diversi secoli per scopi alimentari, ma tale uso è sempre stato scoraggiato dall’odore sgradevole (di formaggio). Le parti principalmente utilizzate in ambito culinario sono i frutti maturi (crudi e cotti), le foglie ed i semi arrostiti.

Le foglie del Noni vengono usate anche come alimento per gli animali domestici e per i bachi da seta (India). A Porto Rico i frutti vengono usati come alimento per i maiali.

La corteccia del Noni contiene un pigmento rosso e le radici contengono un pigmento giallo; entrambi sono usati, con minori rese di altre specie del genere Morinda, per la produzione di coloranti per tessuti e pellami.

Il legno è utilizzato, come il legno di altre specie arboree, per costruzioni, legna da ardere, sculture ecc.

Dai semi si ricava un olio repellente per gli insetti.

Molte delle proprietà del Noni sono da attribuire all’enzima xeronina, un importante componente della membrana cellulare che esercita un’azione rigenerativa e riparatrice sulle cellule danneggiate e regola la funzione delle proteine.

Il succo conferisce energie e combatte la debolezza, perché gli enzimi in esso contenuti favoriscono l’assimilazione degli aminoacidi, delle vitamine e dei sali minerali. Il Noni stimola anche la secrezione delle endorfine e della serotonina, migliorando l’efficienza mentale e il tono dell’umore. Il Noni, inoltre ha le seguenti proprietà:

  • Produce effetti unici antidolorifici ed antinfiammatori.
  • Regola la funzione cellulare e la rigenerazione cellulare delle cellule danneggiate.
  • Elimina e lotta contro molti tipi di batteri, come Coli.
  • Stimola la produzione delle cellule T nel sistema immunitario (le cellule T svolgono un ruolo chiave nello sconfiggere ed annientare le malattie).
  • Inibisce la crescita dei tumori.
  • Ha proprietà adattogeniche.

I costituenti più importanti del Noni sono:

  • Vitamine e minerali: il Noni è ricco di vitamina A e C, fondamentali per il nostro corpo, in quanto sono entrambe coinvolte in numerose attività biochimiche. In particolare, il succo è una buona fonte di vitamina C (o acido ascorbico), importante per il sistema immunitario e per l’azione antiossidante. Inoltre, il frutto di Noni contiene minerali come magnesio, ferro, potassio, selenio, zinco, calcio, sodio, rame e zolfo.
  • Proxeronina e xeronina: la proxeronina è un alcaloide e rappresenta un precursore della xeronina. Quest’ultima sostanza è implicata in un gran numero di processi biochimici e sembra prendere parte al metabolismo delle proteine. Inoltre, favorisce l’assorbimento a livello intestinale di minerali, aminoacidi e vitamine, assunti con l’alimentazione.
  • Cumarine: sono sostanze naturali con funzioni anticoagulanti, flebotoniche, antispasmodiche ed antibatteriche. La scopoletina è tra le principali cumarine presenti. Questa ha dimostrato di possedere un’attività epatoprotettiva ed un effetto adattogeno. La scopoletina protegge il sistema cardiocircolatorio, normalizza la pressione sanguigna, esercita un’azione antinfiammatoria ed antistaminica.
  • Terpeni e terpenoidi: i terpeni svolgono un’azione antiossidante contrastando i radicali liberi. Nel Noni sono presenti: l’eugenolo (antisettico e anestetico), il beta-carotene (precursore della vitamina A) e l’acido ursolico. I terpenoidi sono composti correlati ai terpeni e possiedono importanti proprietà antiossidanti.
  • Polisaccaridi (acido glucuronico, arabinosio, galattosio): sono polimeri costituiti da monosaccaridi che possono agire come immunostimolanti.
  • Serotonina: è un neurotrasmettitore che svolge a livello del sistema nervoso centrale un ruolo importante nella regolazione dell’umore, del ritmo sonno-veglia, dello stimolo della fame e della termoregolazione. La serotonina influenza la percezione del dolore e stimola la biosintesi della melatonina. Infine, l’effetto sinergico di scopoletina, serotonina e xeronina è in grado di stabilizzare anche i valori della glicemia.
  • Damnacantale: è un alcaloide che incrementa le difese immunitarie stimolando la produzione di macrofagi e sembra avere un’azione inibitrice su alcune cellule pre-cancerogene.
  • Altre importanti sostanze fitochimiche contenute nel Noni sono: antiossidanti, acido deacetilasperulosidico, niacina (vitamina B3), caroteni, acido linoleico, acido caprilico e caproico, antrachinoni, flavonglicosidi, alcaloidi, beta-sitosterolo, flavonoidi, catechina, aminoacidi, proteine, carboidrati, fibre, fruttosio.

Tutti questi elementi aiutano a migliorare e potenziare le prestazioni del nostro sistema immunitario, oltre a conferire molte altre proprietà come ad esempio di tipo analgesico, sedativo e antinfiammatorio.

Tradizionalmente i guaritori indigeni della Polinesia preparavano un succo utilizzando i frutti maturi che venivano lasciati fermentare al sole per lunghi periodi. Ancora oggi talune aziende seguono l’antico e tradizionale metodo di fermentazione per produrre succo di Noni. Questo sarebbe in grado di stimolare il sistema immunitario, grazie alla presenza dell’acido deacetilasperulosidico, che è spesso compromesso da un’alimentazione squilibrata e dalle negative ricadute dello stress, per cui è la causa originale di moltissime malattie; e favorirebbe inoltre la produzione di melatonina e serotonina. Il succo avrebbe anche altri effetti benefici, contenendo, in forma non concentrata, la maggior parte dei principi officinali presenti nel frutto. Nel 2003 la Commissione europea ha autorizzato la commercializzazione del succo di Noni in Europa come “nuovo ingrediente alimentare“. Nel corso del procedimento che ha portato a questa decisione, il Comitato Scientifico per i Prodotti Alimentari ha rilasciato un parere favorevole, rilevando però che non ci sono prove di “particolari effetti benefici del succo di Noni, superiori a quelli di altri succhi di frutta“.

La Morinda citrifolia può essere controindicata in caso di problemi ai reni, livelli elevati di potassio e malattie epatiche. Inoltre non deve essere assunta durante la gravidanza: è stata utilizzata per indurre aborti.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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