Frutta

Litchi – Litchi chinensis

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Il litchi o ciliegio della Cina (Litchi chinensis Sonn.) è una pianta della famiglia Sapindaceae, unica specie del genere Litchi.

È una pianta tropicale e subtropicale originaria della Cina meridionale e del sud-est asiatico, oggi coltivata in molte parti del mondo. Il frutto fresco ha una polpa bianca, delicata e profumata.

L’albero del litchi è un sempreverde che raggiunge i 10-20 metri d’altezza, e porta frutti che possono raggiungere i 5 centimetri di lunghezza e i 4 di larghezza. L’esterno del frutto presenta una buccia di un colore che va dal rosa al rosso, estremamente scabra. La buccia non è commestibile ma si può togliere con facilità. L’interno del frutto presenta uno strato di polpa dolce, bianca e traslucida. I litchi entrano a far parte di una ampia varietà di piatti e dessert e in Cina sono particolarmente popolari.

I litchi, oltre che in Cina, sono coltivati anche in Brasile, Thailandia, Vietnam, Giappone, Bangladesh, Madagascar e nell’India settentrionale. Anche Sudafrica e Stati Uniti hanno una produzione rilevante di questo frutto. Nel Mediterraneo con opportuni accorgimenti può sopravvivere solo nella fascia climatica del limone, preferendo di tale fascia la parte più calda: estese e produttive piantagioni esistono in Israele. In Italia ci sono alcune coltivazioni in Sicilia e in Calabria ma, data la temperatura, potrebbe sopravvivere anche in Sardegna, dove non geli.

Il litchi è coltivato da molto tempo, e il primo documento scritto che ne attesta la coltivazione risale al 1059. La coltivazione è cominciata in un’area meridionale della Cina, in Malaysia e Vietnam. Alberi selvatici crescono ancora nella Cina meridionale e sull’isola di Hainan. Ci sono molte storie riguardo all’uso del frutto come prelibatezza alla corte imperiale cinese. Fu per la prima volta descritto e fatto conoscere a occidente nel 1782.

L’albero di litchi è un sempreverde che spesso è alto meno di 10 metri, sebbene talvolta superi i 15. La corteccia è grigio-nera, i rami marrone-rosso. Le foglie, composite, misurano tra 10 e 25 cm, a volte di più, con 2-4 paia di foglioline. I fiori spuntano su un’infiorescenza terminale, con molte pannocchie che spuntano sulla cresciuta dell’anno. Le pannocchie crescono in gruppi di 10 o più, raggiungendo una lunghezza di 40 centimetri o più, e portando centinaia di piccoli fiori bianchi, gialli o verdi, con un profumo caratteristico.

I frutti maturano in un tempo compreso tra gli 80 e i 112 giorni, a seconda del tempo, del clima e della cultivar. I frutti raggiungono dimensioni fino ai 5 centimetri di lunghezza i 5 di larghezza, con forme che variano dal rotondo, all’ovoide, ad una forma a cuore. La buccia, sottile ma non commestibile, è coperta di piccole protuberanze appuntite e all’inizio è verde ma con la maturazione diviene rossa o rosato-rossa. La buccia diviene marrone e secca se viene lasciata all’aria aperta dopo la raccolta. La parte carnosa e commestibile del frutto è un arillo, e circonda un seme unico ovale allungato, marrone scuro che ricorda quello delle nespole del Giappone. Il seme non è commestibile e raggiunge le dimensioni di 3,3 cm di lunghezza e dai 6 mm ad 1,2 cm di larghezza. Alcune cultivar producono un’alta percentuale di frutti con un seme abortito, molto più piccolo della norma, chiamato lingua di pollo. Questi frutti generalmente sono fatti pagare un prezzo maggiore, avendo una percentuale di polpa più alta.

La polpa del frutto ha un delicato profumo e sapore di uva moscato e rosa.

Il Litchi chinensis fu descritto dal naturalista francese Pierre Sonnerat nel suo Voyage aux Indes orientales et à la Chine, fait depuis 1774 jusqu’à 1781 (1782).

Ci sono tre sottospecie, riconoscibili dalla disposizione dei fiori, dallo spessore dei rami, dal frutto e dal numero degli stami.

  • Litchi chinensis subsp. chinensis è l’unico litchi che ha importanza commerciale. Cresce selvatico nella Cina meridionale, in Bangladesh, nel Vietnam settentrionale, e in Cambogia. Ha rami sottili, i fiori hanno generalmente sei stami, i frutti sono lisci o con protuberanze fino a 2 millimetri.
  • Litchi chinensis subsp. philippinensis (Radlk.) Leenh. È una pianta selvatica comune nelle Filippine e in Papua Nuova Guinea che viene coltivata solo raramente. Ha rami sottili, 6-7 stami, frutti ovali con protuberanze spinose lunghe fino a 3 mm.
  • Litchi chinensis subsp. javensis. È conosciuta soltanto in coltivazione, in Malesia e Indonesia. Ha rami spessi, fiori con un numero di stami variabile da sette a undici, e frutti lisci con protuberanze fino ad 1 mm.

Ci sono moltissime cultivar di litchi, spesso con una confusione notevole in merito al loro nome e alla loro identificazione. Inoltre la stessa cultivar in climi distinti può produrre frutti assai diversi. Alcune cultivar poi hanno anche sinonimi diversi in diverse parti del mondo. Parte della difficoltà nell’attribuire un nome alle varietà di litchi comunque è imputabile alla trascrizione fonetica dei nomi delle cultivar cinesi, che per l’alfabeto latino non si presenta sempre semplice o univoca.

I paesi del sud est asiatico, assieme all’Australia, usano i nomi cinesi originali per la maggior parte delle cultivar, ma questo non accade ovunque. In India vengono coltivate più di una dozzina di cultivar diverse. In Sudafrica è coltivata principalmente la cultivar Mauritius. La maggior parte delle cultivar che si trovano negli Stati Uniti sono state importate dalla Cina, con l’eccezione della Groff, che è stata sviluppata alle Hawaii.

Le cultivar più popolari in Cina sono: Sanyuehong, Baitangying, Baila, Shuidong, Feizixiao, Dazou, Heiye, Nuomici, Guiwei, Huaizhi, Lanzhu, e Chenzi. In India tra le altre cultivar si coltiva anche la Shahi (che ha la più alta percentuale di polpa), Dehra Dun, Early Large Red, Kalkattia, Rose Scented.

In Italia le poche piante che si trovano in commercio appartengono generalmente ad una di queste varietà:

  • Kway Mai Pink: È conosciuta anche come Bosworth 3. I frutti sono molto saporiti, anche se sono relativamente piccoli. La buccia è rosa. La produzione del frutto è regolare.
  • Brewster: nota anche come Chen-Tze o Chenzi. Fu introdotta in Florida dalla Cina tra il 1903 e il 1906 da W.M. Brewster. Frutto grosso, a forma più o meno conica. I semi sono piuttosto grossi (in proporzione al frutto) e non formano spesso lingue di pollo. La pianta tende a produrre irregolarmente, ad anni alterni.
  • Sweetheart: Sweetheart è un marchio commerciale registrato per questa cultivar. La produzione di frutta di questa cultivar è regolare e abbondante. I frutti sono grandi e tutti con lingue di pollo.
  • Tai-so: o Tai-tsao. È coltivata specialmente nei dintorni di Canton. Il frutto ha un colore rosso acceso mentre la polpa è soda, croccante e molto dolce. Il frutto gocciola succo quando si rompe la buccia. La maturazione del frutto è precoce.

I litchi sono venduti generalmente nei mercati asiatici, ma negli ultimi anni è possibile vederli anche nei supermercati e nella grande distribuzione. La buccia diventa marrone scuro quando il frutto è refrigerato, ma il sapore non ne viene influenzato: la versione in scatola invece viene venduta per tutto l’anno, ma i frutti inscatolati perdono parte del loro profumo. Il frutto può essere seccato anche con la buccia intatta, e in tal caso diviene marrone scuro.

Proprietà nutrizionali

Il valore calorico del litchi è di 55-60 calorie per 100 grammi. Il litchi contiene in media 72 mg di vitamina C in 100 grammi di frutta.

Una tazza piena di litchi fornisce, tra le altre cose il 14% del fabbisogno quotidiano di rame, il 9% di fosforo, e il 6% di potassio per una dieta di 2000 chilocalorie.

Come molti alimenti vegetali i litchi hanno pochi grassi saturi, poco sodio e sono completamente privi di colesterolo. I litchi hanno una quantità moderata di polifenoli, comunque maggiore, secondo uno studio francese, di molti altri frutti analizzati; i polifenoli, sono costituiti per quasi il 90% da flavonoidi e antocianine; .la maggior parte dei polifenoli comunque tende a deteriorarsi col passare del tempo, quindi è meglio consumare il frutto il prima possibile.

Nella medicina tradizionale cinese il litchi è un frutto con proprietà calde e si sostiene che un eccessivo consumo di litchi possa, in casi estremi, portare a svenimenti o eruzioni cutanee.

Oltre a essere ricco di nutrienti il litchi è anche succoso: contiene l’80% di acqua ed è molto indicato come spuntino nei mesi estivi quando la sudorazione contribuisce a disidratare l’organismo e inoltre per il suo elevato contenuto in potassio è il frutto ideale per ripristinare l’equilibrio idrico-salino del corpo. Inoltre può proteggere la salute apportando fibre utili per il buon funzionamento dell’intestino, antiossidanti in grado difendere le cellule dall’azione dannosa dei radicali liberi (come la vitamina C, che inoltre promuove il buon funzionamento delle difese immunitarie), di vitamine del gruppo B fondamentali per il buon funzionamento del metabolismo e di minerali, in particolare di potassio, prezioso per la salute cardiovascolare, e di rame richiesto per la produzione dei globuli rossi. Infine, l’oligonolo sembra esercitare un’azione antiossidante, proteggere dai virus dell’influenza e aiutare a migliorare il flusso del sangue, la perdita di peso e la protezione della pelle dai raggi UV.

Usi

Per gustarne a pieno il sapore il frutto può essere consumato fresco al naturale. Comunque si adatta anche molto bene a numerose ricette, con macedonia, aggiunto ai cocktail di spumante o rum, in sorbetti.

Controindicazioni

A causa dell’elevato contenuto di zuccheri non è consigliabile consumare grandi quantità di questo frutto se si soffre di diabete. Pertanto il litchi deve essere consumato con cautela da chi assume farmaci che influenzano i livelli ematici di zuccheri, il rischio di emorragie, i livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue, agenti anticancro, antinfiammatori, antivirali, immunomodulanti o antidolorifici.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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