Dal Mondo Vegetale

Fava Tonka

La Fava Tonka (Coumarouna odorata Willd. –Coumarouna oppositifolia Aubl. – Dipteryx odorata) è una pianta arborea tropicale fruttifera; è anche detta Cumaru, Kumaru o Cumaruna in base al nome attribuito dai nativi sudamericani di etnia Guaraní. L’albero adulto raggiunge i 25-30 metri di altezza e il diametro del tronco supera il metro. La corteccia è liscia e grigia mentre il legno è marrone scuro con tinte che tendono al rossastro. La fillotassi della pianta è contraddistinta da foglie composte pennate alternate. Queste foglie sono costituite da 3 a 5 foglioline. I fiori sono bianchi o rosa e violetti. I frutti sono simili a quelli del mango e contengono un seme scuro simile a un dattero, comunemente detto fava di Tonka o fave tonca. Le fave di Tonka vengono essiccate e utilizzate per scopi culinari o cosmetici.

Questi semi sono neri e rugosi e misurano circa 3 cm di lunghezza per 1  cm di larghezza; si caratterizzano in particolare per il contenuto in cumarina, presente nel nocciolo del frutto.

La Dipteryx odorata è nativa del Sud America dove cresce negli stati più umidi e boschivi del Brasile come Mato Grosso, Pará e Amazonas. Cresce anche sulla costa settentrionale del Sud America, come in Guyana, Guyana francese, Suriname, Venezuela, fino alla Colombia e al Perù. Viene coltivato anche a Trinidad e Tobago e in stati africani come Kenya e Nigeria.

Il legno dell’albero di Cumaru è utilizzato per l’edilizia e per la costruzione di mobili.

La parola “tonka” è presa in prestito dalla lingua dei Galibi, o da quella dei Tupis, popoli amerindi della Guyana e del Brasile, in cui designa l’albero stesso. Un altro nome per questo albero tra i Tupis, “kumarú”, è l’origine di “Coumarouna”, l’antico nome del genere Dipteryx, e “coumarou” o “coumaron”, altri nomi volgari della fava tonka. Questo termine è anche all’origine di “cumarina”, nome dato alla sostanza isolata per la prima volta da questi semi nel 1820.

La cumarina viene raramente usata in terapia; più frequentemente viene impiegata per le sue proprietà aromatiche, in sostituzione della vanillina, come correttivo dell’odore di diverse sostanze medicamentose (iodoformio per es.).

Il profumo intenso delle fave essiccate le rende ottime per l’utilizzo in pasticceria. Vengono grattugiate in piccole quantità per aromatizzare dolci, gelato o biscotti. Più raramente vengono utilizzate anche per la preparazione di altri piatti o bevande. Le Fave di Tonka e i loro estratti (ora sintetizzati anche in laboratorio) vengono anche impiegate per aromatizzare alcune varietà di tabacco da pipa e nella cosmetica, in special modo nella profumeria, ad esempio “Tonka Impériale” o “Insolence” eau de parfum di Guerlain, o “Pour un homme” di Caron.

Va precisato tuttavia che l’impiego della Fava Tonka in sostituzione della vanillina (ovvero come adulterante della vaniglia più costosa) è comunque sconsigliato nei prodotti alimentari (cioccolato, pasticceria, confetteria, ecc.) essendo considerata dannosa.

I semi della D. odorata possono contenere fino al 10% di cumarina, la cui assunzione, in quantità elevate, può provocare cancro al fegato ed emorragia. Proprio per questo motivo, la FDA ha vietato dal 1954 in tutti gli Stati Uniti d’America l’utilizzo delle fave di Tonka nella preparazione di cibi e bevande.

Redazione amaperbene.it

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