Piante ed erbe

Craspedia globosa

La Craspedia globosa, comunemente nota come palla dorata, è una piccola pianta perenne originaria della Tasmania, dell’Australia e della Nuova Zelanda, ma da diversi anni viene ormai coltivata un po’ ovunque, anche in Italia. Il nome scientifico è Pycnosorus globosus ed è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Questa pianta ha guadagnato popolarità per la sua forma unica e distintiva, caratterizzata da fiori sferici di un vivido colore giallo dorato, simili a palline da golf. La Craspedia globosa è ampiamente coltivata come pianta ornamentale grazie al suo aspetto affascinante e alla sua capacità di attirare l’attenzione in qualsiasi giardino o composizione floreale. La sua natura resistente e la sua longevità la rendono una scelta preferita per molti giardinieri e decoratori.

Questa pianta presenta una rosetta basale di foglie lunghe e strette di colore verde brillante. Le foglie, di forma lanceolate, lineare o leggermente frastagliata, sono ricoperte da una sottile peluria e sono di colore verde – argenteo; crescono direttamente dalla base e possono raggiungere una lunghezza di circa 30 centimetri. Dal centro della rosetta si sviluppa un lungo stelo eretto, che sorregge il fiore caratteristico della Craspedia globosa. Il fiore della Craspedia globosa è composto da numerosi fiori tubolari gialli che si raccolgono insieme in una forma sferica o globosa. Ogni fiore tubolare ha un diametro di circa 1-2 centimetri. L’intera infiorescenza globosa può raggiungere un diametro di circa 3-5 centimetri. I fiori sono duri al tatto, dando loro un aspetto simile a una palla di lana o una palla dorata. Fiorisce in giugno, e sempre più spesso viene utilizzata per realizzare i bouquet delle spose e gli addobbi nuziali di matrimoni campestri e decorazioni hippy chic; i fiori possono durare per diverse settimane. Secchi, vengono invece impiegati in composizioni di stile minimale.

I fiori sono molto attraenti per gli insetti pronubi, come api e farfalle, che vengono attirati dal loro colore brillante e dal ricco nettare che producono.

Il capolino della Craspedia globosa è particolare, viene chiamato omogamo perché è privo dei fiori ligulati, presentando solo i tubulari, i quali sono inseriti in maniera sferica sull’ovario del fiore.

La cura di questa pianta è relativamente semplice. Richiede un’esposizione al sole pieno o parziale e un terreno ben drenato. È importante evitare un eccesso di irrigazione, poiché la Craspedia preferisce terreni leggermente secchi. La pianta può essere coltivata sia in giardino che in vaso e richiede poca manutenzione una volta stabilita.  È adattabile e può sopravvivere a una vasta gamma di condizioni climatiche, ma preferisce temperature temperate.

Etimologia del nome Craspedia

Il nome generico “Craspedia” deriva dalle parole greche “kraspedon” che significa “orlo”, con riferimento alle frange lanose delle foglie, e “eidos” che significa “aspetto” con riferimento alla forma a palla dei fiori della pianta.

Nei luoghi di origine è comunemente chiamata billy button o woolyhead che letteralmente significa testa di lana; da noi, il suo soprannome è fiore bacchetta, per via del suo stelo molto lungo.

Nel linguaggio dei fiori, la pianta simboleggia la fortuna, il colore dei suoi fiori, speranza, vera amicizia e gioia di vivere.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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