Piante ed erbe

Dalia – Dahlia

La dalia, nome scientifico Dahlia, appartiene alla famiglia delle Asteraceae note anche come Compositae, amate per la grande bellezza, i colori solari, la lunga fioritura che va da luglio fino ai primi geli.

Hanno origine in Messico e America meridionale e ormai è diffusa in tutta Europa. Le prime dalie giunsero in Europa a fine ‘500, portate dai navigatori spagnoli. Il loro grande momento fu l’800, quando divennero oggetto di collezionismo e furono incrociate fra loro per ottenere tante forme, dimensioni e colori diversi.

Il genere Dhalia comprende circa 30 specie e oltre 20mila varietà che si differenziano per dimensioni della pianta e caratteristiche del fiore.

In linea generale, la pianta della dalia è caratterizzata da radici tuberiformi e da foglie ovali e carnose, a volte dentate, di grandi dimensioni e di un bel verde intenso e scuro. Il fusto cavo che si sviluppa in primavera può raggiungere altezze dai 25 centimetri nelle varietà nane, fino ai due metri in quelle giganti.  A partire dall’estate e fino all’autunno inoltrato, sul fusto si sviluppano capolini profumati che, in base alla varietà, possono assumere forme, dimensioni e colori diversi.  Il fiore della dalia può infatti essere semplice, doppio, con due o più file di petali, oppure globoso o a pompon e, sebbene i colori più diffusi siano il rosso e il giallo, esistono dalie con sfumature diverse e petali screziati o bicolore. Grazie alla bellezza e ai colori sgargianti della fioritura e alla facilità di coltivazione, la dalia è ampiamente diffusa come pianta ornamentale in giardino, terrazzo e sul balcone.

La coltivazione della dalia in giardino è molto semplice e non richiede particolare esperienza.

Preferisce un’esposizione soleggiata e climi caldi: è molto delicata e soffre il freddo. Il terreno deve essere drenante e ricco di sostanze nutritive. Nel caso di coltivazione in vaso, questo dovrà essere abbastanza profondo (almeno 30 cm) per poter accogliere i tuberi che vanno piantati a circa 10 cm di profondità, lasciando uno spazio di circa 60 centimetri tra l’uno e l’altro. Una distanza simile va rispettata anche nel caso si parta da una pianta già sviluppata.   La dalia non teme il caldo e le alte temperature ma ha bisogno di acqua in abbondanza. Le innaffiature devono quindi essere regolari e generose a partire dalla primavera e per tutta la stagione estiva, evitando però i ristagni di acqua che potrebbero far marcire la parte sotterranea.  Prima della fioritura, può essere utile fertilizzare il terreno almeno una volta al mese, utilizzando un concime organico liquido da aggiungere all’acqua di irrigazione. Durante lo sviluppo della pianta, occorre avere cura di eliminare i fiori appassiti e le eventuali foglie secche, così da favorire la continua fioritura. In autunno, nelle regioni dove le temperature scendono sotto lo zero, i tuberi vanno tolti dal terreno e conservati al buio e al riparo dall’umidità, sistemandoli in un contenitore con segatura e sabbia asciutte. In primavera, scongiurato il pericolo di gelate, potranno essere nuovamente interrati. Con l’arrivo dei primi tepori primaverili si potrà procedere alla messa a dimora.

Le varietà maggiormente coltivate derivano principalmente dalla D. variabilis e dalla D. juarezi.

Si tratta di una pianta che offre una vasta gamma di varietà, ognuna caratterizzata da colori unici e forme differenti. Le diverse sottospecie della Dalia sono suddivise secondo alcuni parametri come la taglia, la conformazione della corona del fiore, la quantità dei petali e la loro dimensione. Infatti, in alcune varietà i petali risultano ripiegati su se stessi, quasi a formare delle zone concave, in altre sono invece ben distesi. Alcune delle varietà più comuni sono:

  • Dalia decorativa: è caratterizzata da fiori grandi e con un ampio corollario di petali, che possono assumere tinte molto diverse, dal rosa pallido a molteplici sfumature di lilla.
  • Dalia pompon: questa varietà è facilmente riconoscibile grazie alla forma dei suoi fiori rotondi e compatti che ricordano, per l’appunto, dei pompon.
  • Dalia cactus: i fiori assumono una caratteristica forma a stella, con petali più appuntiti e sviluppati in direzione verticale.
  • Dalia collarette: la pianta di Dalia è caratterizzata da fiori con un doppio corollario: un anello di petali più ampi all’esterno e uno più contenuto che si sviluppa al centro.
  • Dalia anemone: presenta un centro denso di petali molto corti circondato da petali più lunghi e di notevole spessore.

In base alle dimensioni è possibile distinguere le varietà di dalia in:

  • dalia nana, la cui altezza non supera i 50 cm, fattore che la rende particolarmente adatta a essere piantata in vaso. Questa specie si suddivide in 3 sottogruppi: dalia mignon, dalia melody e dalia gallery.
  • dalia gigante che può raggiungere un’altezza inclusa tra i 100 e i 120 cm ed è pertanto adatta a essere coltivata in giardino a patto di garantirle un’ottima esposizione alla luce. Questa varietà spesso richiede il posizionamento di piccoli sostegni per lo stelo in caso venga piantata in zone particolarmente ventose o piovose.

In base alla tipologia di fiori è possibile ripartire la dalia in molteplici gruppi:

  • dalia a fiore singolo, la varietà più comune, molto simile alla margherita e in genere di colore giallo
  • dalia a ninfea, più rara ma non impossibile da trovare e particolarmente scenografica
  • dalia a pompon, dall’aspetto molto caratteristico e facile da riconoscere per la forma simile a quella di un alveare
  • dalia a fiore di cactus, adatta a essere coltivata in giardino e molto appariscente

Il fiore della dalia simboleggia ammirazione, stima e rispetto e quindi sono perfetti per essere donati come segno di riconoscenza o gratitudine per un piacere ricevuto ma bisogna far attenzione al colore: la dalia rossa o arancione è più adatta per un ringraziamento affettuoso, quella giallo chiaro o bianca esprime un “grazie” ricco di stima e rispetto.

Curiosità sulla dalia

Presso gli Aztechi la dalia era coltivata non solo per scopi ornamentali ma anche per scopi alimentari: il tubero infatti è commestibile e veniva consumato in sostituzione delle patate. In effetti, i petali delle dalie coltivate con metodi biologici sono commestibili e possono essere aggiunti alle insalate estive.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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