Dal Mondo Vegetale

Phyllanthus | Phyllanthus niruri

Fillanto è un genere di piante dicotiledoni dell’ordine Malpighiales, famiglia Phyllanthaceae, in precedenza classificato, in base alla classificazione tradizionale, nella sottofamiglia Phyllanthoideae delle Euforbiacee. Con circa 800 specie, è il genere più vasto della famiglia Phyllantaceae (il numero delle specie assegnate a questo genere varia notevolmente a seconda delle fonti, da 750 a 1200). Le specie del genere Phyllanthus sono note con il nome comune “fillanto”.

Le piante del genere Phyllanthus possiedono una notevole variabilità delle forme di crescita, potendo essere annuali o perenni, erbacee, cespugli, rampicanti, acquatiche galleggianti o succulente pachicaulose. Alcune possiedono steli appiattiti a forma di foglia chiamati cladodi. Questo genere possiede anche un’ampia varietà di morfologie floreali, di numero di cromosomi e di tipologie di pollini (è uno dei generi più ricchi fra tutte le spermatofite). Nonostante la loro variabilità, quasi tutte le specie di Phyllanthus esprimono uno specifico tipo di crescita chiamato ramificazione fillantoide (in inglese: phyllanthoid branching), in cui gli steli verticali recano steli (orizzontali o obliqui) decidui, floriferi e plagiotropici. Le foglie presenti sull’asse principale (verticale) sono ridotte a scaglie chiamate catafilli, mentre le foglie sugli altri assi si sviluppano normalmente.

Delle circa 800 specie di fillanto incluse in questo genere in questa sede viene presa in considerazione il Phyllantus niruri, pianta appartenente al genere delle Euforbiacee.

Il Phyllantus niruri è una pianta originaria dei paesi tropicali; è molto conosciuta sia in Madagascar, in America Latina (dove prende il nome di Chanca Piedra, ovvero spaccapietra) e nella zona dell’Indocina. Il suo uso risale a circa 2000 anni fa. E’ una pianta erbacea annuale alta 30-60 cm. Completamente glabra con fusto spesso ramificato fin dalla base, angolare, e rametti che sorreggono le foglie, teneri ed espansi. Le foglie sono numerose, subsessili, distiche, talvolta imbricanti, ellittico-oblunghe, ottuse (raramente subacute), glauche inferiormente, base arrotondata, picciolo molto corto; stipole lanceolate-subulate, molto acute. I fiori sono giallastri, molto numerosi, ascellari, i maschili raccolti in 1-3, i femminili solitari. I sepali dei fiori maschili (0.6 mm di lunghezza), appaiono arrotondati; quelli dei fiori femminili (lunghi 1.2 mm) sono oblunghi, subacuti con margini bianchi. Gli stami sono tre con antere sessili in corta colonna; gli stili sono minuti, liberi bi-lobari. I dischi dei fiori maschili presentano minute ghiandole, quelli dei fiori femminili sono anulari lobati. Le capsule, aventi diametro di 2.5 mm, depresse-globose, lisce, scarsamente lobate. I semi sono lunghi 1.5 mm, trigoni, arrotondati con costole regolari longitudinali sul retro.

I composti attivi di maggior interesse sono rappresentati da:

  • Alcaloidi: 4-metossi-nor securina; nirurina; ent-norsecurina;
  • Benzenoidi: acido gallico; corilagina;
  • Cumarine: acido ellagico; etuil-brevifolin-carbossilato;
  • Flavonoidi: quercetina; rutina; astragalina; quercitrina; isoquercitrina; kaempferlo-4-ramnopyranoside; eridictyol-7-ramnopyranoside; fisetin-4-0-glucoside;
  • Lignani: fillantina; ipofillantina; nirantina; nirtetralina;filtetralina, inokinina; isolitentralina;
  • Lipidi: acido ricinoleico;
  • Steroli: estradiolo; ß-sitosterolo; isopropynil-24-colesterolo;
  • Tannini: geranina; acido geranico; acido amariinico, amariina, furosina;
  • Triterpeni: luppolo; luppolo acetato; fillanthenolo; fillanthenone; fillanteolo.

Viene utilizzata principalmente come diuretico e disinfettante del tratto urinario, in particolare per la sua più importante caratteristica, ossia distrugge i calcoli renali e biliari, accrescendo la solubilità dei sali alcalini e aiutando a mantenere basso il tasso batterico del tratto genito/urinario. Questa erba ha inoltre un’attività rilassante sulla muscolatura liscia del tratto urogenitale, favorendo il decongestionamento della muscolatura liscia della prostata e l’espulsione dei calcoli, determinando una riduzione del dolore perineale che contraddistingue le prostatiti croniche. Inoltre, la capacità del Phyllantus niruri di fermare la crescita e l’aggregazione dei calcoli renale (perché, attraverso la produzione di glicosaminoglicani, crea un film proteico attorno ai cristalli litiasici, evitandone l’aggregazione e la formazione del calcolo) la rende importante anche per la prevenzione dei calcoli stessi.

Il Fillanto ha anche altri impieghi:  come analgesico (anti-dolorifico), antiulceroso, antibatterico, antiepatotossico (disintossica il fegato), antimutageno (protettore cellulare), antispasmodico, antivirale, contraccettivo, diuretico, gastrotonico (tonifica, equilibra, rafforza il sistema gastrico), epatoprotettivo (protettivo del fegato), epatotonico (tonifica, equilibra, rafforza il fegato), ipocolesterolemico (abbassa il colesterolo), ipoglicemico, ipotensivo (abbassa la pressione arteriosa), antispasmodico e rilassante uterino, antimicotico, antispasmodico, ipoglicemizzante, antiedemigeno, cicatrizzante.

Non sono stati evidenziati effetti indesiderati: è opportuno però menzionare l’azione ipotensiva e ricordare quella ipoglicemizzante, quindi si sconsiglia l’uso di fillanto in caso si stiano assumendo farmaci per il diabete e per la pressione. In ogni caso è sempre consigliato il parere del medico. Nella medicina popolare la droga vegetale viene considerata abortiva (ad alti dosaggi) e stimolante delle mestruazioni.

Redazione amaperbene.it

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