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Songino | Valerianella locusta

Il songino (Valerianella locusta) è una pianta erbacea spontanea che cresce nei prati. Oltre che come soncino, è comunemente conosciuta anche come valeriana, causando qualche confusione, o valerianella. Altri nomi del songino sono: soncino, dolcinella, gallinella,  grassagallina, pasqualina. In Canton Ticino viene chiamato formentino.

Va tuttavia tenuto ben distinto dalla valeriana (valeriana officinalis), una rinomata pianta officinale molto utilizzata in fitoterapia per le proprietà calmanti, utili soprattutto per facilitare il sonno.

Il songino è una pianta annuale da insalata appartenente alla famiglia delle Valerianacee; ha colore verde scuro e sapore dolciastro; cresce nelle zone a clima temperato di tutto il Mediterraneo; secondo alcuni studi botanici i territori d’origine sono Sicilia e Sardegna.

Appartenente alla stessa famiglia delle cicorie; è tipica del periodo estivo ed autunnale. Questa pianta è caratterizzata da piccole foglie carnose e di forma leggermente allungata raccolte in ciuffetti; può raggiungere i 15-30 cm di altezza.

Il songino è ipocalorico, per cui può essere consumato anche in caso di dieta dimagrante e non presenta controindicazioni; 100 g di songino contengono infatti soltanto 24 kcal costituite da: proteine 2,3 g; carboidrati 3,5 g; zuccheri 1 g; fibra 2,4 g; contiene poi in quantità elevate ferro, potassio, manganese, vitamina A, vitamina C, vitamina B6, vitamina E e acido folico. I grassi sono assenti.

Proprio grazie al suo alto contenuto di ferro, il songino è indicato in caso di leggeri stati anemici o per equilibrare la presenza di questo elemento nel caso di diete vegane o vegetariane.

La quantità di fibra contenuta in questa pianta aiuta, inoltre, chi l’assume a contrastare problemi come la stitichezza e a stimolare la motilità intestinale. È anche ricco di inulina, la fibra che conferisce a tutte le cicorie il distintivo gusto amarognolo, benefica per l’intestino perché riduce la sensazione di fame e favorisce il senso di sazietà. Il songino ha inoltre proprietà digestive e lassative.

Normalmente si consuma crudo per evitare che la cottura possa deteriorare le sottili e delicate foglie. Prima di mangiarlo, quindi, basta risciacquare velocemente le foglie sotto l’acqua e utilizzarle subito dopo per evitare che appassiscano. Alternativo alla classica lattuga, col suo sapore delicato il soncino può essere mangiato crudo in insalata o in abbinamento ad altri alimenti.

Redazione amaperbene.it

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