Piante ed erbe

Albero del pane – Artocarpus altilis

L’albero del pane (Artocarpus altilis (Parkinson) Fosberg) è una pianta della famiglia delle Moraceae che cresce nel sud-est asiatico e in molte isole dell’oceano Pacifico.

Il nome del genere (Artocarpus) deriva dal greco artos (pane) e karpos (frutto), e deriva dal gusto dei frutti che, quando cotti, hanno la consistenza del pane appena sfornato e un sapore simile alle patate. Un’origine simile ha anche il nome volgare albero del pane, che si applica in senso stretto alla specie Artocarpus altilis e in senso ampio a tutte le specie del genere. L’antico nome con cui veniva chiamato il frutto in sanscrito era “panasa”, da cui deriva l’italiano panassa, con cui ci si riferisce a tutti i frutti delle varie specie di Artocarpus.

Si ritiene che gli antenati dei Polinesiani trovarono gli alberi che crescevano nella zona della Nuova Guinea nord-occidentale intorno a 3.500 anni fa. Lasciarono la coltivazione del riso che avevano portato con loro da Taiwan, e diffusero l’albero del pane ovunque andassero nel Pacifico. I loro antichi cugini orientali indonesiani diffusero la pianta nell’Asia meridionale insulare e costiera. È stata anche ampiamente coltivata, in tempi storici, in altre regioni tropicali. Fin da subito, gli alberi del pane hanno prosperato nei Caraibi, luogo in cui hanno trovato un clima particolarmente favorevole per la loro crescita. Inizialmente utilizzati come cibo destinati agli schiavi, oggi i frutti dell’albero del pane rappresentano un prezioso elemento della cultura gastronomica caraibica, alla base della dieta di molti isolani. Non più visto come cibo per le classi più povere, l’albero del pane si è fatto strada in molte ricette caraibiche dalle cucine casalinghe a quelle dei ristoranti. Alcune isole caraibiche hanno eventi e festival sull’albero del pane, tra cui Saint Vincent che, ogni agosto, celebra questo prezioso frutto per un mese intero.

Il genere Artocarpus è diffuso nell’Asia tropicale e in Oceania. Si tratta di un arbusto sempreverde che può raggiungere i 21 metri di altezza, ma normalmente non supera i 15 metri; cresce nelle aree caratterizzate da un clima tropicale, con caldo umido, temperature comprese tra i 23 -25° C e richiede una lunga esposizione al sole. Le sue foglie sono di colore verde scuro lucido con venature verde chiaro; misurano tra 20 e 90 centimetri di lunghezza per 30-50 centimetri di larghezza, e di solito rimangono sulla pianta per diversi mesi fino a quando non vengono sostituiti da nuovi. I singoli fiori sono unisessuali, ma fiori di entrambi i sessi coesistono sulla stessa pianta. I fiori maschili sono molto piccoli, ma riuniti in infiorescenze a forma di spiga, lunghe talvolta decine di centimetri; i fiori femminili hanno ovario supero, sono piccoli e verdastri e sono riuniti anch’essi in infiorescenze sostenute da una base spugnosa; ogni infiorescenza può contenere più di mille fiori. Il frutto, della grandezza di un piccolo melone, ha una scorza coriacea di colore verde, spessa e rugosa e una polpa biancastra e farinosa, ricca di amido. Il frutto a maturazione completa pesa circa 1 Kg e ha un diametro che va dai 10 ai 20 cm, ma non è raro avere frutti di 40 cm con peso fino a 5 kg. I frutti sono commestibili e vengono consumati fritti, cotti al forno o secchi. Contengono il 20% di amido e 1-2% di albumina.

L’Artocarpus produce un abbondante numero di frutti ogni anno. Una sola pianta di Artocarpus altilis maturo produce fino a mezza tonnellata di frutta l’anno, oltre 200 frutti. Si stima che la resa sia addirittura superiore a quella del grano e del riso, colture che però richiedono maggiore cura e manutenzione, mentre l’Artocarpus cresce quasi in maniera spontanea.

Molte specie del genere sono ampiamente coltivate nelle regioni d’origine e anche in altri paesi tropicali per il frutto. Tra le panasse più coltivate ricordiamo il “panfrutto” (Artocarpus altilis), la “giaca” (Artocarpus heterophyllus), la “sciampada” (Artocarpus integer), la “moranga” (Artocarpus odoratissimus) e Artocarpus camansi.

Proprietà nutrizionali

Il frutto dell’Artocarpus è ricco di carboidrati, proteine, fibre; contiene molti micronutrienti essenziali tra cui aminoacidi, carotenoidi e sali minerali come calcio, rame, ferro, magnesio e potassio; è ricco di vitamine tra cui niacina, tiamina, vitamina A e vitamina C. Inoltre, questo frutto è totalmente privo di glutine e povero di grassi saturi.

L’elevato contenuto di fibre rende questo frutto un ottimo alleato per favorire la digestione, combattere la stitichezza e fornire una regolarità intestinale, oltre a ridurre il rischio di ipertensione e altre malattie cardiovascolari, in combinazione con gli acidi grassi omega-3 e omega-6, che hanno anche benefici per la pelle. L’alto contenuto di vitamina C aiuta anche a mantenere la pelle sana e luminosa e a rafforzare il sistema immunitario.

Il frutto dell’albero del pane contiene un grande carico di antiossidanti e ha un’alta presenza di fenoli, che aiutano a combattere i radicali liberi e a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e cancro. Poiché è ricco di sostanze nutritive, l’albero del pane è un’ottima scelta per avere sempre capelli sani: gli acidi grassi omega-3 e omega-6 aiutano a nutrire i follicoli piliferi. Mangiare i frutti dell’Artocarpus regolarmente aiuta a rafforzare le radici dei capelli e a stimolarne la crescita, donando maggiore lucentezza alle chiome e aiutando in caso di diradamento dei capelli.

Utilizzi in cucina

I frutti dell’albero del pane possono essere consumati in mille modi: cotti a vapore, al forno, bolliti, fritti o arrostiti. A seconda di come si sceglierà di prepararli, i frutti dell’albero del pane vengono raccolti in diverse fasi di maturazione.

Il frutto più acerbo è perfetto per essere consumato bollito quando ha il gusto e la consistenza di una patata dolce. Molti preferiscono consumarlo proprio quando sviluppa un gusto leggermente dolce, simile a quello del platano maturo. Quando il frutto completa la sua maturazione, è perfetto per essere consumato cotto al forno o arrostito, poiché ha la stessa consistenza del pane. I frutti dell’Artocarpus possono anche essere tagliati a rondelle e fritti per ottenere delle stuzzicanti chips o cotti al vapore per arricchire delle insalate.

Un altro elemento importante che si ricava da questi frutti è una farina super proteica con cui è possibile preparare torte, biscotti, barrette energetiche, frittelle o una crema pasticcera che può essere consumata anche cruda. I frutti maturi dell’albero del pane sono persino utilizzati per produrre bevande analcoliche e vino.

Altri usi

Infine, l’Artocarpus è usato anche per l’alimentazione degli animali domestici, ai quali vengono forniti i frutti (o gli scarti dei frutti) e talvolta anche le foglie.

Alcune specie di Artocarpus sono apprezzate anche per il legno, leggero e flessibile. Per esempio, nelle isole del Pacifico il legno di A. altilis è apprezzato per la fabbricazione di canoe mono- o biposto.

Nelle regioni tropicali l’Artocarpus trova anche impiego talvolta come pianta ornamentale.

Alcune specie sono apprezzate per le proprietà medicinali del lattice, che è antimicotico e astringente.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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