Dal Mondo Vegetale

Ononide | Ononis spinosa L.

L’ononide spinosa, detta anche bonaga o bulinaca o stancabue o arrestabue, è un piccolo   cespuglio spinoso (non più alta di 50 cm), appartenente alla famiglia delle Fabaceae; ha radice fittonante e fusto eretto, legnoso nella parte inferiore. Le foglie hanno un breve picciolo, sono lineari-oblunghe, con margine finemente dentato. Dalla primavera all’estate sbocciano fiori rosa profumati mentre il frutto è un legume di forma ovale.

Cresce in vegetazioni erbacee seminaturali, in pascoli magri, su scarpate e ai margini d i boschi aperti, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, ricchi in basi ma talvolta decalcificati e subacidi, poveri in composti azotati, dal livello del mare a 1300 m circa.

Il nome generico deriva probabilmente dal greco “ónos” (asino) e indicherebbe un foraggio per gli asini; il nome specifico si riferisce ai rami induriti e spinescenti all’apice. Periodo di fioritura: maggio-settembre.

Sono proprio le radici di questa pianta che contengono principi attivi amari dagli effetti diuretici già noti a Greci e Latini, che avevano scoperto come l’ononis spinosa aumenti la produzione in volume di urina, con benefici per chi soffre di calcoli vescicali, renali e renella.

I sassolini che formano i calcoli, infatti, grazie all’aumento del volume dell’urina, riescono ad essere espulsi più facilmente nel loro difficoltoso passaggio nei canali che collegano la vescica ai reni (ureteri), senza ferire la mucosa interna e dare origini ad ulteriori infiammazioni.

Le radici di ononide, raccolte in autunno o in primavera, tagliate a pezzi ed essiccate in luogo ombroso e ventilato, contengono oltre all’olio essenziale (anetolo, carvone, mentone), anche sostanze naturalmente depurative, lenitive e antinfiammatorie tra cui glucosidi isoflavonici, flavonoidi glucosinati (ononina, il principio attivo peculiare della pianta), mentolo, onocolo (o alfa-onocerina), tannini, triterpeni (onocerina), sitosteroli, saponina, biocanina.

Questi principi attivi producono i seguenti benefici:

  • depurano i reni e aiutano a produrre più urina, per alleviare il bruciore e favorire l’eliminazione dei batteri;
  • facilitano l’espulsione dei calcoli renali;
  • hanno un effetto antispastico e allentano il senso di peso alla vescica, che si svuota più facilmente;
  • aumentano il pH dell’urina che sarà meno acida, ostacolando la crescita dei batteri;
  • essendo un antinfiammatorio naturale, donano infine sollievo alla mucosa irritata.

L’efficacia, in termini di aumento del volume delle urine prodotte e di sollievo dai sintomi principali dell’infiammazione si evidenziano molto presto ed è per questo che è indicata non solo per problemi di calcolosi renale ma anche in caso di cistite, bruciori, ritenzione idrica ed edemi dovuto a troppo ristagno di liquidi e scorie perché aiuta prontamente a eliminare le tossine e a combattere le infiammazioni tipiche dell’area vescicale e quindi la cistite.

L’ononide è consigliata a tutti, ma questa pianta va usata correttamente per sfruttare le sue proprietà curative. Mai superare le dosi consigliate, e soprattutto è bene rivolgersi al proprio medico o all’urologo prima di cominciare qualunque ciclo terapeutico, anche se “naturale”. Il rischio è quello di andare incontro a disidratazione e perdita di sali minerali, gli stessi effetti di quando si assumono farmaci diuretici.

Il decotto ottenuto dalla radice essiccata è utilizzato per gargarismi contro infiammazioni a livello della bocca e della gola. L’ononide, inoltre, entra nella composizione della specie per tisana alla gramigna prevista dal Formulario Galenico Nazionale, ed è presente in specialità medicinali registrate.

Fare attenzione a possibili interazioni con i diuretici per il rischio di potenziali squilibri idroelettrolitici.

In cucina le foglie giovani appena nate possono essere usate in insalate (il sapore si avvicina a quello delle fave). Vengono usati anche i fiori e le radici.

Va comunque usata con attenzione in quanto presenta una certa tossicità.

Anticamente si usavano le giovani estremità di questa pianta per ricavare tinture di vari colori (verde, giallo ma anche il rosso).

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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