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La frutta secca: Arachidi

Le arachidi sono i frutti di una pianta erbacee ipogea (Arachis hypogaea) appartenente alla famiglia delle Fabacee.

I semi di arachide (dal greco: αραχίδα), detti anche spagnolette, noccioline americane, bagigi, cacaoetti,, giapponi o cecini.

Vengono venduti in genere all’interno del baccello e consumati direttamente come semi oleosi (alla pari di noci e nocciole) oppure sgusciati e trattati (tostati e salati, tostati e zuccherati, caramellati, ecc.) e consumati come snack o con aperitivi.

Possono essere ridotti in pasta per ricavare il burro di arachidi, creme spalmabili dolci o salate, gelati, croccanti al caramello e aggiunti, in pasta o in farina, a svariati prodotti da forno quali biscotti, torte o merendine. La farina ottenuta viene impiegata nell’alimentazione animale.

Dai semi di arachide si ricava l’olio di arachide, che trova un ampio uso in cucina grazie ad un punto di fumo alto. Dai semi si isola anche l’arachina.

I semi di arachide hanno un alto contenuto di proteine. Sono inoltre una preziosa fonte naturale di diverse sostanze utili alla salute come le vitamine E e PP, l’acido folico, l’arginina e il coenzima Q10 (presente nel pesce azzurro, carne bovina, soia e spinaci), nonché di antiossidanti come taluni polifenoli, e principalmente un composto chiamato acido p-coumarico, di cui la tostatura aumenta la concentrazione. Forniscono all’organismo anche un buon apporto di fibre e sali minerali, tra cui zinco, potassio, fosforo, manganese, magnesio e rame.

Negli Stati Uniti le arachidi fanno parte della tradizione alimentare molto più che nel nostro paese e vengono consumate soprattutto sotto forma di burro di arachidi.

Il consumo di arachidi può suscitare possibili casi di allergia o intolleranza; gli allergeni principali sono rappresentati da tre proteine (Ara h1, Ara h2, Ara h3): questi allergeni restano stabili al calore, per cui rimangono attivi anche dopo la tostatura e la cottura.

La reazione può avvenire per contatto, inalazione e, soprattutto, per ingestione; i sintomi della reazione allergica sono asma, angioedema e shock anafilattico acuto.

Le conseguenze pongono l’allergia alle arachidi tra quelle emergenti e potenzialmente pericolose, tanto che molte compagnie aeree americane non offrono più arachidi ai passeggeri. Numerose industrie, quindi, hanno cura di evidenziare la presenza di arachidi come ingrediente e come possibile presenza in tracce.

Poiché in commercio si è soliti trovare questo frutto tostato e già salato, è bene non abusarne, specialmente se si hanno problemi cardiaci, di ipertensione o di ritenzione idrica.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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