Dal Mondo Vegetale

Kamala | Mallotus philippinensis

Il Kamala (Mallotus philippensis (Lam.) Muell.Arg.) detto anche kameela, antico nome indù, è una specie arborea appartenente alla famiglia delle Euphorbiaceae usata da lungo tempo in India e negli altri paesi di origine, come antielmintico attivo contro i platelminti in generale e le tenie in particolare, sulle quali sembra eserciti un’azione paralizzante dei nervi motori e dei muscoli. I principi attivi antielmintici della Kamala sono: rottlerina [= mallotossina] ed isorottlerina. La Kamala è dotata anche di un buon effetto purgativo, effetto che può essere violento allorché la droga venga somministrata a dosi elevate. A tali dosi può produrre nausea ma raramente vomito.

Il termine Mallotus è un termine neolatino proveniente dal greco mallōtos lanoso: batuffolo di lana.

L’epiteto specifico philippensis è dovuto alla sua origine attribuibile alle Filippine. La pianta si trova spesso nei margini della foresta pluviale o in aree con precipitazioni moderate o elevate. La sua distribuzione altimetrica oscilla dal livello del mare fino a circa 900 m s.l.m.. è una pianta probabilmente resistente al gelo in quanto persiste lungo insenature e calanchi sull’altopiano di Atherton in Australia. La si ritrova in Asia meridionale, sud-est asiatico, nonché in Afghanistan e Australia. Il limite più meridionale della distribuzione naturale è il Monte Keira, a sud di Sydney.

Il Mallotus philippensis è un piccolo albero o cespuglio di piccole o medie dimensioni che può raggiungere comunque anche 25 metri e un diametro del tronco di 40 cm. Il tronco si presenta scanalato ed irregolare alla base con corteccia di colore grigio, liscia o con rughe occasionali o protuberanze. I piccoli rami sono di colore marrone grigiastro, con peli coperti di colore ruggine verso l’estremità e cicatrici fogliari evidenti. Le foglie sono opposte sul gambo e di forma ovale-oblunga, di 4 – 12 cm di lunghezza e 2 – 7 cm di larghezza e parte terminale più appuntita. La superficie superiore è di colore verde senza peli, mentre quella inferiore di colore grigio chiaro. Alla lente d’ingrandimento, possono essere visibili piccole ghiandole rosse. Gli steli fogliari sono lunghi da 2 a 5 cm ed un po’ ispessiti ad entrambe le estremità. La prima vena fogliare su entrambi i lati della nervatura centrale si estende dalla base fogliare, per oltre la metà della lunghezza della foglia e nervature evidenti. I fiori sono portati in racemi, di 6 cm circa di lunghezza, e sono di colore giallo-marroni. I fiori maschili e femminili crescono su alberi separati. Il periodo di fioritura varia in funzione della zona dove cresce e varia da marzo ad aprile nelle Filippine a giugno – novembre nell’Australia sud-orientale. I frutti si formano circa tre mesi dopo la fioritura. Questi sono delle capsule a tre lobi, larghe da 6 a 9 mm, coperti di sostanza rossa polverulenta solubile in alcool, che produce un colorante rosso dorato adatto alla colorazione di seta e lana. All’interno dei frutti si trova un piccolo seme globulare nero in ciascuna delle tre parti della capsula; questi hanno un diametro da 2 a 3 mm.

Il Mallotus philippensis è una pianta coltivata ed utilizzata per produrre tinture rosse e rimedi erboristici. Da essa si estrae la rottlerina, un polifenolo naturale capace di causare un  arresto del ciclo cellulare in diverse cellule tumorali, mediante inibizione dell’attività trascrizionale di NFkB e conseguente downregolazione di ciclina D1. La Rottlerina ha anche effetti apoptotici causati da disaccoppiamento mitocondriale e/o stress del reticolo endoplasmatico e promuove autofagia tramite inibizione della via di mTOR.

Questa pianta è conosciuta con i nomi di: albero di kamala o kamala rosso o kumkum, a causa della copertura del frutto, che produce una tintura rossa, ed altri nomi locali. La polvere rossa di Kamala, che si trova sulle foglie di questa pianta, contiene molti componenti naturali decisamente interessanti quali fenoli e polifenoli, flavonoidi, cumarine ed ovviamente tannini. Le radici, gli steli e le foglie contengono acido prussico.

Fenoli e polifenoli sono agenti antisettici / antifungini, aiutano pertanto a proteggere il cuoio capelluto da attacchi microbici e dalle varie infezioni fungine, nonché a combattere efficacemente la forfora d’origine fungina origine ed a promuovere la rigenerazione cellulare, e quindi la crescita capillare.

I flavonoidi proteggono la pelle e capelli dalle radiazioni solari. Possono combattere il deterioramento delle fibre di collagene e cheratina ed hanno anche l’effetto di rallentare l’invecchiamento della pelle.

Le cumarine sono antiossidanti, aiutano a mantenere i capelli più lunghi ed in salute.

Questa pianta è stata usata anche come albero medicinale in India per secoli.

È una fonte di colorante che viene utilizzato per colorare seta e lana. È usato come antiossidante per gli oli vegetali. L’olio è usato come fissatore per capelli (è indicata per raggiungere tonalità di rosso molto vivaci) e aggiunto in unguento. L’olio di semi viene utilizzato in pitture e vernici. La pasta di semi viene utilizzata come letame.

Viene utilizzato nella medicina Ayurveda. Le foglie sono amare, rinfrescanti e appetitose. Il frutto è riscaldante, purgante, antielmintico, vulnerabile, detergente, maturo, carminativo, utile nel trattamento di bronchite, malattie addominali, ingrossamento della milza ecc.

Nella tradizione ayurvedica, Red Kamala è quindi un antimicrobico, antiossidante, anti-infiammatorio, antiparassitario, antisettico, antifungino ed antiforfora, favorisce il ricambio cellulare e rallenta l’invecchiamento della pelle (che lo rende ottimo anche applicato in cute), utilizzato da secoli nelle zone in cui la pianta è conosciuta per le sue incredibili capacità.

Il principale uso medicinale di questa specie è una cura specifica per la tenia.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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