Dal Mondo Vegetale

Fuco | Fucus vesiculosus L.

Il Fuco (Fucus vesiculosus L.) è un’alga marina appartenente alla famiglia delle Fucaceae di cui si utilizza il tallo lungo fino a 2 metri, molle e appiattito, di colore verde oliva, suddiviso in un rizoide, o disco basale a ventosa con cui aderisce alla roccia, uno stipite provvisto di due parti appiattite ad ala, e di una fronda, con ramificazione dicotomica, che si risolve in due lamine nastriformi larghe fino a 5 cm, con una nervatura mediana più o meno evidente a seconda della specie. All’estremità di alcune lamine si presentano rigonfiamenti riproduttivi. Questi sono costellati da sporgenze che prendono il nome di concettacoli e corrispondono a cavità sferiche comunicanti con l’esterno tramite un canalicolo (ostiolo). Essi sono rigonfi per la presenza di depositi di sostanze gelatinose, e contengono i gameti femminili (oosfere) o i gameti maschili (anterozoidi).

La pianta predilige i mari freddi (Mar Baltico, Mare del Nord, coste dell’Oceanno Atlantico e del Pacifico), tuttavia ne esistono alcune a larga tolleranza per le regioni temperate e calde che, però, perdono capacità di riproduzione sessuale. Il Fucus vesiculosus è comune nelle isole Britanniche e in quelle atlantiche di America ed Europa settentrionale, cresce anche lungo le coste rocciose del Marocco, riproducendosi unicamente per frammentazione. In caso di bassa marea si possono notare delle distese di queste alghe brune, ma non sopravvivono per più di 5-6 ore in assenza d’acqua, ed è questo il motivo per cui crescono su scogli sommersi.

Il Fucus si presta bene alla coltivazione e raccolta per la sua grande capacità riproduttiva. La coltivazione è naturalmente diversa da quella comune in agricoltura. I coltivatori scelgono zone di mare in cui vivono già un certo numero di esemplari di alghe ma dove il fondale marino non presenta abbastanza scogli che favoriscano la propagazione. A questo punto gettano in mare grandi pietre ruvide a una determinata profondità, distribuiti in ampie aree di mare. Divise da opportuni corridoi che renderanno più facile la procedura di taglio e raccolta. Le correnti marine favoriranno la propagazione delle specie presenti trovando in queste pietre un ambiente favorevole per la germinazione e crescita di nuovi talli. La raccolta avviene in primavera nel secondo anno di vita.

L’alga contiene mucopolisaccaridi (tra cui spicca l’acido alginico, fucoidano e laminarina), polifenoli (fluoroglucinolo), vitamine (soprattutto B1, C, E), tannini, steroli vegetali, pigmenti vegetali (fucoxantina, betacarotene) sali minerali (iodio, bromo, potassio, sodio, magnesio, ferro).

La pianta è nota per le sue proprietà lassative e dimagranti. In effetti, lo iodio, assorbito dal mare, presente sia in forma inorganica, che legato a proteine, nell’assunzione, viene assimilato con facilità dall’organismo e va a concentrarsi nella tiroide, dove è incorporato negli ormoni tiroidei, tiroxina e triiodotironina. Questi stimolano a loro volta il metabolismo basale, accelerano il ricambio, regolarizzando il processo di sintesi dei grassi da parte del nostro organismo. Il fucus perciò, esplicando un’azione stimolante del metabolismo, favorisce la funzionalità tiroidea in caso di ipotiroidismo. Per questa ragione è impiegato nelle diete dimagranti, nel trattamento della cellulite. Infatti le mucillagini di cui si compongono, una volta raggiunto lo stomaco, tendono ad assorbire acqua sino a cinque volte il proprio peso, trasformandosi in una massa gelificata il cui volume contribuisce al senso di sazietà, diminuendo quindi lo stimolo della fame e permettendo un minore apporto calorico. Inoltre la massa creatasi agisce come uno stimolante della peristalsi, ovvero favorisce il transito intestinale tramite un’azione meccanica. Grazie ai gel vischiosi formati è usata anche contro il reflusso gastro-esofageo, in virtù della loro azione antinfiammatoria e protettiva sulla mucosa dello stomaco.

Il fucus è impiegato nella formulazione di fanghi e prodotti contro la cellulite.

In cosmetica, l’estratto di Fucus trova impiego in numerose preparazioni cosmetiche (creme, saponi, detergenti, ecc), per la sua azione remineralizzante e tonificante sulla pelle.

In cucina, i derivati degli alginati vengono utilizzati nell’industria alimentare come addensanti e gomme alimentari per la produzione di budini, gelati e formaggi lavorati.

Controindicazioni: Il fuco è controindicato in pazienti cardiopatici, in particolare se portatori di aritmie tachicardiche, nell’ipertensione arteriosa grave, in gravidanza e durante l’allattamento. Non va usato in pazienti portatori di malattie tiroidee o ipertiroidei o ipotiroidei che assumono l’Eutirox, perché sommandosi gli effetti, il fucus può causare effetti collaterali quali tremori, irritabilità, tachicardia, insonnia e ipertensione arteriosa.

Viene sconsigliata l’assunzione continuativa, per più di 6-8 settimane, di integratori contenenti fuco o meglio effettuare dei cicli di due mesi seguiti da un periodo di sospensione del trattamento. Non va assunto la sera.

Evitare l’assunzione in caso di sensibilità soggettiva ad alcuni componenti. Un dosaggio troppo alto può causare: tachicardia, tremori e pressione alta.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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