Dal Mondo Vegetale

Acacia Catechu | Acacia catechu (L. f.) Willd

Acacia catechu (L. f.) Willd è un albero deciduo e spinoso della famiglia delle Fabacee o Leguminosae che cresce fino a 15 m di altezza.

La pianta è anche chiamata khair in hindi, e kachu in malese, da cui il nome è stato latinizzato a “catechu” nella tassonomia di Linneo, come la specie-tipo. I nomi comuni includono kher, catechu, cachou, cutchtree, black cutch e black catechu. Questa pianta è nota per attirare la fauna selvatica ed i suoi fiori sono impollinati da api e insetti. La pianta è diffusa in Africa, India, Afghanistan e Pakistan fino a 1250 metri di altitudine.

Si tratta di un albero spinoso deciduo alto da 10 ai 15 metri di altezza con la corteccia color giallo-marrone negli esemplari più giovani e nera in quelli più vecchi. La corteccia è di colore marrone, grigia scura o grigiastra, a strisce lunghe e talvolta in piastre rettangolari strette, marrone e rosso all’interno. Le foglie sono composte, alterne con foglioline opposte e ovate mentre i fiori sono riuniti in infiorescenze a racemo color bianco o giallo pallido. Infine il frutto, contenuto in un baccello, è un legume marrone leggermente schiacciato e semi ovali.

I semi dell’albero sono una buona fonte di proteine. Il kattha (catechu), un estratto del suo durame, viene utilizzato come ingrediente per dare colore rosso e sapore tipico al paan. Il Paan è una tradizione indiana e del sud-est asiatico che consiste nel masticare la foglia di betel (Piper betle) con noce di areca e pasta di lime schiacciata.

I rami dell’albero sono abbastanza spesso tagliati per fornire foraggio alle capre e come nutrimento per il bestiame locale.

L’albero viene spesso piantato per ricavarne legna da ardere e carbone e il suo legno è molto apprezzato per la realizzazione di mobili e strumenti. Il legno ha una densità di circa 0,88 g/cm3.

Dalla corteccia dell’albero viene estratta una sostanza chiamata cutch utilizzata per estrarre il colore e la tintura per i tessuti, nonché colore dei capelli. E’ usata generalmente per conferire tonalità cromatiche tendenti al marrone all’henné.

Il termine Acacia proviene dal nome greco ακακια acacía (raddoppiamento di ακέ ακις acé acís ago, punta, spina) con cui Teofrasto e Dioscoride indicavano una specie di Acacia egiziana. L’epiteto specifico catechu deriva dal nome vernacolare malese cachu dato a questa pianta.

Dall’incisione della corteccia fuoriesce un essudato bianco che costituisce la droga della pianta. I costituenti chimici principali sono: tannini catechici (come il catecolo e l’epicatecolo), gomma (circa 20-30%), mucillagini, flavonoidi e derivati flavinici.

Proprietà dell’Acacia catechu: Questa pianta è un antisettico naturale e un espettorante. Inoltre, è un potente astringente, antidiarroico, utile in caso di stomatiti e di intestino irritabile. Ha importanti proprietà antinfiammatorie, decongestionanti e antiossidanti. In Ayurveda è rinomata la sua azione purificante della pelle perfetta per trattare le infiammazioni e la cute irritata in quanto promuove il processo di rinnovamento cellulare.

Inoltre, è in grado di contrastare l’azione dei radicali liberi e di proteggere le cellule dallo stress ossidativo. In questo modo, permette di combattere gli stati infiammatori che possono anche portare all’insorgenza di malattie importanti. Infine, l’Acacia catechu ha proprietà vaso-protettive in quanto migliora la circolazione e dona elasticità alle pareti capillari, ed è caratterizzata da una componente antibatterica in grado di proteggere l’organismo dalle aggressioni provenienti dall’esterno.

Controindicazioni: non sono state constatate particolari controindicazioni, per precauzione si consiglia comunque di evitare l’uso in gravidanza e in allattamento e di non somministrarlo ai bambini sotto i tre anni.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio