Latte e derivati

Latte di Capra

Il latte di capra è un liquido prodotto dalla ghiandola mammaria delle capre.

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Al pari del vaccino, il latte di capra, così com’è, non è adatto a sostituirsi a quello materno nell’alimentazione del neonato; tra i due sussistono infatti notevoli differenze chimiche e nutrizionali.

Rispetto a quello vaccino, presenta alcune differenze significative. In primo luogo, è privo di carotene, è bianchissimo e i globuli di grasso sono molto più piccoli di quelli presenti nel vaccino ed hanno un più elevato contenuto in acidi grassi a corta e media catena. Tali caratteristiche lo rendono da un lato più digeribile (per la maggior superficie specifica micellare disponibile all’attacco delle lipasi) e dall’altro più saporito (gli acidi grassi a corta catena conferiscono all’alimento un aroma ed un sapore particolare, non a tutti gradito); inoltre, questa tipologia di acidi grassi viene assorbita direttamente dalla mucosa intestinale e da qui veicolata al fegato senza seguire la via metabolica tipica degli acidi grassi con maggiori atomi di carbonio (che prevede il loro preventivo rilascio, sotto forma di aggregati lipoproteici detti chilomicroni, nel circolo linfatico).

Un altro interessante aspetto nutrizionale che riguarda questa categoria di acidi grassi tipica del latte di capra (butirrico, caprico, caprilico, caproico, laurico), è l’assenza del potere aterogeno che caratterizza gli acidi grassi a lunga catena ed in particolare il palmitico. Infatti, pur appartenendo alla categoria dei saturi, gli acidi grassi a catena corta e media presenti nel latte di capra non hanno alcun effetto negativo sul tasso di colesterolo dell’organismo.

Anche sul piano del gusto il latte di capra si differenzia, avvicinandosi molto di più al sapore del latte materno, tendente al dolce. È questo uno dei motivi per cui viene generalmente accettato senza problemi anche dai bambini che non si mostrano entusiasti del latte normale. Sotto il profilo nutritivo il latte di capra è, tra i latti alternativi, quello che vanta le maggior somiglianze con quello vaccino: contiene molto calcio, fornisce vitamina A, e anche una certa quantità di taurina, un aminoacido essenziale nell’infanzia. Quanto al lattosio, è lo zucchero tipico anche di questo latte, per cui non è vero che chi non lo tollera possa berlo tranquillamente, così come non è corretto consigliare il latte di capra come soluzione sicura per chi è allergico alle proteine di quello vaccino: pur essendo diverse nelle proporzioni e, in parte, nella composizione, anche il latte di capra può indurre allergia in chi soffre di APLV (allergia alle proteine del latte vaccino). Tutto sommato, al di là della miglior digeribilità, la scelta del latte di capra da parte della futura mamma non si giustifica se non sul piano del gusto, tanto più che è anche leggermente più calorico di quello vaccino (76 kcal per 100 g – ripartite come segue: 57% lipidi – 23% carboidrati, 20% proteine – contro 63 kcal) e contiene una maggiore quantità di grassi (4,8 g per 100 g, rispetto a 3,6 g).

Le proteine del latte di capra sono molto simili a quelle del latte vaccino, ad esclusione della vitamina B12 che è presente in concentrazioni nettamente inferiori; tra gli amminoacidi spicca il maggior contenuto in taurina (la stessa sostanza presente in molte bevande energetiche); è ricco di calcio, fosforo, potassio e riboflavina.

Al latte di capra vengono attribuite proprietà antinfiammatorie. Fra i benefici attribuiti al suo consumo sono inclusi la capacità di facilitare la digestione, rafforzare le ossa, migliorare la salute cardiovascolare, promuovere il buon funzionamento del sistema immunitario e del metabolismo.

In presenza di un’allergia al latte vaccino lo stesso problema sussiste quasi sempre anche per il latte di capra; la cattiva informazione può quindi generare molta confusione. E’ bene sapere, infatti, che il latte di capra non sembra avere vantaggi dal punto di vista allergologico rispetto a quello di vacca (in letteratura si trovano soltanto timidi accenni sul possibile ruolo “antiallergico” di particolari proteine, ma non si dispone di conferme scientifiche a riguardo).

Per quanto accennato sinora, il latte di capra è ben distante dall’essere quell’alimento miracoloso dipinto da produttori e commercianti.

Il latte di capra potrebbe interferire con l’assunzione della ciprofloxacina o delle tetracicline. In caso di dubbi è bene chiedere consiglio al proprio medico.

Redazione amaperbene.it

AMAxBenE è l’acronimo di AliMentAzione per il BenEssere

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