Verdure ed Ortaggi

Cavoletti di Bruxelles

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Il cavolo di Bruxelles è una cultivar di Brassica oleracea. La parte commestibile è costituita dai germogli ascellari della pianta, i cavolini, cavoletti o cavolucci di Bruxelles.

Questa cultivar è nota anche come Brassica oleracea var. gemmifera DC., nome ritenuto sinonimo di Brassica oleracea.

I germogli ascellari, di forma globulare, crescono alla base delle foglie principali e sono costituiti da foglioline embricate (l’una che copre una o due sottostanti, come i carciofi). Il portamento di questa pianta ricorda il cavolo nero toscano e la coltura è molto simile.

Le loro varietà possono essere suddivise in tre gruppi: nano, con germogli fitti e rotondi; comune, vigoroso e di buona qualità; medio, con un fusto di media grandezza. Altre varietà utilizzate sono la precoce, la semi-tardiva, la tardiva e la molto tardiva.

Per crescere, la pianta predilige un clima fresco, tipico del nord Europa. È però sensibile alle temperature troppo basse, oltre che al caldo eccessivo. In Italia i cavoletti di Bruxelles sono di stagione da novembre a marzo.

100 g di cavolini di Bruxelles apportano circa 40 Calorie suddivise come segue: 45% proteine. 43% carboidrati, 12% lipidi. I cavolini di Bruxelles sono una fonte di alfa- e beta-carotene, luteina/zeaxantina, tiocianati, isotiocianati, indoli, sulforafano e sinigrina.

Il consumo di cavolini di Bruxelles aiuta a proteggere la salute, grazie alla presenza di antiossidanti. Fra di essi sono incluse la vitamina C, importante anche per la sintesi del collagene, la vitamina A e la vitamina E, alleate della salute della pelle. Vitamina A e carotenoidi aiutano anche a proteggere la vista. Fra le altre vitamine, la K è importante per la coagulazione e quelle del gruppo B per il buon funzionamento dell’organismo. La sinigrina e altre molecole aiutano invece a difendersi dai tumori, mentre il di-indolil-metano è un immunomodulatore ed esercita un’azione antibatterica e antivirale. Fra i minerali, il potassio aiuta a proteggere la salute cardiovascolare, mentre manganese e selenio potenziano le difese antiossidanti dell’organismo.

I cavolini di Bruxelles sono fonti di goitrogeni, pericolosi per chi soffre di disturbi alla tiroide.

I cavolini vengono consumati cotti al vapore e poi spalmati con un po’ di burro. A volte viene aggiunto del limone. Cucinare i cavolini di Bruxelles è facile e veloce: si otterrà in pochi minuti un perfetto accompagnamento per secondi a base di carne, di pesce e di uova. Non solo: i cavolini di Bruxelles sono anche verdure adatte per arricchire le insalate, le zuppe e le vellutate. Ci sono diversi modi per cucinarli: stufati, bolliti o cotti al vapore. Il loro sapore sarà sempre gustoso.

Il consumo di cavolini di Bruxelles può interferire con l’assunzione di anticoagulanti e diuretici.

Redazione amaperbene.it

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