La dieta EAT-Lancet (dieta della salute planetaria)

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La dieta EAT-Lancet promuove un’alimentazione varia e bilanciata, che include tutti i gruppi alimentari in quantità adeguate per garantire un apporto nutrizionale completo.
Questo modello prevede
- un aumento del consumo di alimenti vegetali, come frutta, verdura, legumi e cereali integrali, noci e semi, che sono fonte di nutrienti essenziali e hanno un minore impatto ambientale rispetto agli alimenti animali.
- una riduzione significativa del consumo di carne rossa e zuccheri, che hanno un elevato impatto ambientale e sono associati a problemi di salute.
- un consumo moderato di carne bianca e pesce, che sono fonti di proteine di buona qualità e hanno un impatto ambientale inferiore rispetto alla carne rossa.
Viene incoraggiato il consumo di latticini, uova e olio d’oliva in quantità moderate, con preferenza per prodotti a basso impatto ambientale.
La dieta è stata proposta nel 2019 da una Commissione, la Commissione EAT-Lancet, composta da 37 scienziati di fama mondiale provenienti da 16 paesi e appartenenti a diverse discipline scientifiche (tra cui la salute umana, l’agricoltura e la produzione animale, le scienze politiche, il cambiamento comportamentale, la giustizia alimentare e la sostenibilità ambientale). L’obiettivo della Commissione era raggiungere un consenso scientifico definendo obiettivi per diete sane e una produzione alimentare sostenibile.
In particolare, la dieta proposta prevede l’assunzione di 2.500 chilocalorie al giorno: dando ampio spazio ai cereali integrali (230 grammi), alla frutta e alla verdura (2-600 grammi), al latte e ai derivati (200-250 grammi) e ai legumi (75 grammi) e meno agli zuccheri (31 grammi), alla carne di pollo (29 grammi), al pesce (28 grammi), alle carni rosse e alle uova (14 grammi). Condimenti consigliati gli oli vegetali: extravergine di oliva o di colza. Chiari i riferimenti alla dieta mediterranea, considerata negli ultimi anni la scelta più efficace da adottare anche per la salvaguardia dell’ambiente.
Benefici della dieta EAT-Lancet
La dieta EAT-Lancet
- contribuisce a ridurre l’impatto ambientale dell’agricoltura e dell’allevamento, grazie alla riduzione del consumo di carne rossa e all’aumento del consumo di alimenti vegetali;
- è associata a una riduzione del rischio di malattie croniche, come malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2 e alcuni tipi di cancro;
- è considerata un modello alimentare sostenibile che può aiutare a garantire l’alimentazione di un’ampia popolazione umana senza compromettere l’ambiente.
In sintesi, la dieta EAT-Lancet è un regime alimentare che mira a coniugare salute umana e sostenibilità ambientale, promuovendo un’alimentazione varia, bilanciata e a basso impatto ambientale.
Criticità
La dieta, definita sana e sostenibile, ha ottenuto il supporto della prestigiosa rivista The Lancet ma ha suscitato diverse critiche da parte di ambientalisti e nutrizionisti che ne hanno messo in evidenza diverse criticità.
Secondo i ricercatori, la dieta per la salute planetaria EAT-Lancet risulta insufficiente in più micronutrienti, specialmente quelli di cui le fasce più fragili di popolazione risultano generalmente carenti. In particolare, le lacune riguardano le assunzioni di vitamina B12, vitamina A, folato, calcio, ferro e zinco. Per essere colmate è necessario apportare modifiche significative alla dieta, aumentando la percentuale di alimenti di origine animale e riducendo gli alimenti vegetali ad alto contenuto di fitati.
La dieta EAT- Lancet inoltre non pare accessibile per gran parte della popolazione a basso reddito del mondo. Vari studi hanno dimostrato che i vincoli di reddito e prezzo rendono questa dieta inaccessibile per almeno 1,6 miliardi di persone nei paesi in via di sviluppo.
La dieta EAT-Lancet, proposta come un modello alimentare per la salute planetaria, raccomanda una riduzione significativa del consumo di carne rossa e un aumento del consumo di frutta, verdura, legumi e cereali integrali. In teoria, questa dieta dovrebbe essere vantaggiosa sia per la salute umana (riducendo il rischio di obesità e malattie cardiovascolari) che per l’ambiente (riducendo l’impatto ambientale dell’allevamento).
Tuttavia, alcuni studi hanno evidenziato che l’attuazione della dieta EAT-Lancet non è praticabile per le persone a basso reddito nei paesi in via di sviluppo, dove il costo degli alimenti più sani, come frutta, verdura e cereali integrali, è spesso elevato e non sempre accessibile. In questi paesi, le persone tendono a consumare alimenti più economici, spesso ricchi di grassi e zuccheri, che possono avere un impatto negativo sulla salute.
Inoltre, la dieta EAT-Lancet può essere difficile da seguire in contesti dove non c’è accesso a una varietà di alimenti sani o dove le infrastrutture per il trasporto e la conservazione degli alimenti sono limitate.
In conclusione, sebbene la dieta EAT-Lancet sia un obiettivo ambizioso per promuovere la salute umana e l’ambiente, la sua accessibilità per le persone a basso reddito è limitata dai vincoli economici e di accesso agli alimenti. È necessario affrontare le disuguaglianze alimentari e le sfide di sostenibilità per garantire che tutti possano accedere a un’alimentazione sana e sostenibile.
Conclusioni
La dieta EAT-Lancet, o dieta della salute planetaria, ha come scopo la riduzione dell’impatto ambientale delle scelte alimentari, con l’obiettivo di migliorare la salute umana e planetaria. I suoi punti di forza includono la riduzione del consumo di carne rossa e di cibi processati, con un aumento di frutta, verdura e cereali integrali. Tuttavia, la dieta presenta anche alcune criticità, tra cui il rischio di carenze nutrizionali in alcuni micronutrienti, come la vitamina B12, e la necessità di una maggiore attenzione alla sostenibilità economica per le fasce di popolazione meno abbienti.
Pertanto, la dieta EAT-Lancet rappresenta un importante passo avanti verso un sistema alimentare più sostenibile e sano, ma la sua applicazione su larga scala presenta delle sfide che devono essere considerate e affrontate. La sostenibilità economica, l’accessibilità, le questioni nutrizionali e l’equilibrio tra salute e ambiente devono essere attentamente valutate per garantire che la dieta EAT-Lancet sia veramente un modello alimentare praticabile con benefici per tutti, anche in diverse regioni e contesti culturali.
Al momento, non esiste una dieta valida per tutti e la dieta mediterranea resta ancora il miglior modello alimentare, sano e sostenibile.