Stato delle conoscenze generali, tecniche e digitali degli Italiani

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I dati che seguono sono basati su fonti recenti e confronti con il contesto europeo e OCSE (riportati in questo portale e ai quali si invita a far riferimento).
- Competenze cognitive generali
Secondo il rapporto PIAAC 2025 (Programme for the International Assessment of Adult Competencies) elaborato da INAPP (Istituto Nazionale per l’Analisi delle Politiche Pubbliche), che si basa sull’indagine dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico), circa il 26% degli adulti italiani (16–65 anni) mostra competenze cognitive limitate (in lettura, matematica e problem solving adattivo), contro una media OCSE del 18%.
- Le disuguaglianze territoriali sono marcate:
- Nord-Est: 13% di adulti con competenze limitate
- Centro: 19%
- Nord-Ovest: 21%
- Sud: 40%
- Isole: 46%
Chi eccelle, invece, è una minoranza:
- Solo il 5% dei cittadini è “high performer” nella lettura, contro il 12% della media OCSE.
- 6% eccelle in matematica (media OCSE: 14%)
- 1% nei test di problem solving in contesti dinamici (media OCSE: 5%)
In sintesi: le competenze cognitive di base in Italia risultano inferiori alla media OCSE, con una forte frammentazione territoriale.
- Competenze digitali di base e avanzate
- Livello generale
- Nel 2023, solo il 45,8% della popolazione tra i 16 e i 74 anni possiede almeno competenze digitali di base, rispetto a una media UE di circa 55–56%.
- Il divario è particolarmente evidente nelle regioni meridionali:
- Solo 36,1% ha competenze digitali di base.
- Per fasce d’età, ad esempio i giovani 20–24enni:
- Italia: 61,7%
- Media UE: 72,7%.
- Competenze specialistiche e ICT
- Il peso degli specialisti ICT in Italia si porta al 4,1% nel 2024, leggermente superiore al 3,9% dell’anno precedente, ma ancora sotto la media UE (4,8%).
- Nel 2025, la quota scende al 4%, mentre la media UE è al 5%.
- Le donne rappresentano solo il 17,1% degli specialisti ICT nel 2024.
- Iniziative strategiche
L’Italia ha approvato una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali (parte dell’iniziativa “Repubblica Digitale”) con obiettivi ambiziosi:
- Entro il 2026: garantire il 70% della popolazione con competenze digitali di base e annullare il divario di genere.
- Altri obiettivi:
- Raddoppio delle persone con competenze digitali avanzate (58% neo-laureati, 40% lavoratori settore privato, 50% funzionari pubblici).
- Triplicare i laureati in ICT (4× per le donne).
- Raddoppio di aziende che utilizzano big data e assumono esperti digitali.
- Adozione di tecnologie nell’impresa
- Solo l’8% delle imprese italiane utilizza l’intelligenza artificiale (IA), contro circa il 20% in Germania e risultati migliori in altri paesi europei.
- Altri ambiti: alfabetizzazione finanziaria e problem solving
- L’OCSE, nel più recente rapporto (2024), evidenzia una carenza di alfabetizzazione finanziaria tra i teenager, con difficoltà nel calcolo percentuale e comprensione degli estratti conto bancari.
- Uno studio accademico del 2025 ha analizzato il rapporto tra alfabetizzazione finanziaria e fiducia nelle tecnologie digitali. Risulta che chi ha maggiore conoscenza finanziaria preferisce ancora l’assistenza umana rispetto alle piattaforme robo-advice, mentre chi è più fiducioso nelle proprie competenze digitali è più propenso a usare questi strumenti.
- Sintesi comparativa
Ambito | Situazione Italia | Confronto internazionale |
Competenze cognitive generali | 26% con competenze limitate | Media OCSE: 18% |
Competenze digitali di base | ~46% adulti; giovani ~62% | Media UE: ~56–73% |
ICT specialists | 4–4,1% | Media UE: 4,8–5% |
Intelligenza artificiale (imprese) | 8% | Germania: 20% circa, altri superiori |
Alfabetizzazione finanziaria | Debole tra i giovani | Molto simile in altri paesi OCSE |
- Conclusione
In Italia, le competenze cognitive di base risultano inferiori alla media OCSE, con una forte frammentazione territoriale. Le competenze digitali generali sono indietro rispetto ai principali Paesi europei, soprattutto nelle fasce più anziane e nel Sud. Anche le competenze tecniche e ICT restano basse, mentre la adozione dell’IA nelle imprese è ancora marginale.
Tuttavia, esistono strategie nazionali ambiziose in atto per colmare questi gap, puntando a un ampio potenziamento delle competenze digitali in tutti i livelli della società.