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Nuove linee guida per combattere la stitichezza

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Chiamata anche stipsi o costipazione, la stitichezza è un disturbo caratterizzato dal rallentamento del transito delle feci nell’intestino con conseguente accumulo delle feci stesse ed evacuazioni intestinali poco frequenti (meno di tre volte a settimana) e difficili. L’aumento del tempo di permanenza delle feci nell’intestino porta quest’ultimo a riassorbire l’acqua presente nelle feci: la massa fecale, privata dell’acqua, diventa così sempre più dura e difficile da evacuare.

La causa principale della stitichezza è la ridotta motilità intestinale che può dipendere da diversi motivi: abitudini alimentari errate (consumo di poche fibre e acqua, ad esempio), stile di vita troppo sedentario (il movimento fisico favorisce la peristalsi intestinale), patologie a carico dell’intestino e del colon (diverticolite, tumore del colon retto, tumore dell’ano), azione collaterale di taluni farmaci.

Si manifesta con sintomi come gonfiore, dolore addominale e sensazione di evacuazione incompleta. Varie patologie possono risultare associate alla stitichezza tra le quali: bruciore anale, cancro al colon, diverticolite, dolore anale, fecaloma, feci dure, feci nastriformi, gonfiore in sede anale, incontinenza fecale, mal di stomaco, prolasso rettale, prurito anale, ragadi anali, tenesmo rettale, tumore del colon retto, tumore dell’intestino, tumore dell’ano, ed altre.

È un disturbo intestinale gravoso che colpisce il 10,1% della popolazione mondiale. Ha un impatto significativo sulla qualità della vita e può comportare un notevole onere finanziario sia per i pazienti che per i sistemi sanitari. Quasi tutti i pazienti provano opzioni di gestione dello stile di vita per alleviare i sintomi, comprese modifiche dietetiche che si concentrano principalmente sull’aumento dell’assunzione di fibre alimentari. Tuttavia, più della metà non è soddisfatta del trattamento attuale, evidenziando un’urgente necessità di migliorare le strategie di gestione della stitichezza cronica.

In generale alcune modifiche del regime alimentare possono essere di aiuto nel prevenire la stitichezza: un’alimentazione ricca di frutta, verdura e acqua può infatti favorire la motilità intestinale, prevenendo lo sviluppo di questa condizione. Bere acqua è importante soprattutto nei mesi più caldi, quando molti liquidi vengono persi con il sudore. Molto importante è anche lo svolgimento di regolare movimento fisico, anche leggero, che stimola l’attività dell’intestino.

Le attuali linee guida terapeutiche per la stitichezza cronica raccomandano diverse modifiche dietetiche per il sollievo dei sintomi. Vari studi hanno dimostrato che i kiwi verdi alleviano la stitichezza e migliorano il benessere gastrointestinale (GI). Basterebbe il consumo di 2 kiwi verdi (A. chinensis var. deliciosa “Hayward”) al giorno, come dimostrato in uno studio clinico multicentrico randomizzato controllato internazionale i cui risultati sono stati pubblicati. sull’Am. J. Gastroenterol.

Per venire incontro alle emergenti richieste sull’argomento, i ricercatori del King’s College di Londra hanno stilato le prime e più complete linee guida mai pubblicate, fondate sulle prove scientifiche e per questo avallate, tra gli altri, dalla British Dietetic Association (BDA). La società scientifica, insieme ad altre del settore, ora si augura siano adottate da tutti i medici, infermieri, dietisti e professionisti di diverso tipo, ma anche dalle persone che intendono affrontare la propria condizione senza ricorrere a farmaci, migliorando l’autogestione. Nel documento sono presenti anche consigli finalizzati a facilitare l’adozione delle regole principali in tutto il mondo, e quindi in sistemi sanitari di qualunque tipo.

Per illustrare i diversi aspetti e dare massima visibilità alle conclusioni, comprese le priorità della ricerca e i consigli pratici, gli autori hanno pubblicato le linee guida su due riviste, il Journal of Human Nutrition & Dietetics e Neurogastroenterology & Motility.

Dalle quattro revisioni sistematiche e meta-analisi per identificare gli studi clinici randomizzati controllati (RCT) idonei sono state prodotte 59 raccomandazioni dietetiche tramite l’indagine Delphi. Per gli integratori alimentari, 15 raccomandazioni si riferiscono agli integratori di fibre, 20 ai probiotici, 2 ai simbiotici, 5 all’ossido di magnesio, 2 alla senna e 3 agli integratori di kiwi. Per gli alimenti, tre raccomandazioni si riferivano ai kiwi, due alle prugne secche e due al pane di segale. Per le bevande, cinque raccomandazioni si riferivano all’acqua ricca di minerali. Non sono state formulate raccomandazioni per approcci dietetici completi a causa della mancanza di prove. Dodici raccomandazioni presentavano un livello di evidenza molto basso, 39 un livello di evidenza basso e 8 un livello di evidenza moderato. Ventisette raccomandazioni erano raccomandazioni forti e 32 raccomandazioni qualificate.

Da qui è nata l’indicazione di 12 priorità per la ricerca, ovvero gli aspetti che dovrebbero essere primariamente approfonditi nei prossimi anni.

Le nuove linee guida

Nel lavoro sono stati presi in esame 75 studi clinici controllati, e il primo commento è quello che si trova spesso in questo tipo di analisi: i lavori pubblicati negli ultimi anni sono stati quasi sempre di qualità scarsa o comunque appena sufficiente, e si sono concentrati troppo spesso su singoli alimenti, o supplementi o principi attivi, mentre ciò che conta è la composizione complessiva della dieta, il suo valore nutrizionale e le abitudini alimentari.

Ma ciò che forse è stato più sorprendente è stato il fatto che, se si osservano i numeri, le raccomandazioni più solide non sono quelle sul generico aumento di fibre o di acqua, ma su altro. In totale, quelle presenti sono addirittura 59, e riguardano i diversi alimenti e supplementi.

I più innovativi sono forse quelli che riguardano i kiwi, che assumono un ruolo di primaria grandezza, consumati con o senza buccia (in Italia non c’è l’abitudine di consumarli con la buccia, ma non c’è nulla si sbagliato, sottolineano gli autori), in numero variabile ma comunque non inferiore a due al giorno. I kiwi sono così efficaci perché, oltre a contenere un elevato numero di fibre, sono composti da molta acqua, necessaria per lo scorrimento delle feci e per il loro ammorbidimento.

Poi ci sono le prugne secche (otto-dieci al giorno) e l’acqua ricca di minerali, migliore di quella del rubinetto, anche se quest’ultima varia molto, e il pane di segale. L’ossido di magnesio è sicuramente efficace. Subito dopo ci sono lo psillio (di solito in forma di integratore), alcuni probiotici e il pane di segale, mentre la senna, lassativo vegetale estratto dall’omonima pianta usato da secoli, non sembra molto efficace o, quantomeno, su di essa non ci sono studi convincenti.

A un livello più generale, poi, secondo i ricercatori di Londra è molto meglio concentrarsi prima sulla frutta e su ciò che si beve, piuttosto che affidarsi alle numerose marche di probiotici pubblicizzati. Su questi ultimi, in realtà, gli studi sono insufficienti, anche se per alcuni è stata suggerita un’azione lassativa. Ma ciò che non si è studiato a dovere è l’interazione con il microbiota intestinale, così come gli assortimenti di più probiotici. Analogamente, continuare ad aumentare la quantità di fibre è importante e necessario, ma non è sufficiente, perché per un buon funzionamento dell’intestino sono fondamentali la quantità di acqua e la salute del microbiota residente.

Finalmente chi deve fornire consigli – siano i medici o le autorità sanitarie – ora hanno a disposizione uno strumento convalidato, e possono suggerire di basarsi sui kiwi o sulle prugne, con un po’ di pane di segale e molta acqua ricca di minerali, prima di intraprendere azioni più invasive, e non necessariamente efficaci.

  • Gearry R, Fukudo S, Barbara G, Kuhn-Sherlock B, Ansell J, Blatchford P, Eady S, Wallace A, Butts C, Cremon C, Barbaro MR, Pagano I, Okawa Y, Muratubaki T, Okamoto T, Fuda M, Endo Y, Kano M, Kanazawa M, Nakaya N, Nakaya K, Drummond L. Consumption of 2 Green Kiwifruits Daily Improves Constipation and Abdominal Comfort-Results of an International Multicenter Randomized Controlled Trial. Am J Gastroenterol. 2023 Jun 1;118(6):1058-1068. doi: 10.14309/ajg.0000000000002124. Epub 2022 Dec 20. PMID: 36537785; PMCID: PMC10226473. Dimidi E, van der Schoot A, Barrett K, Farmer AD, Lomer MC, Scott SM, Whelan K. British Dietetic Association Guidelines for the Dietary Management of Chronic Constipation in Adults. J Hum Nutr Diet. 2025 Oct;38(5):e70133. doi: 10.1111/jhn.70133. PMID: 41081513; PMCID: PMC12517116.

Redazione amaperbene.it

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