La classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita 2025 per bambini, giovani e anziani
Pillole di conoscenza

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Resi noti, nel corso del Festival dell’Economia 2025 di Trento, alcuni dati preliminari dell’indagine sulla “Qualità della vita per fasce d’età” svolta da “Il Sole 24 Ore”. A contribuire, anche un sondaggio Eumetra, realizzato in collaborazione con Save the Children, incentrato in particolare sugli stili di vita dei teenager tra 11 e 15 anni.
L’indagine misura le “risposte” delle varie realtà locali e regionali alle esigenze specifiche di tre fasce generazionali: bambini, giovani, anziani over 65, anche sulla base dei tre target generazionali più fragili e insieme strategici, i servizi a loro rivolti e le loro condizioni di vita e di salute. Purtroppo, il Sud si conferma in ultima posizione. La macro-area del Nord-Est e dell’Emilia-Romagna si confermano invece ai vertici nelle tre classifiche stilate dal Sole 24 Ore. Le tre classifiche stilate saranno incluse nella classifica di fine anno, 36esima edizione della Qualità della vita.
Qualità della vita dei bambini (0-14 anni): Lecco conquista la vetta per ciò che concerne la qualità della vita dei più piccoli grazie al primato nell’indice “Sport e bambini” ed emerge anche in virtù delle competenze scolastiche fotografate dai test Invalsi, oltre a segnalare una bassa incidenza di delitti a danno dei minori. Al 2° e 3° posto del podio si posizionano rispettivamente le città di Siena e Aosta.
Qualità della vita dei giovani tra 18 e 35 anni: Gorizia si conferma, per il secondo anno di fila, in testa nell’indice specifico destinato ai giovani, che segnala nel dettaglio le opportunità offerte dai territori ai residenti, seguita da Bolzano, Cuneo e Trieste.
Le migliori performance della città, vera e propria “città di frontiera e universitaria”, nominata quest’anno Capitale Europea della cultura transfrontaliera, riguardano il numero di locali e di organizzatori di eventi Siae per giovani residenti. Ma anche i numeri che parlano di lavoro (è quarta, riporta il sito del Sole24 ore, nelle trasformazioni contrattuali a tempo indeterminato) e di maternità essendo che qui l’età media delle donne al parto del primo figlio è tra le più basse in Italia (31,6 anni rispetto alla media nazionale di 32,6).
Qualità della vita degli over 65: Bolzano si colloca al primo posto, la prima nella graduatoria sulla “Qualità della vita” degli over 65, seguita poi da Treviso, Trento e quindi Como.
La provincia altoatesina risulta virtuosa per almeno tre evidenze legate al benessere degli anziani: registra il più basso consumo di farmaci per malattie croniche, i maggiori investimenti sociali per gli over 65, nonché un alto numero di biblioteche.
Sud e città metropolitane – Ancora una volta il Sud si colloca in fondo alla classifica. Per quanto riguarda la Qualità di vita dei bambini, a chiudere la classifica troviamo Crotone in terz’ultima posizione, Trapani in penultima posizione e Caltanissetta a fine lista. Sempre la Calabria e la Sicilia si collocano in fondo alla classifica sugli Over 65: al terz’ultimo, penultimo e ultimo posto si trovano rispettivamente Reggio Calabria, Agrigento e Trapani. In linea generale, le ultime 20 posizioni dei tre indici sono occupate in gran parte da province meridionali (19 su 20 nei bambini, 15 su 20 negli anziani e 10 su 20 nei giovani).
Per quanto riguarda invece la classifica giovanile, la città peggiore è Roma, preceduta dal Sud Sardegna con soli 3 punti di stacco, e – al terz’ultimo posto – da Taranto. La Capitale dunque occupa la 107a posizione, battuta di qualche posto da Napoli (104a), Milano (101a) e Torino (90a), tutte città metropolitane. Come specifica lo studio, a penalizzare pesantemente il punteggio di queste città sono senz’altro i costi dei canoni di locazione che pesano di oltre il 35% sul reddito medio dichiarato dal singolo residente.
Il sondaggio sui teenager
Il rapporto del Sole 24 Ore è corroborato da un sondaggio realizzato da Eumetra su iniziativa del Polo Ricerche di Save The Children e del Centro Studi del Sole 24 Ore e legato alla fascia d’età 11-15 anni. Per questa popolazione specifica, è emerso come un ragazzo su tre (2 su 5 per i maschi) non svolga i compiti scolastici in autonomia. Meno del 40%, poi, pratica attività sportiva da solo.
E considerando solamente le scuole medie, si registra il fatto che solamente il 33% dei ragazzi utilizza i mezzi pubblici e meno della metà (il 49,5%) si reca a scuola da solo, senza che un adulto lo accompagni. Tutto cambia considerando però le attività digitali, nelle quali il 78,4% utilizza tablet o pc da soli, senza bisogno di essere accompagnati o supportati e l’80,5% lo smartphone. Questa specifica indagine, che ha coinvolto una platea di famiglie con figli tra gli 11 e i 15 anni, ha voluto dunque far luce su abitudini, interessi e preoccupazioni di una fascia d’età “poco indagata dalle statistiche ufficiali, i teenager, attraverso lo sguardo dei loro genitori”. Per gli adolescenti, ha spiegato Raffaela Milano, responsabile dell’area ricerca di Save the Children Italia, “l’autonomia rappresenta un aspetto cruciale dello sviluppo dell’identità, serve ad accrescere l’autostima, la capacità di relazionarsi con gli altri e di gestire le proprie emozioni”
L’indagine e i nuovi indicatori
Il report del Sole 24 Ore rappresenta, da diversi anni ormai, una sorta di bussola per comprendere al meglio pregi e fragilità del nostro Paese anche in una fase, come quella attuale, di piena crisi demografica. Ma quali indicatori sono stati contemplati? Ciascuno dei tre indici sintetici generazionali è stato calcolato su parametri statistici, forniti da fonti certificate, come ad esempio Istat, Infocamere, Iqvia, Siae, tutti capaci di raccontare il livello di benessere nei territori italiani. Il progetto sperimentale era partito nel 2021 e proprio per la versione 2025 si è ampliato grazie all’utilizzo di nuovi indicatori, passando da 12 a 15 parametri per ciascuna graduatoria. Tra i nuovi parametri inseriti in questa edizione si segnalano le risposte rilevate dall’Istat nell’ultima indagine sul “Benessere e sicurezza delle persone” sulla qualità delle reti familiari e sono stati considerati anche gli incidenti stradali notturni, che spesso coinvolgono i più giovani nelle grandi città, unitamente al consumo di farmaci contro l’obesità, sempre più diffusi specie tra gli anziani.
Il Sole24Ore – Lab24 - Qualità della vita: bambini, giovani e anziani. https://lab24.ilsole24ore.com/qualita-della-vita-generazioni/?refresh_ce=1&intcmp=skytg24_schede_interlink_text