Pillole di Conoscenza

In Campania 3 anni di vita in meno rispetto al Trentino

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Il 13 e 14 ottobre 2025, presso lo spazio Esposizioni di Roma, si è svolta la 20^ Edizione del Forum Meridiano Sanità, durante cui è stato presentato il Rapporto annuale alla presenza dei principali stakeholder dell’ecosistema della sanità e della salute italiano, dedicato al tema “Salute, Società, Economia: alla ricerca di un nuovo equilibrio”.

La transizione demografica che attraversa oggi l’Italia, con la popolazione ultrasessantacinquenne raddoppiata negli ultimi 20 anni, si manifesta come una triplice sfida: l’invecchiamento e lo squilibrio tra giovani e anziani, il calo costante delle nascite e nuclei familiari sempre più ristretti, fino all’emigrazione giovanile. Anche solo con 2.700 euro di spesa sanitaria pubblica pro capite a parità di potere d’acquisto – valore inferiore alla media europea – l’Italia riesce a garantire risposte migliori degli altri Paesi: un’aspettativa di vita di 84,1 anni, la seconda più alta in Europa, e una mortalità evitabile nettamente inferiore.

La tenuta del sistema sanitario è messa alla prova da insufficienti investimenti in prevenzione e stili di vita errati: oggi solo il 4,2% della spesa sanitaria pubblica viene speso per la prevenzione e gli screening oncologici, così come le coperture vaccinali – soprattutto per adolescenti e adulti – restano lontani dai target ottimali. A questo si somma un quadro preoccupante degli stili di vita: nel 2024 il 20,5% degli italiani fuma, il 15,6% consuma alcol in quantità superiori alle linee guida e il 45% è in eccesso di peso (con il 37% dei bambini e delle bambine in sovrappeso o obeso). Questi numeri raccontano la fragilità di un sistema che non è solo sanitario, ma anche sociale ed economico. In un Paese che invecchia sempre di più e investe ancora troppo poco nella salute, solo una strategia di prevenzione solida e stili di vita più sani possono garantire una crescita sostenibile e un invecchiamento attivo.

Altro nodo critico è la carenza di personale medico e infermieristico – oltre 175.000 unità mancanti – segno di una bassa attrattività del settore per i giovani, frenata da retribuzioni poco competitive e scarsa valorizzazione del merito.

A questo si aggiungono i divari socio-economici tra Regioni che si traducono anche in diseguaglianze di salute in termini di mobilità sanitaria, aspettativa di vita, coperture di screening, rinuncia alle cure. Le Regioni del Nord – in cui si concentra la ricchezza del Paese – sono anche quelle con i risultati migliori all’interno del Meridiano Sanità Regional Index. L’aspettativa di vita varia dagli 81,5 anni della provincia di Napoli agli 85 di Lecco, mentre gli anni vissuti in buona salute oscillano dai 53,4 della Calabria ai 69,7 della P.A. di Trento.

“In questo scenario di incertezza e grandi cambiamenti, la salute si conferma non solo un diritto fondamentale, ma anche un investimento strategico, un driver di competitività e crescita per l’interosistema Paese – ha aggiunto Daniela Bianco, Partner di The European House – Ambrosetti e Responsabile Practice Healthcare di TEHA Group. Affrontare le sfide che attendono l’Italia nel futuro prossimo richiede una strategia di politiche integrate, fondate sul principio che da vent’anni ispira Meridiano Sanità: solo coniugando prevenzione e innovazione è possibile generare e condividere valore per le persone e il Paese.”

Inoltre, la frammentazione di misure e investimenti sembra più orientata a soddisfare i diversi attori che a delineare una strategia di rilancio di un Servizio Sanitario Nazionale (SSN) in grave affanno. Un sistema in cui regnano inaccettabili diseguaglianze e dove, nel 2024, i cittadini hanno speso di tasca propria oltre 41 miliardi per curarsi e 5,8 milioni di persone hanno rinunciato a prestazioni sanitarie.

Molti di coloro che vivono nel sud Italia hanno una maggiore probabilità di morire di tumori, diabete, malattie cardiovascolari e respiratorie: tra i 30 e i 69 anni chi abita nel Meridione fa registrare un tasso di mortalità per queste patologie di un punto e mezzo percentuale superiore rispetto al nord Italia. Così un cittadino campano ha un’aspettativa di vita di 81,7 anni a fronte degli 84,7 anni di uno che abita in provincia di Trento. Anche il fattore economico è determinante: la correlazione tra il Pil pro-capite e l’aspettativa di vita dice che in Campania, con un reddito di poco superiore ai 20mila euro, si vive fino a 81,5 anni, mentre in Trentino Alto Adige, dove il reddito pro capite si assesta di poco sopra i 50mila euro, l’aspettativa sale a quasi 85 anni.

Lo stato di salute della popolazione viene calcolato in base a sei criteri: l’aspettativa di vita alla nascita, l’aspettativa di vita in buona salute, il tasso di mortalità infantile, la mortalità standardizzata per età, il tasso di prevalenza standardizzato per patologie croniche ad “alto impatto” e la comorbidità di 2 o più patologie. Ne viene fuori un quadro che su una scala da 1 a dieci, colloca la Campania al terzultimo posto prima di Calabria e Sicilia, con un punteggio di 3,3. Al primo posto c’è la provincia autonoma di Trento, con 9,4, seguito da Veneto (7,3) e provincia autonoma di Bolzano (7,2). Ma se allo stato di salute si aggiungono i fattori individuali, quelli ambientali e il contesto socio-economico, la Campania slitta all’ultimo posto, con un punteggio di 3,9, preceduta da Sicilia (4,0) e Puglia (4,2). Ai primi posti ancora una volta le province autonome di Bolzano, con 8.1, e Trento, con 7.8.

“Alla radice di tali disuguaglianze – dice il Rapporto – vi è un intreccio complesso di fattori socioeconomici, ambientali e di accesso ai servizi. Si tratta di elementi difficilmente separabili, che tendono a rafforzarsi reciprocamente. Ad esempio, i gruppi sociali con redditi più bassi presentano in media tassi più elevati di esposizione a fattori di rischio come fumo, cattiva alimentazione o lavori usuranti, condizioni che a loro volta incidono negativamente sulla salute e aumentano la probabilità di sviluppare malattie croniche”.

Meridiano Sanità – Le coordinate della salute – 20 anni insieme – Rapporto 2025 https://www.ambrosetti.eu/healthcare/meridiano-sanita/

Redazione amaperbene.it

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