Salute

Importanza dei primi 1000 giorni di vita per la salute futura del bambino

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I primi 1000 giorni di vita, ovvero il periodo tra il concepimento e il 2° anno di un bambino, costituiscono una finestra temporale cruciale per la saluta futura del bambino, il suo sviluppo fisico e psicologico. Questo periodo infatti ha un enorme impatto a breve e lungo termine sulla salute e sul benessere dei bambini perché è in questo periodo di tempo che si forma gran parte del nostro organismo e si pongono le basi per lo sviluppo e la salute dell’intero arco della vita. Il periodo è molto importante non solo per il bambino ma anche per la donna in gravidanza e in allattamento. È anche il periodo in cui l’ambiente esterno influisce sui geni e sul loro funzionamento; fattori ambientali e nutrizionali durante questi primi 1000 giorni possono avere effetti positivi sulla crescita del bambino, sullo sviluppo del cervello, sul tratto digestivo, sullo sviluppo del microbiota e quindi sul metabolismo e sul sistema immunitario. Per questo motivo, una dieta sana, varia e bilanciata, con nutrienti essenziali, in quantità ottimali, durante la prima infanzia gioca un ruolo cruciale nella programmazione della salute futura del bambino. Oltre a garantire una crescita sana e uno sviluppo ottimale essa aiuta a prevenire lo sviluppo di malattie croniche.

I primi 270 giorni: durante la gravidanza

Il fabbisogno energetico durante la gravidanza è spesso sopravvalutato nella convinzione che le donne in gravidanza e in allattamento debbano “mangiare per due”. Durante la gravidanza, infatti, il fabbisogno energetico aumenta solo in minima parte. Tuttavia, il fabbisogno di diversi micronutrienti nelle donne in gravidanza aumenta molto più del fabbisogno energetico, pertanto si dovrebbe adottare una dieta equilibrata che fornisca adeguati nutrienti essenziali (ad es. diete ricche di verdure, frutta, pesce, cereali integrali e prodotti lattiero-caseari) e un’integrazione mirata di nutrienti come raccomandato dal proprio medico curante.

La salute futura dei più piccoli, infatti, non dipende solo da fattori genetici o da abitudini acquisite nel corso della crescita, ma si determina anche durante la gravidanza attraverso l’alimentazione della mamma. La composizione del liquido amniotico è influenzata dal regime alimentare della donna, che a sua volta può influenzare le preferenze del bambino. Grazie a una dieta sana, varia e bilanciata, quindi la mamma può dare un imprinting salutare al nascituro, riducendo prima ancora della nascita il rischio di malattie quali il diabete e le malattie cardiocircolatorie.

I nutrienti importanti che spesso richiedono un’attenzione speciale sono:

  • Ferro, iodio, calcio, zinco, magnesio
  • Vitamine (acido folico, vitamine A, B6, B12, C, D, E)
  • Acidi grassi Omega-3, ad es. acido docosaesaenoico (DHA)

Garantire un’adeguata assunzione di nutrienti può ridurre il rischio di anemia materna, l’incidenza di parto pretermine e il rischio di aborto spontaneo. Inoltre, sono cruciali per la crescita, per le ossa, per la vista e per lo sviluppo del cervello del bambino.

Infanzia: 0 – 6 mesi

Periodo di allattamento al seno

Il latte materno è la migliore alimentazione per i bambini e dovrebbe essere somministrato immediatamente dopo la nascita. Si raccomanda di allattare esclusivamente al seno (nessun altro alimento, formula o acqua) per almeno 6 mesi (OMS). La composizione del latte materno si adatta in modo ottimale alle esigenze del bambino in crescita e aiuta a:

  • Supportare l’immunità e proteggere dalle infezioni gastrointestinali e respiratorie
  • Supportare lo sviluppo neurologico ottimale (v. integrazione di acido folico)
  • Ridurre il rischio di un successivo sviluppo dell’obesità e di altre malattie come il diabete.

Inoltre, l’allattamento al seno promuove il legame emotivo tra madre e bambino. Ma è anche importante, in un’ottica di salute mentale e prevenzione dei disturbi del comportamento alimentare, promuovere una relazione sana, serena e non colpevolizzante con il cibo, evitando un eccessivo carico di ansia collegato a nutrizione e forma fisica.

Stile di vita sano durante l’allattamento e nei mesi successivi

Finché la madre ha una dieta equilibrata, il latte materno fornisce generalmente i nutrienti necessari per una crescita e uno sviluppo sani del bambino in quantità adeguate. Le eccezioni riguardano le vitamine K e D, che devono essere integrate. Tuttavia, le donne che allattano hanno un crescente bisogno di diversi micronutrienti (ad es. iodio, vitamine e acidi grassi omega-3 DHA), e uno stile di vita sano e una dieta equilibrata sono importanti durante l’allattamento. Come dimostrato da studi di epigenetica, l’ambiente può influenzare l’espressione dei geni, determinando cambiamenti che, come nel tempo si è via via precisato, possono essere trasmessi ai figli. Lo stile di vita dei genitori ha, quindi, effetti sulle caratteristiche di spermatozoi e ovuli e sullo sviluppo embrionale, e, di conseguenza, sullo stato di salute della prole. È per questa ragione che oggi si presta particolare attenzione ai primi mille giorni, che possono essere molto importanti per tutta la vita futura.

Pertanto, le raccomandazioni per uno stile di vita sano durante la gravidanza si applicano generalmente anche alle donne che allattano.

Le principali raccomandazioni per le donne che allattano sono:

  • Dieta sana, continua ed equilibrata e un’adeguata assunzione di acqua
  • Consumo limitato di caffeina
  • Nessun consumo di nicotina e alcol
  • Nessun fumo passivo: amici e parenti dovrebbero essere invitati a fumare all’esterno
  • Evitare l’assunzione di sostanze tossiche come droghe di vario tipo od i composti di diverso genere cui si è esposti per ragioni professionali.
  • Corretto lavaggio delle mani per genitori e figli

Neonati e bambini: 6-24 mesi

Alimentazione complementare

Alimenti complementari appropriati (ovvero cibi solidi e liquidi diversi dal latte materno o dal latte artificiale) devono essere somministrati non prima dell’inizio del 5° mese (17 settimane) e non dopo l’inizio del 7° mese (26 settimane) – mentre si continua l’allattamento fintanto che la madre e il bambino desiderano. Poiché tutti i bambini si sviluppano a un ritmo diverso, i genitori dovrebbero prestare attenzione ai segni dello sviluppo per sapere quando il bambino è pronto per i cibi solidi. Dallo svezzamento in poi, si consiglia di avvicinare il bambino con gradualità a una dieta varia, dove non manchino frutta e verdura, e di diversificare poi il più possibile anche le consistenze.

L’alimentazione complementare dovrebbe includere un’ampia varietà di sapori e alimenti, in particolare verdure, frutta, cereali integrali, proteine e alimenti di origine animale per coprire le esigenze nutrizionali del bambino in crescita. Inoltre, sono raccomandati cibi ricchi di ferro (ad es. carne) e pesce una o due volte alla settimana. Gli alimenti poveri di nutrienti che contengono zucchero, grasso o sale in eccesso devono essere evitati.

Dopo la nascita del bambino, il rigoroso rispetto del calendario vaccinale e l’accesso sia alle vaccinazioni obbligatorie sia a quelle fortemente raccomandate è ovviamente fondamentale. Tra le abitudini che è bene evitare di trasmettere ai bambini piccoli, in particolar modo in questo delicato periodo, vi è quella allo schermo di cellulari, tablet, TV, per evitare i problemi correlati, tra cui il rischio di favorire una dipendenza o uno stile di vita sedentario.

In sintesi, la dieta del bambino nei primi 1000 giorni di vita è un fattore chiave per la sua salute e il suo benessere futuro, e una corretta alimentazione è fondamentale per garantire una crescita sana e uno sviluppo ottimale.

Fonte: European Foundation for the Care of Newborn Infants (EFCNI) www.efcni.org

Redazione amaperbene.it

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