Pillole di Conoscenza

Il florido mercato degli integratori

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Negli ultimi anni, l’attenzione verso la salute e il benessere ha spinto sempre più persone a rivolgersi agli integratori alimentari come supporto quotidiano. Questo fenomeno riflette, tra l’altro, l’assunzione di una crescente consapevolezza sull’importanza di mantenere un equilibrio nutrizionale ottimale e di prevenire carenze che potrebbero compromettere il benessere generale.

Secondo un’indagine condotta da Future Concept Lab per conto dell’associazione Integratori & Salute, quasi 30 milioni di italiani adulti (73% degli intervistati) hanno utilizzato nel 2022 integratori alimentari almeno una volta e più di 8 italiani su 10 (83%) li hanno usati nel corso della propria vita. Secondo l’indagine, tra le “buone regole” per preservare il proprio benessere ci sono un equilibrato regime alimentare (29,8%), ritagliarsi pause di relax (21,7%) e svolgere attività fisica costante (20,8%). In particolare, quasi 6 italiani su 10 prestano attenzione, oggi, a ciò che mangiano, più che in passato. A questo si aggiunge il valore attribuito agli integratori per il mantenimento del benessere fisico e mentale, con il 73,3% degli italiani che, nell’ultimo anno, ha utilizzato integratori alimentari almeno una volta e l’82,8% che li ha usati nel corso della propria vita. Gli integratori, in particolare, sono considerati un “buon aiuto per tutti”, per il 71,3% degli intervistati, ma anche “un supporto per mangiare sano e fare movimento” (71,3%) e per “sostenere il benessere psicofisico” (64,5%). Per il 70,2% degli italiani, la farmacia è il principale luogo di acquisto degli integratori, mentre molto meno diffuso – lo fanno 2 italiani su 10 (22,4%) – è l’acquisto in autonomia al supermercato. In effetti, dall’indagine è emerso che prima di comprare un integratore alimentare, gli italiani si affidano al consiglio dei professionisti della salute, prima di tutto al medico (48,4%) e poi al farmacista (36,3%).

Secondo un’elaborazione di Unione italiana food su dati New Line, nel 2023 il fatturato del settore ha raggiunto i 4.545 milioni di euro e le vendite in quantità hanno superato le 299 mila tonnellate. L’Italia si conferma il primo mercato europeo, con il 26% delle vendite totali, seguita da Germania (19%) e Francia (15%).

Il canale di vendita di gran lunga prevalente rimane quello delle farmacie, con un valore di 3.538 milioni di euro, pari al 77,9% del totale, seguito a grande distanza da Gdo (Grande distribuzione organizzata con un’incidenza del 7,7%), parafarmacie (7,6%), canale “on line” (6,9%).

In farmacia, come segmento leader di mercato, si confermano i “probiotici”, con 537,3 milioni di euro, che rappresentano una fetta dell’15,2% del mercato. Al secondo posto, si classificano i “sali minerali”, con 335,2 milioni di euro (con un’incidenza del 9,2% e una crescita del +2,7% sul 2022). Al terzo e quarto posto troviamo “vitamine” e “tonici”, con quote superiori al 6%.

Si tratta pertanto di un mercato florido e in continua espansione che solo nell’ultimo anno ha visto il debutto di circa 4 mila nuove referenze. Dominato da prodotti vitaminici e per la funzionalità dell’apparato digerente, che rappresentano il 49% delle vendite, il mondo degli integratori alimentari continua a crescere, con una impennata nel 2024 del 5,5%: oggi vale 5,2 miliardi. Un mercato quindi in continua crescita, spinto da una attenzione sempre più forte da parte dei consumatori nei confronti della prevenzione. È un mondo ancora dominato dalle farmacie che rappresentano il 76% del mercato e che chiama direttamente in causa le competenze e la professionalità dei farmacisti, ai quali i clienti si rivolgono per avere consigli e ottenere spiegazioni. Sono proprio le farmacie che continuano ad essere i luoghi di vendita privilegiati, nonostante prezzi leggermente più elevati rispetto a quelli dell’e-commerce: una media di 18 euro a confezione contro i 12 delle piattaforme online.

Anche la grande distribuzione organizzata si è affacciata da tempo sul mercato degli integratori senza tuttavia riuscire a scalfire la posizione dominante delle farmacie, dove vanno a ruba i probiotici (costituiscono il 10% del valore complessivo del venduto), seguiti dai prodotti a base di minerali (magnesio e potassio soprattutto) e da quelli per la funzionalità dell’apparato digerente.

Si registra un boom di vendite tra i senior, per i quali l’obiettivo primario è rappresentato dal  mantenimento in salute  (per il 77% dei senior). Ricorrono agli integratori il 24%, puntando soprattutto su multivitaminici, prodotti per il buon funzionamento dell’intestino o per tenere sotto controllo il colesterolo. Ci sono però alcune differenze tra uomini e donne, con i primi che insieme alle vitamine privilegiano gli integratori per la funzionalità urinaria, le seconde più attente all’apparato digerente.

Tra gli uomini in particolare vanno a ruba i prodotti per la prostata (un mercato di oltre 95 milioni di euro all’anno). In crescita anche gli integratori per il benessere e la bellezza: collagene e acido ialuronico valgono oggi 37 milioni, con un balzo in anno che supera il 34%.

Con l’avvicinarsi poi della stagione estiva, anche il consumo di integratori subisce delle variazioni. Durante l’estate è frequente avvertire un senso di spossatezza che può tradursi in affaticamento fisico e mentale. Le temperature elevate e l’eccessiva sudorazione mettono, infatti, a dura prova l’organismo, favorendo la perdita di sali minerali e l’alterazione dell’equilibrio idrosalino. Oltre a questo, il caldo ha effetti sulla circolazione: le alte temperature determinano una dilatazione dei vasi sanguigni, che si traduce in gonfiore a piedi, gambe e caviglie. Allo stesso tempo, in estate si tende a fare meno sport, limitando l’effetto benefico del movimento dei muscoli sul drenaggio svolto dal sistema linfatico.

In questo contesto, è importante adottare strategie mirate, come migliorare la qualità del riposo e seguire un’alimentazione equilibrata che fornisca tutti i micronutrienti necessari per ridurre stanchezza e affaticamento. Un valido aiuto può allora venire dall’uso appropriato di integratori alimentari, in particolare di quelli a base di vitamine del gruppo B – come la vitamina B2, la vitamina B3, la vitamina B6, folati e vitamina B12 – insieme alla vitamina C e al magnesio, svolgono un ruolo importante nel sostenere la normale funzione psicologica e, insieme al ferro, nel mantenimento del metabolismo energetico. In caso di carenze, un’integrazione mirata – sempre sotto il parere e la supervisione del medico – può risultare un valido supporto per ripristinare i livelli ottimali e migliorare il benessere generale

Secondo i dati rilevati da New Line relativi nel periodo luglio – settembre 2024, si è registrato un picco nelle vendite di integratori a base di magnesio e potassio, che raggiungono i 3,1 milioni di confezioni vendute (+0,4%), pari alla metà della vendita annuale del 2024 (6,1 milioni di confezioni). Seguono gli integratori a base di ferro, con 1 milione di confezioni vendute (+5,8%) e, stesso dato per gli integratori di magnesio con 1 milione di confezioni vendute, che mostrano un’ottima performance rispetto all’anno precedente, con incremento del +15,5%. Anche gli integratori di vitamine mostrano un andamento positivo, con quelle del gruppo B che guidano la categoria anche nei mesi estivi con 1,1 milioni di confezioni vendute (+4%). In seconda posizione troviamo gli integratori a base di vitamina D, con 700 mila confezioni vendute (+3,7%) e, infine, la vitamina C con 500 mila confezioni vendute (+12,5%)

Durante l’estate, è importante prestare attenzione anche alla salute della pelle, che risente dell’aumentata esposizione ai raggi solari. Un apporto nutrizionale ottimale e un’adeguata integrazione a base di vitamine possono rappresentare un valido complemento alle strategie tradizionali di fotoprotezione, come evitare l’esposizione nelle ore centrali della giornata o utilizzare schermi solari topici. Importanti micronutrienti come la vitamina B2, la vitamina B3, la vitamina A (necessaria per l’integrità delle cellule epiteliali) e lo zinco. La vitamina C, oltre a proteggere le cellule dallo stress ossidativo, stimola la sintesi di collagene, mentre l’associazione orale di vitamina C ed E è stata proposta per ridurre l’eritema indotto da raggi UV.

Redazione amaperbene.it

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