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Identificati due geni che possono aumentare fino a sei volte il rischio di obesità

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Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Cambridge e pubblicato sulla rivista Nature Genetics ha consentito di identificare due geni (BSN e APBA1) che possono aumentare fino a sei volte il rischio di obesità.

Alcune mutazioni rare nei geni BSN e APBA1 aumentano il rischio di sviluppare obesità solo in età adulta.

L’obesità è un importante fattore di rischio per molte malattie comuni e ha una sostanziale componente ereditaria. Per identificare nuovi determinanti genetici, i ricercatori hanno utilizzato i dati della Biobanca britannica ed hanno eseguito analisi della sequenza dell’esoma per l’indice di massa corporea (BMI) degli adulti in un massimo di 587.027 individui. Hanno identificato rare varianti con perdita di funzione in due geni (BSN e APBA1) con effetti sostanzialmente maggiori di quelli di geni dell’obesità ben consolidati come MC4R. Hanno inoltre scoperto che le varianti genetiche di BSN (noto anche come Bassoon), che interessano 1 adulto su 6.500, possono aumentare il rischio di obesità fino a sei volte e sono anche associate a un aumento del rischio di malattia epatica (fegato grasso) non alcolica e di diabete di tipo 2 e mettono in luce un nuovo meccanismo biologico che regola il controllo dell’appetito.  A differenza della maggior parte degli altri geni correlati all’obesità precedentemente identificati, le varianti in BSN e APBA1 non sono apparse associate all’obesità infantile.

Per questo i ricercatori credono di aver scoperto un nuovo meccanismo biologico per l’obesità, diverso da quelli già noti e collegati a altri geni dell’obesità precedentemente identificati. Infatti, le varianti troncanti delle proteine ​​BSN (PTV) hanno amplificato l’influenza delle varianti genetiche comuni associate al BMI, con un punteggio poligenico della variante comune che mostra un effetto due volte più grande nei portatori di PTV BSN rispetto ai non portatori. Infine, gli studiosi hanno esplorato le firme proteomiche plasmatiche dei portatori di BSN PTV nonché le conseguenze funzionali della delezione di BSN nei neuroni ipotalamici derivati ​​da cellule staminali pluripotenti indotte dall’uomo. Collettivamente, i risultati dello studio implicano processi degenerativi nella funzione sinaptica nell’eziologia dell’obesità ad esordio in età adulta.

Zhao Y, Chukanova M, Kentistou KA, Fairhurst-Hunter Z, Siegert AM, Jia RY, Dowsett GKC, Gardner EJ, Lawler K, Day FR, Kaisinger LR, Tung YL, Lam BYH, Chen HC, Wang Q, Berumen-Campos J, Kuri-Morales P, Tapia-Conyer R, Alegre-Diaz J, Barroso I, Emberson J, Torres JM, Collins R, Saleheen D, Smith KR, Paul DS, Merkle F, Farooqi IS, Wareham NJ, Petrovski S, O'Rahilly S, Ong KK, Yeo GSH, Perry JRB. Protein-truncating variants in BSN are associated with severe adult-onset obesity, type 2 diabetes and fatty liver disease. Nat Genet. 2024 Apr 4. doi: 10.1038/s41588-024-01694-x. Epub ahead of print. PMID: 38575728.

Redazione amaperbene.it

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