Pillole di Conoscenza

I farmaci GLP-1RA originariamente sviluppati per il diabete e l’obesità potrebbero ritornare utili nel contrasto alle dipendenze

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I farmaci denominati agonisti del recettore del peptide-1 simile al glucagone (GLP-1RA), originariamente sviluppati per il diabete e l’obesità, potrebbero rivelarsi utili a contrastare i disturbi legati alla dipendenza da alcol e da altre sostanze agendo sui circuiti di ricompensa nel cervello. Secondo un nuovo studio pubblicato sul Journal of the Endocrine Society, risultati ottenuti sia sugli animali che sugli esseri umani suggeriscono che detti farmaci potrebbero rappresentare una nuova promettente modalità per affrontare i disturbi legati al consumo di alcol, alla ricerca di oppioidi e all’uso di nicotina. Sono tuttavia necessarie ulteriori ricerche per convalidare i dati. Ricercatore principale dello studio è Lorenzo Leggio, MD, Ph.D., del National Institute on Drug Abuse (NIDA) e del National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism (NIAAA), entrambi appartenenti al National Institutes of Health (NIH) di Bethesda, nel Maryland.

I disturbi da uso di sostanze vengono identificati attraverso quattro modelli chiave: dipendenza fisica, comportamento a rischio, difficoltà sociali e perdita di controllo.

I danni diffusi causati da questi disturbi vanno ben oltre la salute individuale, colpendo famiglie, comunità e società in tutto il mondo. L’alcol, in particolare, è considerato la droga più dannosa in assoluto, contribuendo non solo a problemi di salute, ma anche a incidenti stradali e episodi di violenza, secondo i ricercatori.

Nonostante la portata del problema, nel 2023 meno di una persona su quattro ha ricevuto cure per disturbi legati all’alcol o all’abuso di altre sostanze.

I farmaci GLP-1 hanno recentemente guadagnato notorietà per il loro successo nel ridurre l’appetito e favorire la perdita di peso. Oltre ai loro effetti sulla digestione, le molecole GLP-1 svolgono un ruolo importante nel cervello. L’attivazione dei recettori GLP-1 nel sistema nervoso centrale aiuta a regolare i segnali della fame, spingendo le persone a mangiare quando hanno fame e a fermarsi quando sono sazie.

Lo studio evidenzia che alcune forme di obesità condividono tratti biologici e neurologici con la dipendenza, sebbene questa idea sia ancora dibattuta. Assecondando questa convinzione,  gli scienziati hanno iniziato a esplorare i farmaci GLP-1 come possibile trattamento per i disturbi da uso di sostanze. I primi studi su animali ed esseri umani suggeriscono che questi farmaci possano influenzare i circuiti cerebrali che guidano i comportamenti di dipendenza, riducendo potenzialmente il desiderio e l’uso, e contribuendo anche ad altri problemi di salute coesistenti.

Gli studi che esaminano gli effetti del GLP-1 sui disturbi da uso di sostanze includono:

  • Disturbo da uso di alcol (AUD): uno studio randomizzato controllato con exenatide, il primo agonista del recettore GLP-1 approvato per il diabete, non ha mostrato effetti significativi sul consumo di alcol, sebbene un’analisi secondaria abbia indicato una riduzione dell’assunzione di alcol nel sottogruppo di persone con AUD e obesità concomitante. Uno studio randomizzato controllato più recente ha dimostrato che semaglutide a basso dosaggio, un nuovo agonista del recettore GLP-1 approvato sia per il diabete che per l’obesità, ha ridotto l’autosomministrazione di alcol in laboratorio, nonché il numero di drink consumati al giorno e il desiderio, nelle persone con AUD.
  • Disturbo da uso di oppioidi: nei modelli di roditori, diversi agonisti del recettore GLP-1 hanno dimostrato di ridurre l’autosomministrazione di eroina, fentanil e ossicodone. Gli studi hanno anche rilevato che questi farmaci riducono la riassunzione di droghe, un modello di ricadute nella tossicodipendenza nei roditori.
  • Disturbo da uso di tabacco: dati preclinici mostrano che gli agonisti del recettore GLP-1 riducono l’autosomministrazione di nicotina, la ripresa della ricerca di nicotina e altri effetti correlati alla nicotina nei roditori. I primi studi clinici suggeriscono il potenziale di questi farmaci nel ridurre il numero di sigarette al giorno e prevenire l’aumento di peso che spesso segue la cessazione del fumo.

Leggio e i suoi colleghi sottolineano tuttavia che sono necessarie ulteriori ricerche per confermare l’efficacia dei farmaci GLP-1 nel trattamento della dipendenza e per comprendere i meccanismi biologici sottostanti.

Nirupam M Srinivasan, Mehdi Farokhnia, Lisa A Farinelli, Anna Ferrulli, Lorenzo Leggio. GLP-1 Therapeutics and Their Emerging Role in Alcohol and Substance Use Disorders: An Endocrinology Primer. Journal of the Endocrine Society, 2025; 9 (11) DOI: 10.1210/jendso/bvaf141

Redazione amaperbene.it

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