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Gli agonisti del GLP-1 (Glucagon-Like Peptide-1), spesso prescritti per il diabete di tipo 2 e talvolta per la gestione del peso, possono avere effetti su tutto il corpo, inclusa la cavità orale.
In effetti, i GLP-1 possono causare alterazioni dell’idratazione, della nutrizione e della funzionalità gastrointestinale che influiscono direttamente sulla bocca; essi possono aumentare il rischio di:
- Bocca secca. La riduzione del flusso salivare dovuta alla disidratazione e alla soppressione dell’appetito altera il pH, aumenta la placca e aumenta il rischio di carie e malattie gengivali.
- Infiammazione gengivale e accumulo di placca. Un microbioma orale alterato può portare a gengivite e rischio parodontale.
- Carie e sensibilità dentale. Esposizione agli acidi causati dal vomito e ridotta capacità tampone. Possono anche indebolire lo smalto e aumentare la sensibilità dentinale.
- Erosione dello smalto. Vomito, disturbi gastrointestinali e svuotamento gastrico ritardato possono danneggiare lo smalto.
- Alito cattivo. La secchezza delle fauci e lo squilibrio microbico possono causare alitosi.
Sono stati segnalati alterazione del gusto, sapori metallici e una ridotta sensibilità ad alcuni sapori; inoltre, alcuni utilizzatori di farmaci GLP-1 potrebbero avvertire la cosiddetta “lingua ozempica“, ovvero un persistente sapore amaro, acido o metallico in bocca.
Mantenere allora una buona igiene orale generale è fondamentale. L’American Dental Association raccomanda di utilizzare uno spazzolino a setole morbide due volte al giorno con un dentifricio al fluoro per 2 minuti e di utilizzare uno scovolino interdentale (come il filo interdentale) quotidianamente. Vari studi hanno dimostrato che uno spazzolino manuale può essere efficace quanto uno spazzolino elettrico con la tecnica corretta.
Per la xerostomia e l’alitosi causate dalla xerostomia, possono essere utili prodotti topici da banco come collutori, pastiglie, spray o gel, mirati ad alleviare la secchezza delle fauci. Sotto attenta valutazione medica, possono essere presi in considerazione farmaci come la pilocarpina e la cevimelina.
Inoltre, può essere utile per i pazienti masticare gomme o pastiglie allo xilitolo per stimolare la salivazione e monitorare l’alimentazione, in particolare l’assunzione di calcio, vitamina D e proteine. È necessario infine mantenere un’idratazione generale e curare un’alimentazione equilibrata e la salute generale dei denti e del cavo orale. Per attenuare l’erosione acida dello smalto, è possibile sciacquare la bocca con acqua (o un altro liquido che neutralizzi gli acidi, come latte o bicarbonato di sodio) o con un collutorio al fluoro.
Per problemi più complessi, potrebbe essere opportuno rivolgersi a uno specialista in medicina orale, che può individuare i problemi più gravi prima che degenerino.



