Da sapere

A spasso tra le generazioni

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Nel linguaggio comune si parla di “generazione” quando si vuole indicare il fatto che l’essere nati in un determinato periodo e aver vissuto gli anni cruciali della formazione in un determinato clima culturale, caratterizzato da particolari eventi storici, lascia una traccia sui modi di sentire, pensare e agire degli individui. Il fatto di appartenere a un determinato “tempo” accomuna appunto i membri di una generazione. L’uso che del concetto di generazione viene fatto nelle scienze sociali non si scosta molto dalla nozione di senso comune.

Il concetto di generazione è utilizzato in una pluralità di scienze sociali (demografia, storia della cultura e dell’arte, politologia e sociologia) e assume significati diversi, ancorché complementari, nelle diverse discipline. In demografia (dove è di uso più frequente il concetto analogo di coorte) il concetto sta a indicare tutti coloro che entrano a far parte di una popolazione in un determinato periodo di tempo, in genere un anno.

Il termine “generazione” individua quindi un insieme di persone che hanno circa la stessa età, è vissuto nello stesso arco temporale e contesto storico-culturale, ha partecipato agli stessi avvenimenti e contenuti di vita, ne ha subito gli influssi, conosciuti eventi storici e culturali del loro periodo di crescita.

Ecco alcune delle principali generazioni, con i relativi periodi di nascita e alcune caratteristiche chiave:

  • Baby Boomers (dall’inglese “appartenente al boom demografico dei bebè”): nati tra il 1946 e il 1964, durante il boom demografico post-Seconda Guerra Mondiale, un periodo segnato dalla fervente ripresa che ha drasticamente migliorato le condizioni di vita della popolazione. Questa generazione è stata protagonista di importanti movimenti sociali, culturali e politici, ha combattuto per i diritti civili, sono cresciuti tra musica rock e movimento hippie, hanno lottato per il pacifismo, la libertà sessualee il femminismo.  I Baby Boomers sono individui ambiziosi e orientati alla carriera e molti di loro hanno dedicato gran parte della loro vita allo stesso lavoro, conseguendo redditi sostanziali; sono noti per il loro ottimismo e individualismo, ma possono avere meno familiarità con la tecnologia digitale. In quegli anni si è registrata una crescita economica senza precedenti, accompagnata da un significativo aumento dei tassi di natalità. Un periodo di grandi speranze che ha portato tutte le persone tornate a casa dopo la guerra a fare figli, generando così un vero e proprio “boom” di nascite. È da questo fenomeno che la generazione ha preso il suo nome.
  • Generazione X: o Gen X, è una fascia demografica che comprende le persone nate tra la metà degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’80, tipicamente tra il 1965 e il 1980. Questa generazione è spesso descritta come quella “dimenticata” o “invisibile”, in quanto si colloca tra i Baby Boomers e i Millennials, ricevendo meno attenzione rispetto alle altre due.  Hanno vissuto la Guerra Fredda e la crescita della cultura americana; hanno vissuto il passaggio dall’era analogica a quella digitale, sviluppando una notevole capacità di adattamento ai cambiamenti tecnologici.  Sono spesso descritti come indipendenti, pragmatici e autosufficienti, ancora legati ai valori tradizionali, come il matrimonio e la famiglia. A causa delle esperienze di recessione e crisi vissute, tendono ad avere una visione più negativa dell’economia globale rispetto alle generazioni più giovani.
  • Generazione Y (Millennials): nati tra il 1981 e il 1996, questa generazione è caratterizzata dalla familiarità con la tecnologia, essendo cresciuta con l’avvento di internet, dei social media e dei dispositivi mobili, ovvero hanno vissuto la transizione verso l’era digitale; hanno un approccio alla vita e al lavoro influenzato da eventi come la crisi economica (recessione) del 2008. Sono noti per la loro apertura mentale, il loro desiderio di equilibrio tra lavoro e vita privata, e il loro impegno sociale. Apprezzano la flessibilità e la possibilità di bilanciare la vita professionale con quella personale. Spesso pongono l’accento su esperienze, viaggi, sostenibilità e contributo alla comunità, piuttosto che su beni materiali.  Ricercano un lavoro con uno scopo, feedback regolare e opportunità di crescita. Sono utenti attivi online e fanno acquisti sia nei negozi fisici che online, con una preferenza per la consegna a domicilio.
  • Generazione Z o, in alternativa, Centennials o Zoomers: nati tra il 1997 e il 2012, sono considerati “nativi digitali” poiché sono cresciuti con l’accesso a internet e alle tecnologie digitali sin dalla loro infanzia; pertanto, mentre i Millennials hanno abbracciato la tecnologia in giovane età, la Gen Z è cresciuta con essa, rendendola una parte ancora più intrinseca del loro essere: la Gen Z non conosce un mondo senza internet. Questa generazione è nota, oltre che per la familiarità con la tecnologia, l’attivismo sociale e l’approccio inclusivo e flessibile al lavoro e alla vita.  Sono spesso descritti come aperti al cambiamento, all’innovazione e alle nuove opportunità; hanno aspettative elevate riguardo alla retribuzione, alla crescita professionale e alla conciliazione tra lavoro e vita privata. Mostrano una crescente attenzione alla sostenibilità e all’ambiente, influenzando le loro scelte di consumo.
  • Generazione Alpha: nati dopo il 2012, sono i più giovani; solitamente sono i figli dei Millennial e crescono con la tecnologia sempre più avanzata, come l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale. La differenza fondamentale che distingue la Generazione Alpha dalle precedenti è che mentre prima la tecnologia veniva usata, d’ora in poi viene vissuta. I bambini di oggi non usanoi dispositivi, ma li considerano parte integrante dell’esistenza. I neonati, oggi, si mettono in bocca le dita come gli angoli dei cellulari, e per loro è altrettanto naturale farlo. Per loro non è mai esistito un mondo privo di tecnologia, e in questa passano le loro primissime interazioni, i giochi e l’apprendimento. Cresciuti con smartphone, tablet e altre tecnologie fin dalla tenera età, sono estremamente a loro agio con il mondo digitale. I bambini Alpha sono i consumatori adulti del futuro. Si stima che i membri della GenAlpha abbiano una grande influenza sulle decisioni di acquisto dei genitori, specialmente in ambito di sostenibilità, inclusione e scelte etiche. La loro esperienza con la tecnologia suggerisce che potrebbero essere più aperti a metodi di apprendimento non tradizionali, come l’apprendimento online o nel metaverso. Ci si aspetta che la Generazione Alpha mostri una maggiore flessibilità nel lavoro e un interesse per l’imprenditorialità.

Secondo i sociologi i bambini della GenAlpha si aspettano conseguenze o soluzioni immediate, e in generale tempi di risposta rapidi; sono sempre alla ricerca di attenzioni, e hanno tutti gli strumenti per ottenerla, poiché sono sempre connessi. Il multitasking, con loro, trova una nuova definizione: sono rapidissimi nel cogliere le informazioni da qualsiasi media, cambiano schermo e supporto nel giro di pochi attimi e si annoiano velocemente. Il compagno di giochi più assiduo fin dalla tenera età è l’assistente vocale, che sia Google Home, Siri o Alexa, con cui interagiscono per giocare o per imparare.

Ogni generazione è influenzata dagli eventi storici e culturali del suo periodo di crescita, che plasmano i loro valori, le loro abitudini e il loro modo di interagire con il mondo. La comprensione delle differenze tra le generazioni è importante per il mondo del lavoro, le relazioni interpersonali e la società in generale.

Redazione amaperbene.it

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