I farmaci GLP1 stanno rimodellando la salute e il comportamento dei consumatori
Pillole di conoscenza

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Negli Stati Uniti, tre quarti della popolazione sono in sovrappeso o già nel range dell’obesità, e l’88% hanno malattie metaboliche. Finora, farmaci GLP-1 come la semaglutide sono stati utilizzati dal 12% degli americani, pari a 41 milioni di persone. Al momento sono in terapia circa venti milioni di individui, pari al 6% dei cittadini. E’ probabile che i numeri siano sottostimati, perché molti assumono i farmaci al di fuori dei circuiti legali o comunque controllati oppure li acquistano in paesi come il Canada dove costano meno.
Originariamente sviluppati per il diabete di tipo 2, i GLP-1 sono ora approvati per la perdita di peso e sempre più spesso per altre patologie, tra cui malattie cardiovascolari, malattie renali e apnea notturna, con oltre 100 sperimentazioni attualmente in corso per patologie diverse tra cui l’Alzheimer, la dipendenza e persino l’osteoartrite.
Tra questi ultimi farmaci, va segnalata la retatutride un farmaco sperimentale in fase 3 di È sviluppato da Eli Lilly per l’obesità e il diabete di tipo 2, agisce come agonista triplo dei recettori per il peptide-1 simile al glucagone (GLP-1), il polipeptide insulinotropico glucosio-dipendente (GIP) e il glucagone. I primi studi hanno mostrato una riduzione significativa del peso corporeo (fino al 24,2% in alcuni casi) e un miglioramento dei livelli di emoglobina glicata (𝐻𝑏𝐴1𝑐). Il farmaco regola il metabolismo, favorisce il senso di sazietà e può aiutare a ridurre il grasso corporeo, preservando la massa muscolare.
Considerando che così tante patologie croniche vengono trattate efficacemente da questi farmaci, oltre all’obesità, sarebbe più appropriato considerarli farmaci per la longevità, dato che un numero pressoché illimitato di pazienti potrebbe trarre beneficio dalla loro assunzione.
Un altro effetto sempre più evidente prodotto da detti farmaci è il cambiamento delle abitudini alimentari. Da tempo si segnala che chi ha seguito una cura di questo tipo diminuisce drasticamente (del 70-84%) il consumo di pizza, gelati e dolci, hamburger, pasta, alcolici e così via, aumentando contestualmente quello di frutta e verdura e proteine “magre”. Solo nel settore dolci, quello più colpito, e solo negli Stati Uniti, ciò significa una perdita di tre miliardi di dollari all’anno. Ma tutte le grandi aziende stanno correndo ai ripari.Tra le altre, una delle più attive è Nestlé, che nel 2024 ha lanciato i suoi pasti Vital Pursuit da assumere mentre si è in terapia, mentre nell’ambito dei dolci il produttore di gelati Two Spoon ha proposto gelati appunto con ingredienti GLP-1-friendly e Sweet Freedom ha lanciato dessert “perfetti per chi è in terapia con GLP-1”.
Un altro colosso, General Mills, sta modificando alcuni dei suoi prodotti più venduti come i cereali da colazione Cheerios, che ora esistono nella versione Protein. Allo stesso modo, Conagra sta introducendo pasti surgelati della linea Healthy Choice anche in quel caso GLP-1 friendly. Altri, senza specificare il legame con i farmaci, stanno modificando formulazioni e packaging per sottolineare l’elevato contenuto in proteine e in fibre e il valore nutrizionale del prodotto, con lo scopo di fornire alimenti adatti ad arginare la perdita di massa muscolare tipica di chi assume queste molecole.
Non tutte le aziende, però, si stanno buttando a capofitto nel settore, per quanto promettente possa sembrare. Ci sono infatti numerose ambiguità normative sulle diciture, e timori per i possibili effetti secondari non ancora del tutto chiari, che potrebbero essere controproducenti per un brand. Per esempio, è emersa la possibilità di sviluppare pensieri suicidari, perdita di capelli, effetti a carico degli occhi, e c’è chi preferisce attendere che la situazione sia più definita prima di investire.
Oltretutto, la reazione dei consumatori a questo tipo di prodotti non si è ancora valutata a fondo e non è detto che sia così positiva da giustificare gli enormi costi delle riformulazioni e delle nuove proposte. È invece chiaro che l’arrivo di una risposta farmacologica all’obesità sta avendo ripercussioni ad amplissimo raggio, che non toccano minimamente le cause dell’epidemia, ma si limitano a fornire una soluzione, per quanto non priva di rischi e di conseguenze.
https://www.foodnavigator.com/Article/2025/10/20/glp-1-drugs-like-ozempic-are-reshaping-health-diet-and-the-food-industry/



