Dioscorea elephantipes – pane degli Ottentotti

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La Dioscorea elephantipes appartiene alla famiglia delle Dioscoreaceae ed è originaria del Madagascar. La Dioscorea elephantipes appartiene alla famiglia delle Dioscoreaceae ed è originaria del Madagascar. E’ conosciuta anche come Testudinaria elephantipes o “pane degli Ottentotti“.
La pianta ha portamento rampicante e può raggiungere fino a 90 cm di diametro e può formare rampicanti lunghi fino a 6 m. La pianta forma un ampio caudice, parzialmente sotterraneo, legnoso, robusto, rivestito all’esterno da una spessa corteccia bruno-grigiastra che si divide in placche poligonali. Le piante che formano il caudice utilizzano il loro tubero sotterraneo per immagazzinare acqua e far fronte a lunghi periodi di siccità. I fusti sono sottili, volubili, lunghi, glabri e le viti muoiono durante l’estate. Le foglie sono cuoriformi, di colore verde brillante, alterne e brevemente picciolate. La fioritura avviene durante la primavera ed i fiori sono portati da steli. La succulenta è dioica, quindi i fiori maschili e quelli femminili sono portati da individui diversi. Le infiorescenze sono piccole racemi spinosi. I fiori sono a forma di stella, piccoli, dal giallastro al bianco.
La caratteristica più attraente di questa pianta è il caudice (caudex) a forma di tartaruga che rende questa pianta unica nel suo genere: se in fase giovanile ha una forma tondeggiante, nel corso del tempo si trasforma in una corteccia spessa costituita da forme poligonali molto simili al carapace di una tartaruga. In natura i suoi rami possono raggiungere diversi metri di lunghezza.
Il valore ornamentale della pianta non è l’unico motivo che rende questa pianta così ricercata: in passato la pianta era minacciata di estinzione perché fonte di saponine steroidee come la diosgenina, utilizzata per sintetizzare cortisone e pillole anticoncezionali. Al giorno d’oggi ci sono altre fonti più economiche di questi steroidi. In passato i tuberi venivano mangiati dalle popolazioni indigene del Sud Africa, dopo un’importante lavorazione per eliminare i composti tossici. A causa del grande sforzo richiesto per ottenere materiale commestibile, oggigiorno questi tuberi vengono normalmente consumati solo in tempi di carestia.
È una pianta a crescita rapida, facile da coltivare. La pianta ha bisogno di un’esposizione in pieno sole, ma si raccomanda di evitare la luce diretta del sole durante l’estate. L’esposizione prolungata alla luce diretta del sole può causare scottature e macchie. La succulenta può tollerare temperature fino a 45° C e brevi periodi di gelo, ma il freddo prolungato danneggia o uccide la pianta. Predilige un terreno molto drenante simile a quello per cactacee.
Necessita di un buon livello di umidità ambientale. Ogni pianta ha un suo ritmo biologico, ma nel nostro emisfero solitamente il riposo vegetativo corrisponde con il periodo estivo, mentre quello di attività vegetativa inizia a settembre per terminare all’incirca a marzo. Durante il riposo vegetativo perderà i rami e le foglie, per poi farli rinascere nel periodo di attività vegetativa. Durante il periodo di riposo vegetativo sospendere completamente le somministrazioni di acqua, mantenendo il caudex umido con nebulizzazioni o piccolissime quantità di acqua per mantenerlo idratato nel momento in cui manifesterà un aspetto grinzoso. Quando la pianta tornerà ad essere attiva riprendere le somministrazioni di acqua ma sempre con parsimonia, attendendo che il substrato asciughi completamente tra una annaffiatura e l’altra.



